Pamela Di Ciommo ospite di Mario Gallo a Il Salotto

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Pamela Di Ciommo

Visite guidate ed escursioni ai viaggiatori di tutto il mondo

Pamela Di Ciommo, amministratore e direttore tecnico del tour operator Rome Your Way. Si occupa di offrire visite guidate ed escursioni ai viaggiatori di tutto il mondo. Fondata nel 2016 è la rielaborazione di un noto tour operator, che nel lontano 1992 ha introdotto nel mercato romano un nuovo modo di visitare Roma attraverso i Walking Tour.

  • Come nasce l’idea di creare e rielaborare una agenzia di Tour a Roma per l’appunto Rome Your Way?

«L’idea nasce dalla voglia di offrire ai turisti provenienti da tutto il Mondo le meraviglie della nostra Roma attraverso i racconti di professionisti esperti e qualificati, quali sono le nostre guide turistiche. Delle quali ci avvaliamo e sono in grado di coinvolgere le persone al punto da farle tornare indietro nel tempo come se appartenessero ad un altro periodo storico».

  • I Tour gestiti da Rome Your Way ante-Covid, coprivano solo il territorio comunale di Roma o altre destinazioni nazionali nel loro pacchetto?

Giardini di Ninfa - Sermoneta«I nostri tour oltre a offrire itinerari nella città di Roma, erano soliti spaziare anche su mete fuori città come la gita di un giorno nella cittadina medievale di Sermoneta vicino Latina, oppure ai meravigliosi Giardini di Ninfa, che sono considerati i giardini più romantici al mondo. Oppure la visita di un giorno a Tivoli sempre alle porte di Roma, a circa mezz’ora o le grandiose Villa D’Este e Villa Adriana a Tivoli. Coprivamo anche itinerari fuori dalla nostra Regione come la visita di un giorno alla stupefacente Reggia di Caserta e ai suoi giardini, o alle meravigliose rovine di Pompei».

  • La maggior parte dei tour da voi gestiti erano rivolti ad un pubblico specifico o erano accessibile a tutti?

«Noi ci siamo sempre rivolti a una pluralità di persone. Infatti le nostre visite guidate sono sempre state adatte sia ai bambini che agli anziani, proprio perché le guide, selezionate con molta cura, riescono a catturare l’attenzione di tutti i partecipanti e quindi a regalare momenti indimenticabili. Chiaramente ci sono degli itinerari che per il loro impegno non sono proprio atti ai bambini o altri che per impegno fisico richiesto non lo sono a chi non può camminare molto».

  • Coprivate a 360 gradi la possibilità di avere tutti nei gruppi?

Pamela di Ciommo«Si tutti riuniti nello stesso gruppo, perché le guide riescono a trovare una soluzione alle esigenze degli utenti».

  • Dalla chiusura imposta nel primo periodo pandemico siete riusciti a gestire tours nella stagione estiva quando si è vista una leggera riapertura?

«La scorsa estate, quella che ha seguito la pandemia, abbiamo ripreso a lavorare in lingua italiana, per la mancanza di turisti. Il lavoro comunque è stato saltuario e non si può parlare di ripresa».

  • Immagino che le guide da voi utilizzate, siano molto penalizzate dall’assenza di turisti e dalla chiusura dei maggiori punti di interesse. Come avete gestito l’assenza dei clienti?

«Le guide con le quali collaboriamo esercitano l’attività come liberi professionisti. Per molti è l’attività principale. Quindi si sono trovati da un giorno all’altro senza lavoro. Ancora oggi soffrono per tale mancanza. Molti si sono reinventati, alcuni sono insegnanti e quindi fanno ripetizioni. Il lavoro di guida ad oggi è mancante. Proprio nullo. C’è qualche piccola richiesta di italiani ma molti sono scettici perché sono preoccupati e molte attrazioni turistiche sono chiuse. Come in questo periodo i musei e le aree archeologiche».

  • Il personale sicuramente è stato messo in cassa integrazione visto il blocco. Come pensate di utilizzarlo nel periodo post pandemico?

«Il nostro personale dipendente è sotto cassa integrazione. In alcuni giorni di apertura alterniamo i lavoratori. Quando il periodo terminerà, speriamo presto, anche se la fase di riavvio sarà lunga. Utilizzeremo gli strumenti di ferie e permessi per poi avviarci alla normalità».

  • Quando e cosa prospetta la ripartenza vista la nuova proposta europea di aprire ai viaggi con il nuovo passaporto vaccinale? Si intravede un barlume? Una luce alla fine del tunnel?

«Diciamo di si, una leggera luce, appunto, con il discorso dei vaccini procedono in tutto il mondo, tutti si stanno organizzando e il numero dei vaccinati inizia a crescere e con il passaporto vaccinale anche le persone siano disposte a viaggiare e riprendere fiducia in quello che facevano prima con tanta buona volontà. Ci Auguriamo che questo sia uno strumento che ci faccia ripartire in maniera decisa».

«Seguendo le norme vigenti di distanziamento degli utenti, un gruppo da 25 persone potrebbe coprire una distanza di 50 metri se messi in fila».

  • Avete immaginato nuove forme di movimento di gruppo per evitare contatti e assembramenti durante i tour da parte degli utenti e degli operatori che li gestiscono?

«Io credo che i viaggi di gruppo non saranno più possibili. O meglio sarà possibile gestire un gruppo con modalità del tutto diversa rispetto al passato. Cioè portare un gruppo di 25 a visitare Roma antica vorrà dire, per quanto mi riguarda, dividerlo in due sottogruppi da 12 / 13 persone, ognuno accompagnato da una guida. Solo così riusciremo a mantenere il distanziamento e non creare assembramento. Non so come si organizzeranno i vari musei e aree archeologiche a tal proposito. Spero che vorranno riconsiderare le attuali modalità di accesso e sperimentarne di più veloci e che non prevedano stazionamento delle persone in prossimità degli ingressi. Insomma se punteranno sul supporto della tecnologia riusciranno ad adottare modelli di smart check-in e credo che in questo modo si riuscirà  ad accedere senza difficoltà».

  • Quindi ci sarà un aggravio del prezzo per il cliente finale dovuto a tutto ciò?

«Io mi auguro di no sinceramente. Anche perché i prezzi praticati oggi a mio avviso non sono affatto economici. Per cui mi auguro che non decideranno di aumentarli, ma spero che si investi per offrire un servizio migliore e più fruibile».

  • Nei piani della sua azienda ci sono sicuramente in programma nuove strategie di mercato. Quali nuove proposte di visite guidate ci aspettano per il futuro vista l’evoluzione di nuovi strumenti gestiti dal 5G? Tour virtuali che potrebbero sostituire quelli reali?

«Per quanto mi riguarda durante il lockdown si è molto parlato di video tour da fare a distanza e non in presenza. A mio avviso molte visite guidate necessitano la presenza sul luogo. Ciò che puoi vedere attraverso uno schermo non è ciò che puoi vedere con i tuoi occhi. Non ci sono gli stessi suoni, sensazioni, profumi. Cambia tutto. Cambia l’esperienza. Tu da casa tua vedi le Maldive o il Colosseo, ma non è la stessa cosa. Ci sono cose che assolutamente vanno fatte in presenza».

Pamela DI Ciommo«Io credo che sicuramente, nel nuovo modo di ripensare le visite guidate diremo addio ai vecchi sistemi di radioguide, che ormai sono obsolete. Ci sono degli apparecchi che vanno indossati e per le nuove condizioni sanitarie non possono essere utilizzati. Hanno sperimentato nuovi modi. Per esempio tramite i propri smartphone con i quali collegarsi alla guida. Si avrebbe la possibilità di ascoltare la guida anche a grandi distanze. Uno di questi sistemi lo abbiamo testato tramite un’azienda, molto prima della pandemia. C’era già l’esigenza di trovare una sostituzione alle radioguide».

  • Un Augurio per tutti gli addetti del settore che ne ha veramente bisogno.

«Sì sicuramente, spero che questa pandemia abbia dato a tutti noi la voglia di ricominciare e di fare meglio. La consapevolezza che il rispetto delle regole è essenziale in una società civile. Rispettarle vuol dire superare alcuni ostacoli. Mettiamocela tutta e dimostriamo che siamo un grande Paese ricco di storia, cultura e bellezza. Venire in vacanza in Italia ne vale sempre la pena».

 

 

Mario Gallo – Il Salotto

Foto © Rome Your Way Tours

Video © Eurocomunicazione

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Mario Gallo
Viaggiatore, interessato al Giappone e alle culture Orientali.

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