Mi.Qual.Zuc il progetto che punta all’innovazione sostenibile dell’Agro Pontino grazie ai fondi dello sviluppo rurale europeo

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Mi.Qual.Zuc il progetto che punta all’innovazione sostenibile

La sfida ambiziosa del gruppo operativo, che partendo dalla pianta dello zucchino punta a cambiare le tecnologie agricole in chiave più ecologica per maggior qualità al consumatore con maggior guadagno delle aziende territoriali

È stato realizzato Mi.Qual.Zuc il progetto sostenibile, nella cornice del Partenariato europeo per l’Innovazione (PEI /EIP- AGRI). Grazie al PSR della Regione Lazio (Misura 16.1 del PSR Lazio 2014 – 2020). Nasce, dunque, il Gruppo Operativo per il progetto “Mi.Qual.Zuc”. Una grande collaborazione che unisce l’Università degli studi di Cassino e del Lazio Meridionale insieme alla Cooperativa Mediana. L’Organismo di Ricerca CRF / Cooperativa Ricerca Finalizzata e diverse aziende del territorio Pontino. La finalità è un progetto di ricerca volto ad introdurre in questi luoghi un nuovo tipo di zucchino migliorato nelle proprietà nutrizionali e organolettiche. Pianta che aiuterà a generare un valore aggiunto per le aziende. Un ruolo cruciale nel progetto sarà svolto dall’uso di nuove tecnologie di coltura. L’obiettivo è di migliorare la salute dei consumatori e al contempo agire in chiave sostenibile sul suolo e sul consumo delle acque in ambito agricolo.

Perché l’Agro Pontino?Mi.Qual.Zuc Agro Pontino

Secondo l’ISTAT lo zucchino è coltivato su 14.000 ettari con una produzione di 410.000 tonnellate su scala nazionale. La filiera vede la sua maggior produzione in due zone: la Sicilia provincia di Ragusa 23% e il Lazio provincia di Latina 19%. Si tratta di una importante produzione per la filiera orticola laziale, che tuttavia nei picchi produttivi subisce la concorrenza delle merci di provenienza estera. Una situazione che spesso porta i produttori ad avere difficoltà a collocare la merce o puntare prezzi remunerativi della produzione.

Mi.Qual.Zuc il progetto sostenibile in cosa consiste?

Mi.Qual.Zuc il progetto sostenibile

L’obiettivo del progetto sarà l’introduzione di una nuova tipologia di zucchina. Le zucchine sono alimenti ricchi di calcio (Ca), fosforo (P) e potassio (K). In più contengono una discreta quantità di molecole ad azione antiossidante. La zucchina che si andrà ad introdurre avrà un alto valore aggiunto nutrizionale che derivante dall’aumento di sali minerali e delle proprietà antiossidanti nel prodotto. La finalità è quella di potenziare il reddito delle aziende produttrici incrementando il valore aggiunto delle produzioni ma anche attraverso la diversificazione produttiva. Tale obiettivo verrà perseguito mettendo a punto sistemi innovativi di fertirrigazione.

La fertirrigazione consiste, in una tecnica che consente la distribuzione dei nutrienti e fertilizzanti insieme all’acqua d’irrigazione, in sostanza una sinergia tra acqua e fertilizzante. La distribuzione migliora l’assorbimento dei nutrienti da parte delle piante e al tempo stesso si rende più efficiente l’utilizzo dell’acqua.

Dal punto di vista del progetto, questo sistema svolgerà un ruolo chiave in quanto permetterà un adeguato stress idrico e/o salino. Tale che possa indurre la produzione e l’accumulo nel frutto di molecole antiossidanti. Inoltre il sistema permetterà di razionalizzare l’uso dei fertilizzanti con un’azione mirata favorendo un uso vantaggioso delle acque saline. Situazione che porterà ad una gestione delle colture maggiormente ecosostenibile prevenendo il rischio di salinizzazione e inquinamento dei corpi idrici.

Patrizia Papetti UNICAS

La scelta dello zucchino come pianta oggetto della ricerca chiaramente non è stata aleatoria ma motivata dal fatto che «rappresenta da sempre una delle colture maggiormente presenti nel territorio dell’Agro Pontino» è quanto sottolinea prof.ssa Patrizia Papetti (Dipartimento di Economia e Giurisprudenza dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale). Inoltre aggiunge – «Il duplice scopo del progetto è di intervenire sul processo produttivo e sulle tecniche di coltura migliorando le proprietà nutraceutiche del prodotto per ottenere uno zucchino migliore dal punto di vista qualitativo».

Fabio Martino Tamara Pellegrini Organismo di Ricerca CRF / Cooperativa Ricerca Finalizzata

 «Il progetto non è soltanto finalizzato al miglioramento dello zucchino ma sarà un’avanguardia che permetterà di utilizzare le nuove tecniche anche su altre colture», afferma Fabio Martino dell’Organismo di Ricerca CRF che prosegue: – «Il nostro contributo nel gruppo operativo, consiste nell’affiancare i partner occupandoci della parte economico-commerciale fungendo da raccordo tra la ricerca pubblica ed il mondo dell’impresa privata». Tamara Pellegrini aggiunge: «Analizzando gli aspetti funzionali nutraceutici siamo riusciti a determinare gli aspetti nutritivi da inserire all’interno dello zucchino che favoriscono un interessante bacino di mercato». Infine Martino conclude: «Il coinvolgimento delle realtà internazionali come il Polo Agroalimentare Romano potrebbe essere di grade aiuto per portare queste innovazioni anche in realtà lontane. Tuttavia spesso le modalità di collaborazione o di finanziamento non risultano chiare o si riscontra una certa chiusura o difficoltà nel portare l’attenzione di questi enti in tali opportunità».

Cooperativa Mediana Matteo Baldanzini

Mediana Mi.Qual.Zuc

«Sul piano della diffusione del materiale senza dubbio ci dovremo muovere nei “paletti” posti dalla Regione Lazio in quanto sono fondi europei PEI indiretti che dalla UE arrivano ai destinatari tramite il ruolo chiave svolto dalla regione nel ambito del PSR». Sottolinea Baldanzini di Cooperativa Mediana: – «Sulla sostenibilità sicuramente il ruolo dell’agenda 2030 potrà risultare un aspetto fondamentale da inserire non solo perché attirerebbe l’interesse di organizzazioni internazionali come l’ONU.

Inoltre potrebbe permettere in futuro di allargare il gruppo operativo (Poiché L’EIP-Agri finanzia solo Gruppi Operativi G.O) per includere altri soggetti interessati in modo da fare forza comune su aspetto trasversale come questo».

 

James Sekitoleko

Foto © Cooperativa Mediana, European Union Copernicus Sentinelhub

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James Sekitoleko
Cittadino italo-ugandese nato a Roma, Da sempre interessato ai temi della politica, dell’ambiente e soprattutto dell’innovazione digitale che sta cambiando profondamente i modi di vivere nella nostra società. Osservatore attento di Europa ed Unione europea. Persona curiosa a 360 gradi, coinvolto in varie realtà associative.

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