Sciacca in marcia per la riapertura delle terme

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Sciacca

È partita stamattina dalla cittadina dell’agrigentino fino a Palermo per chiedere alla Regione la riapertura del complesso termale

L’appuntamento era stamattina alle 7 davanti allo stabilimento termale di Sciacca, un elegante complesso in stile Liberty. Chiuso ormai da sei anni a causa delle ingenti perdite economiche e di un bilancio costantemente in rosso che la Regione – proprietaria delle Terme – non riusciva più a sostenere.

La sindaca di Sciacca Francesca Valenti alla partenza della Marcia delle Terme
La sindaca di Sciacca Francesca Valenti alla partenza della Marcia per le Terme

Alla testa del corteo, che è partito per una marcia pacifica verso Palermo, la sindaca di Sciacca Francesca Valenti. Che ha affermato: «Protestiamo contro l’immobilismo, il continuo rinvio delle soluzioni; chiediamo chiarezza e risposte concrete al proprietario del patrimonio termale».

Le tappe della protesta

La prima tappa della Marcia per le Terme, che ripercorrerà i sentieri dell’entroterra del cammino di San Bernardo di Corleone, sarà Bisaquino; domani la carovana di protesta arriverà a Corleone, poi Misilmeri, per approdare infine a Palermo, davanti al palazzo della Regione e chiedere udienza al presidente Nello Musumeci e al presidente dell’Ars Gianfranco Micciché.

Alla partenza, a dare sostegno alla sindaca e alla giunta comunale, una nutrita rappresentanza della cittadinanza, delle associazioni del territorio e della Curia, tutti uniti dallo slogan “Recuperi-AMO le Terme” (sulla pagina Facebook dedicata è possibile seguire l’intero cammino). Numerosi i bambini, che hanno voluto portare il loro festante contributo. «Sono il nostro futuro, la speranza per il nostro paese» ha affermato la vicesindaca Gisella Mondino.

Inequivocabili gli striscioni di protesta: “Musumeci hai abbandonato questa terra!”, “Sciacca merita rispetto!”, “Riaprite le Terme… per ridare speranza!”.

«Il cammino simboleggia fatica e sacrificio e la città è molto stanca: questo non è più tollerabile. Per noi il rilancio delle terme è di fondamentale importanza, ma lo è anche per la Regione Sicilia. Proprio in questo momento noi aspettiamo certezze e risposte immediate» ha commentato la sindaca ai microfoni di Eurocomunicazione.

Le Terme di Sciacca: una tradizione millenaria

La storia delle Terme di Sciacca è antichissima e affonda le proprie radici nel mito: la leggenda vuole, infatti, che addirittura Dedalo, l’inventore del famoso labirinto, in fuga da Minosse, sperimentò le prodigiose proprietà terapeutiche delle “stufe di San Calogero, una serie di grotte vaporose naturali del Monte Kronio. Negli Anni ’30 del secolo scorso, poi, furono gli stessi saccensi, con una sottoscrizione di azionariato popolare, a finanziare la costruzione dello stabilimento per le cure termali. Che oltre alle “sufe” conta anche un parco termale e piscine con acque sulfuree salsobromoiodiche.

Nel 1954, tuttavia, la Regione Sicilia rivendica la proprietà del patrimonio, che confluisce poi – nel 2004 – in una società per azioni, la Terme di Sciacca Spa, attualmente in liquidazione. Sperperi e gestioni scellerate hanno provocato il grave dissesto economico che ha portato alla decisione, presa dall’allora governatore della Sicilia Rosario Crocetta, della chiusura definitiva del complesso.

 

 

Simona P.K. Daviddi

Foto e video © Eurocomunicazione

 

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