Ellen Sheidlin inaugura la mostra “Comprehended by Fantasy” a Firenze

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Ellen Sheidlin

L’artista russa, poliedrica, è leader di un nuovo stile: il “survitualism”

Ellen Sheidlin realizza la sua prima mostra nel 2014 a San Pietroburgo nello spazio artmuse, richiamando più di 5000 visitatori nel primo giorno. È un’autodidatta in fotografia, video-making, scultura e pittura. Partecipa a vari progetti creativi, collaborando e creando opere per brand come Nike, Estee Lauder, Moncler, Bacardi, BMW, Instagram, Swatch, Schwarzkopf, L’Oreal, Coca-Cola, Pepsico.

Immagini immediatamente riconoscibili

In un’epoca di personalizzazione dei media, l’artista russa è una forza della natura. Non solo crea dipinti a olio, performance art, stampe, native advertising, ma la sua creatività senza fine si traduce anche in un’incredibile fotografia d’arte. Le sue immagini surreali e accattivanti sono immediatamente riconoscibili e le hanno fatto guadagnare quasi cinque milioni di follower su Instagram.

L’artista si racconta: «Avevo 16 anni quando mi trasferii da una piccola città europea a San Pietroburgo. Ho creato un nuovo account su Instagram, con una nuova identità – è nuova, ma definitivamente reale – dal quale ho comunicato, attraverso storie e pensieri, con il resto del Mondo. Mi sono nascosta lì. Un giorno, ho capito che volevo toccare con mano questo mondo, ma i pixel non erano più sufficienti. La mia fame artistica mi sta lacerando e voglio prendere quante più direzioni possibili».

L’interesse iniziale di Ellen Sheidlin per la fotografia è nato da una sessione fotografica con un fotografo professionista. Ma la vera scintilla è scoccata solo quando ha incontrato il suo attuale marito all’università a cui riconosce il merito, ella stessa afferma, di «avermi mostrato che la fotografia può essere più complessa, può essere arte». Le sue opere sono state esposte in diversi Paesi come Russia, Francia, Germania, Giappone e Inghilterra.

Attualmente Ellen vive a Firenze e studia all’Accademia di Belle Arti. «Nell’ultimo anno sono stata a Firenze dove ho ricevuto la mia prima educazione artistica», spiega l’artista. «Ho sempre mancato di accademismo nella pittura, e quindi ho deciso che, con la chiusura delle frontiere, avrei beneficiato dal trascorrere un anno in uno dei posti più belli al Mondo».

A Firenze dal 24 settembre al 20 ottobre le sue opere

La mostra “Comprehended By Fantasy” trova spazio all’interno di The Student Hotel Florence. Dedito alla promozione di nuovi talenti italiani e internazionali, ha appena inaugurato all’interno del “Palazzo del Sogno” di Viale Spartaco Lavagnini 70-72, una galleria ideata e curata dalla Connector e Partnerships Manager Michelle Davis, dedicata alle arti visive e ai nuovi linguaggi.

Si iscrive perfettamente all’interno di questa linea curatoriale la visione della giovanissima Ellen Sheidlin. Infatti, il suo lavoro sviluppa livelli differenti e unisce mondo onirico, virtuale e realismo in uno stile che lei stessa definisce “survirtualism”. Video, quadri e pittura si mixano e si confondono in chiave multimediale.

Ellen SheidlinIn occasione di “Comprehended By Fantasy” l’artista presenta una mostra di ricerca, un vero e proprio viaggio interiore. Dove costellazioni di immagini si trasformano in realtà sotto forma di un’enorme scultura di testa da cui scaturiscono dipinti a olio, fotografie e video – per non parlare del codice binario e degli interfaccia dei social network.

Ispirazione e cambiamento degli stereotipi

Sulle opere esposte, Ellen ci fornisce una chiave di lettura: «Mentre frequentavo l’accademia, già avevo iniziato a modellare una scultura di una testa enorme. Il fine originario era di usarla per la fotografia sul mio account Instagram. Inizialmente volevo rappresentare un’altra idea e sbarazzarmi della scultura. Ma con il passare del tempo i piani sono cambiati. Ho visto un grande potenziale e la storia contenuta in essa.  Mi sembrava che dando forma ogni dettaglio di questa testa, stessi scolpendo una nuova me».

«Lo spazio di The Student Hotel è ideale per la mia mostra, dal momento che la cosa più importante per me è ispirare e cambiare gli stereotipi dei giovani, aiutarli ad assumere una nuova prospettiva, insegnare loro a non avere paura di esprimersi.  Vorrei che la mia arte fosse circondata da persone brillanti e vivaci, e che magari chi visiterà la mostra, anche casualmente, possa diventare una persona nuova.  Il mio obiettivo principale non è mai quello di vendere la mia arte, ma desidero solamente creare uno show che non lasci indifferenti, e TSH mi ha dato l’opportunità e uno spazio assolutamente meraviglioso per farlo».

 

Cecilia Sandroni

Foto © Matteo Lodolo

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Cecilia Sandroni
Fondatrice della Piattaforma internazionale ItaliensPR. Cecilia Sandroni, per formazione semiotico del teatro, è membro della Foreign Press di Roma come Italienspr (italienspr.com/global press), oltre ad essere un'esperta di relazioni internazionali nella comunicazione. Le sue competenze spaziano dal teatro-cinema, alla fotografia, all'arte e al restauro, con la passione per i diritti umani. Indipendente, creativa, concreta, ha collaborato con importanti istituzioni italiane e straniere per la realizzazione di progetti culturali e civili.

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