La saga di Blackshaw, le campagne scozzesi e l’epoca Regency

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La domestica inglese è il primo romanzo della saga firmata da Opaline De Lacy

Un proverbio scozzese dice: «Segui l’amore e lui fuggirà, fuggi e l’amore ti seguirà», con questa frase l’autrice, Opaline De Lacy, ci introduce a una storia d’amore ambientata in epoca Regency nelle magiche atmosfere inglesi e nei paesaggi incontaminati e rigogliosi delle Lowlands scozzesi. La domestica inglese, primo romanzo della saga di Blackshaw, pubblicato esclusivamente in formato digitale da Sperling & Kupfer, è una storia appassionante con uno stile interessante e coinvolgente, dalla prima all’ultima pagina.

La storia

La protagonista, Liz, è una domestica che scappa dal suo passato. James Campbell è un conte affascinante con un segreto inconfessabile. Tra di loro c’è l’ombra dell’etichetta e qualcos’altro da scoprire.

Liz, stanca di Londra e del ricordo dei genitori mancati da poco, decide di lasciare la casa della cugina Betsy e cercare fortuna altrove. Attratta dall’annuncio per la ricerca di una domestica in una sperduta tenuta scozzese, senza referenze ma con tanta voglia di imparare, decide di partire.

Dopo un lungo viaggio Liz arriva nella splendida e imponente tenuta di Blackshaw, nella contea di Dumfries, lontana dall’amata Inghilterra. Il conte si trattiene poco nella tenuta, preferendovi Edimburgo. La giovane Liz si abitua in fretta alla nuova routine, anche grazie alla compagnia di William, l’affascinante tuttofare con cui trascorre le serate davanti al camino.

In un buio pomeriggio di novembre cambia tutto con l’arrivo del misterioso conte. Liz sarà colpita dalla conoscenza di James Campbell di cui sarà fin troppo facile innamorarsi, considerata la sua avvenenza. Ma come potrà una domestica sperare nelle attenzioni di un conte?

Paesaggi, poesia e una storia d’amore

La lettura del romanzo La domestica inglese ci introduce in un’epoca lontana nella quale scorgiamo il bello e il brutto di un periodo in cui ogni parola, ogni gesto e ogni sguardo viene percepito con una potenza e una particolare flessione delicatamente regale che concede una lettura piacevole, leggera e stuzzicante.

Attraverso gli occhi di Liz scorgiamo paesaggi scozzesi affascinanti. Come la protagonista avvertiamo la lontananza di Londra sostituita dai lunghi inverni nelle Lowlands e dalla piovosità scozzese. Percepiamo il freddo intenso nella grande tenuta di Blackshaw dove siamo incuriositi dai tanti quadri che raffigurano gli antenati del conte. Volti severi e freddi così come il Dumfriesshire.

La nostalgia avvolge Liz ma non placa la sua voglia di disegnare. I suoi schizzi li immaginiamo, scorgiamo la sua arte che diventa parte integrante di tutto il romanzo. Come, del resto i suoi sogni, così intensi e reali al risveglio da risucchiarla in un mondo apparente e intrigante.

L’incontro con il conte è quel che la sconvolge, per Liz rappresenta un mistero, un enigma da decifrare. Sono anime simili nonostante le enormi differenze.

Tra le pagine

«Tutto stava nel catturare quel barlume di vita per trasferirlo sulla carta. Un guizzo, un istante fermato per sempre, come prigioniero».

«Accetta, Ninfa adorata, un omaggio dovuto a te. Se qui spiega la fantasia il suo vigore, o se fa risaltare il cuor questi canti, tu in lei risplendi sopra ogni Bella; e questo cuore per la tenerezza è tutto tuo».

«C’è una giovane donna, che vede un mondo in un granello di sabbia e il cielo in un fiore selvatico. Tiene l’infinito nel cavo della mano», William Blake.

«Il giorno può morire e poi risorgere, ma quando muore il nostro breve giorno, una notte infinita dormiremo», Catullo.

«L’amore, però, non segue le regole della ragione. Il cuore vuole ciò che vuole».

E la saga continua

L’attesa per conoscere la storia di Liz durerà ben poco perché il 5 aprile arriverà il secondo romanzo della saga, Il ritratto del conte.

L’autrice

Opaline De Lacy è nata a Winchester (Hampshire). Ha vissuto tanti anni a Firenze ed è tornata in Inghilterra con il marito e i quattro figli. Innamorata dell’Italia, ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Firenze. La domestica inglese è il primo romanzo della serie La Saga di Blackshaw, scritto in italiano in omaggio al Paese che ama.

 

Alessandra Caputo

Foto © Kismetmag, Sperling&Kupfer

 

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Alessandra Caputo
Classe 78, giornalista pubblicista, laureata in Lettere Moderne, scrittrice, mamma orgogliosa. Ha scritto di cronaca, spettacolo e cultura in quotidiani, riviste settimanali, mensili e sul web. Per diversi anni si è dedicata al settore viaggi e turismo dove la sua creatività si è integrata alla descrizione della realtà. Oltre al turismo oggi si dedica anche al settore cinematografico e agli amati libri. Appassionata della vita, della lettura, dell’arte e della cucina, senza seguire un ordine preciso delle cose ama ritagliare un piccolo spazio per tutto.

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