Oncologia, sempre più vicini a sconfiggere il cancro

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“ONConnection 2022″ il webinar di Motore Sanità, con i maggiori esperti sul tema. Dai nuovi farmaci alle novità in corsia. Come ci cureremo in futuro?

Sono 3milioni e 600mila gli italiani che, ad oggi, vivono con una pregressa diagnosi di cancro. Numeri che parlano di una malattia socialmente importante che non solo non arretra, ma che accelera la sua corsa. Sempre secondo i dati diffusi, nel nostro Paese ogni giorno si scoprono circa mille nuovi casi di tumore e in futuro le previsioni rivelano che un uomo su due e una donna su 3 si ammalerà di tumore nel corso della sua vita.

Nessuno può ritenersi immune: emblematico il caso del famoso cantante Fedez, operato martedì scorso di un raro tumore al pancreas. La notizia positiva però è che, grazie alla ricerca e ai progressi scientifici, non si muore più di tumore. Ma soprattutto si può guarire.

Se ne è parlato profusamente durante la due giorni di lavoro di “ONCOnnection 2022Disruptive Innovation in Oncologia” di Motore Sanità, che ha visto a confronto i più grandi esperti d’Italia. Trasmessa in diretta da Eurocomunicazione

Le principali novità emerse

Nuove prospettive di cura nel tumore ovarico

Dopo anni di scarsi progressi scientifici in questo ambito, recentemente si assiste a cambiamenti importanti in quello terapeutico. In particolare con l’arrivo di nuovi farmaci, nuove strategie chirurgiche e di terapie di mantenimento. Infatti sono state sviluppate e sperimentate diverse terapie innovative, tra le quali combinazioni nuove di chemioterapici, nuovi tempi di somministrazione, la somministrazione intraperitoneale dei farmaci anticancro e alcune cure antiangiogeniche. Un ulteriore grande passo avanti è stata la messa a punto di una categoria di farmaci del tutto nuova: gli inibitori di PARP, particolarmente attivi contro i tumori causati da mutazioni dei geni BRCA1 e BRCA2. Sono inoltre in corso sperimentazioni di immunoterapia.

Innovazione nelle cure del mieloma multiplo

Gli esperti hanno annunciato che presto per il mieloma si potrà stabilire un percorso terapeutico chemio free, solamente legato a un approccio di tipo immunoterapico, su cui fondare una strategia terapeutica globale.

Teragnostica

L’approccio teragnostico permette di ottimizzare la gestione clinica delle patologie oncologiche, poiché sin dalla fase diagnostica è possibile migliorare la stadiazione della patologia, selezionare i pazienti non responder, definire le terapie successive e il follow-up. Per utilizzare questo nuovo approccio alla malattia, sono però necessari diversi strumenti organizzativi e strutturali.

Prevenzione come arma di cura

Le nuove opportunità terapeutiche e l’innovazione nella farmacologia rendono sempre più importante la diagnosi precoce (vedi il caso di Fedez). Screening e test genetici sempre più precisi e rapidi, se utilizzati nel modo appropriato e corretto, possono, non solo fare la differenza tra la vita e la morte di una persona, ma anche portare a risparmi economici sul lungo periodo.

Gamma Knife

OncologiaLa radiochirurgia mediante Gamma Knife è una tecnica per radiochirurgia stereotassica intracranica. Può essere utile per intervenire su quelle lesioni profonde non raggiungibili mediante la chirurgia tradizionale. L’utilizzo di questa tecnica però è subordinato a un sistema di imagining molto complesso e quindi a una stretta collaborazione tra diverse specialistiche. Percorsi organizzativi ben definiti sono quindi fondamentali per l’utilizzo di questa tecnica.

Molecolar Tumor Board (MTB)

La frontiera dell’oncologia personalizzata passa per i Molecular Tumor Board. Gli MTB sono comitati multidisciplinari di esperti, che si confrontano per interpretare i risultati di test genomici e molecolari di un paziente oncologico. L’obiettivo è predire la prognosi e personalizzare la terapia. Questo strumento organizzativo-gestionale è fondamentale per l’utilizzo appropriato delle terapie oncologiche innovative.

Telemedicina e tele-oncologia

Si stanno creando dei processi sempre più innovativi nel campo dell’uso della sanità digitale che rappresenterà un collante tra le realtà territoriali e gli ospedali, dando voce a una vera e propria teleoncologia: servizio di telemedicina disponibile per coloro che desiderano ottenere una consulenza oncologica in collegamento video da remoto con il proprio specialista di riferimento. La telemedicina in oncologia è ormai diventata fondamentale, perché presenta numerosi vantaggi. Il collegamento viene fatto comodamente da casa, permettendo di risparmiare tempo, energie e di ridurre la potenziale esposizione da Covid-19.

Cosa dovrebbe cambiare

Le nuove terapie richiedono una riorganizzazione a 360 gradi della sanità. Diagnosi, terapia e follow-up andranno adattati alle nuove necessità terapeutiche e ai nuovi bisogni dei pazienti. Tutto questo comporta la necessità di cambiamenti in moltissimi aspetti della sanità.

Sistema di rimborso

Il sistema a silos budget è servito a raggiungere i suoi scopi di mantenimento della spesa. Questo però non si adatta al sistema attuale di percorsi di cura e di presa in carico. Esistono diversi modelli di finanziamento possibili, la governance deve identificare quale può soddisfare al meglio le necessità sanitarie e di sostenibilità del sistema.

Modelli organizzativi

Molte delle terapie innovative richiedono laboratori e strutture estremamente specifici, non sarà possibile averne su tutto il territorio nazionale. Sarà quindi necessario potenziare sempre di più la gestione delle patologie attraverso percorsi diagnostico terapeutici gestiti da reti regionali e nazionali.

Necessità di territorializzare le cure

Le terapie innovative aumentano sempre di più i tassi di sopravvivenza dei pazienti; questo comporta un numero sempre maggiore di persone con una patologia cronicizzata. La cronicità non può e non deve essere trattata negli abituali ambiti di cura (ospedali/centri specializzati), ma necessitano di un sistema di cure territoriali. Per riuscire in questo, bisognerà da un lato territorializzare parte delle cure da ospedale a territorio e, dall’altro, sfruttare al meglio le possibilità offerte dalla telemedicina e le cure domiciliari.

Nuove professionalità e nuovi ruoli

Tutti i cambiamenti, sopraelencati, richiederanno la creazione di nuove professionalità (infermiere di famiglia; case manager; nuove figure laboratoristiche; ecc). Oltre alla trasformazione di figure professionali esistenti (medici con conoscenze per la telemedicina e la telediagnosi). Questo richiederà una programmazione della formazione da parte delle Regioni, del ministero dell’Istruzione e del ministero della Salute. La formazione però dovrà essere un processo in grado di coinvolgere anche le società scientifiche e le aziende private.

Telemedicina

La tecnologia in ambito sanitario fa passi da gigante, ma da sola non potrà mai sostituire il rapporto umano. Si stanno creando dei processi sempre più innovativi nel campo dell’uso della sanità digitale che rappresenterà un collante tra le realtà territoriali e gli ospedali, dando voce a una vera e propria tele-oncologia che va dalla medicina targettizzata, sino a una research connection a livello nazionale, per mettere a fattore comune i risultati della ricerca con le specifiche competenze.

 

Ginevra Larosa

Foto © Motore Sanità, Roche Italia, PietroMortini, Pphc

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