A Roma la prima Afro Mali Exhibition conquista il pubblico

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Giovani, donne, occupazione, agricoltura, ambiente tra i principali argomenti dei programmi di cooperazione

Grande successo per la prima edizione della Afro Mali Exhibition ospitata nella prestigiosa cornice del Museo delle Civiltà, a Roma, dal 3 al 5 giugno.

«Un evento che nasce per promuovere l’Africa e il Mali a livello culturale ed economico in questa bellissima città che è Roma», ha dichiarato in apertura l’ambasciatore del Mali presso lo Stato italiano, S. E Aly Coulibaly.

«Parlare di Mali e del Continente africano in generale non deve significare solo guerre, disordini, fame, malattie e povertà. Il nostro Paese è ricco di cultura e tradizioni che vogliamo far conoscere agli italiani per una convivenza serena con la nostra comunità stabilitasi qui e per lanciare un messaggio di pace di cui abbiamo tutti bisogno», ha spiegato Mahamoud Idrissa Boune, presidente dell’Alto consiglio dei maliani d’Italia, organizzatore della manifestazione con l’ambasciata.

Roma multietnica

Nel suo videomessaggio la presidente dell’Assemblea capitolina, Svetlana Celli, ha ricordato che «Roma è da sempre una città di accoglienza che si è costruita anche sulla diversità e lo scambio tra culture».

«Le persone che migrano non sono solo vulnerabili e portatrici di bisogni, ma sono soggetti attivi che partecipano ai processi di sviluppo tanto dell’Italia quanto dei Paesi di origine» ha detto nel messaggio di saluti la viceministra degli Esteri Marina Sereni. «Sono convinta che occorra aggiornare la narrazione sui Paesi africani per sottolineare con forza che l’Africa è un territorio ricco di risorse, prima di tutto di capitale umano. A partire dai giovani, autentico giacimento di energia, capacità e futuro del continente» ha sottolineato Sereni.

L’europarlamentare con delega alla Cultura, Massimiliano Smeriglio, ha espresso soddisfazione per il fatto che «un evento significativo come questo possa svolgersi nella mia città». Ribadendo che «l’Africa è centrale nella cooperazione con l’Ue».

Un concetto, quello della priorità del continente nelle politiche di dialogo, cooperazione e sviluppo dell’Ue, sul quale è tornato la rappresentante speciale dell’Ue per il Sahel, Emanuela del Re, che ha insistito sul «ruolo fondamentale delle diaspore africane in Italia, a cominciare dai giovani, veri e propri ponti» tra le due sponde del Mediterraneo.

Futuro

Giovani, occupazione, agricoltura e ambiente sono al centro dei programmi di cooperazione allo sviluppo portati avanti dall’Ong Tamat, presentati da Piero Sunzini, che in Mali opera in quattro Regioni diverse, in stretta collaborazione con la Fondazione milanese Ismu, rappresentata da Marta Lovison. Sul campo sono testimoni di un cambiamento di approccio nelle giovani generazioni che formano, sempre più consapevoli, pro-attive e impegnate nel costruirsi un futuro di sviluppo autonomo e sostenibile.

Fondamentali per contribuire allo sviluppo del Paese del Sahel sono le rimesse inviate dalle diaspore maliane nel Mondo, per un totale di oltre 80 milioni di euro nel 2021. Ria Money Transfer Italia e la nuova app Taptap Send hanno ribadito il proprio sostegno alle iniziative culturali e imprenditoriali delle comunità, non accontentandosi di fornire soltanto un servizio di trasferimento di rimesse a commissioni vantaggiose.

Andrea Zonetti ha invece presentato i principali prodotti della Mediolanum, che mette a disposizione consulenti qualificati per accompagnare i clienti nella realizzazione dei propri progetti imprenditoriali e nella gestione finanziaria del quotidiano.

Per quanto riguarda la formazione universitaria e post-universitaria, Marco Mazzù, professore in marketing e recruiting leader ha illustrato il primo corso interamente digitale della Luiss, al quale è possibile candidarsi entro il 30 giugno, con a disposizione studenti meritevoli diverse borse di studio.

Il ruolo fondamentale delle donne

Afro Mali ExhibitionLe segretarie della promozione delle donne dell’Alto Consiglio dei maliani, principali organizzatrici della Afro Mali Exhibition, Aminata Kida, Tall Asmanou Toure e Haby Dembele hanno sottolineato il loro ruolo cruciale delle donne come punto di riferimento sia all’interno delle singole famiglie, dell’intera comunità che sul versante lavorativo. Hanno poi presentato gli usi e costumi delle donne in Mali, dalla cura del corpo e dei capelli passando per i tessuti e l’abbigliamento, concludendo con una performance di hair style. Le donne dell’Associazione maliani nel Lazio e del Haut Conseil des Maliens en Italie hanno esposto l’artigianato da loro realizzato.

Attività in crescita

Lamine Ka, originario del Senegal, ha introdotto la sua attività imprenditoriale in crescita, la cooperativa Baobab Street Food, nata dalla volontà di offrire piatti tradizionali africani a quanti vivono qui e a chiunque volesse scoprire le ricche pietanze del continente, offrendo generosamente il pranzo ai partecipanti all’evento.

Suleman, uno dei soci fondatori dell’associazione di promozione sociale e cooperativa sociale Barikamà – che in lingua bambara significa resistente – ha raccontato del progetto di micro-reddito nato nel marzo 2011 sulla scia della loro rivolta come braccianti a Rosarno. In oltre 10 anni di esistenza Barikamà è fortemente cresciuta, incrementando la sua produzione e vendita di yogurt e ortaggi biologici. Oltre ad aver inserito ragazzi italiani con la sindrome di Asperger, ritenendo che l’integrazione tra questi due mondi diversi possa essere molto importante per entrambi.

Africa troppo marginale nell’informazione italiana

Sul tema complesso e dibattuto della narrazione contemporanea sull’Africa e le diaspore africane in Italia, Roberto Natale, di Rai per il Sociale, ha assicurato «l’impegno dell’emittente a fornire un servizio pubblico che sia sempre più rappresentativo della società italiana in tutte le sue diversità. Una vera ricchezza e un fattore di crescita per tutti».

La giornalista Véronique Viriglio ha evidenziato una narrazione dell’Africa ancora troppo marginale nel palinsesto dell’informazione italiana, ma soprattutto stereotipata e carica di pregiudizi che di conseguenza influisce negativamente lo sguardo sui suoi cittadini stabiliti in Italia. Una narrazione che, tuttavia, sta cambiando grazie alle stesse diaspore che creano, lavorano e contribuiscono alla crescita italiana e al Paese di origine, e alle nuove generazioni di italiani.

Un cambio narrativo urgente e necessario che viene veicolato anche dai numerosi artisti afro-discendenti che si stanno affermando e ai colleghi italiani che mettono l’Africa e gli africani al centro delle proprie opere. Tra questi il fotografo ivoriano Mohamed Keita, i cui lavori del progetto Kene in Mali sono stati esposti, accanto agli scatti di Salvatore Morgante, presentati nella mostra “Saved Lives. Il dramma la realtà la Vita” a cura di Alexandra Tercero e Boris Veliz.

L’attrice Balkissa Maiga, anche in qualità di presidente della società cooperativa Ankafrikindi, ha invece auspicato una maggiore presenza afro-discendente nel cinema e nella televisione italiana che non sia più stereotipata e sia un veicolo di informazioni corrette, come quelle contenute in copioni e sceneggiature che gli stessi sono ampiamente in grado di scrivere in prima persona.

Numerosi artisti

Afro Mali ExhibitionRicca presenza di scrittori e scrittrici afro-discendenti che hanno presentato le proprie opere, anch’esse fondamentali per far conoscere i Paesi di provenienza e l’Italia multiculturale nella quale viviamo, contribuendo così al cambio narrativo. Azzurra Baggieri dell’associazione “Fame di Libri e Sete di Arte” ha dialogato con Mouhamed Ali Ndiaye, campione di pugilato la cui storia è diventata un libro dal titolo “Mi chiamo Mouhamed Ali” di Rita Coruzzi. Pinda Kida, giovane stilista maliana testimonial dell’Associazione italiana sclerosi multipla (Aism), si è raccontata in “Una farfalla di nome Pinda”, con fotografie di Adriana Miani. Scrittrice, giornalista, regista e musicista, Marilena Umuohoza Delli, italo-ruandese, ha firmato “Negretta, baci razzisti”, in parte ispirato al suo quotidiano e a quello di quanti vivono la discriminazione sulla propria pelle in Italia. Il fotoreporter Giancarlo Capozzoli ha portato all’evento il suo libro fotografico “Kenya. Dove la vita sempre il bene più prezioso”.

Kano Sartoria Sociale, che opera da diversi anni in Sicilia, ha prodotto un piccolo grande libro intitolato “Welcome Direzione Sud” per far scoprire ai piccoli lettori tra 7 e 9 anni – in realtà da 0 a 99 anni – alcuni Paesi africani nei quali hanno viaggiato.

Oltre ad aver regalato al pubblico una trascinante performance di percussioni e tamburi africani, il musicista senegalese, volto noto della Tv italiana, Ismaila Mbaye, ha partecipato con il suo reportage “Isola di Gorée”, realizzato con Mr Nat per il programma Eden. Proiettato anche “Indovina chi ti porto per cena” del regista italo-somalo Amin Nour, una commedia che fa ridere e fa capire che in fondo siamo sempre lo straniero di qualcun altro.

Moda

A chiudere l’evento è stata una maxi sfilata, con modelle e modelli di ogni età e origine, con capi esclusivi firmati dagli stilisti Pinda Kida, con la collezione Pinda4griot, Mariama Salha, originaria del Niger, con la sua Mamya, e il gambiano Faburama Ceesay, siciliano di adozione, con Kano Sartoria Sociale.

Durante la due giorni dedicata all’Africa, sono state organizzate visite guidate al polo Africa della ricca collezione museale, che spazia dal XIII al XIX secolo. Alla luce del successo della Afro Mali Exhibition la direzione del museo delle civiltà ha lasciato la mostra aperta anche di domenica, per consentire a un maggior numero di visitatori di scoprire il continente giovane. Gli organizzatori hanno già dato appuntamento a tutti alla seconda edizione, nel 2023.

 

Véronique Viriglio

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Véronique Viriglio
Franco-italiana cresciuta a "pane e Europa" – quella dei padri fondatori nel Dopoguerra – durante il percorso di studi tra Parigi e Firenze. Tutte le strade portano a Roma e…all’Africa. Dal 2000 segue quotidianamente l’attualità del continente con un’attenzione particolare alle tematiche sociali, culturali e ambientali. Collabora con Agi da settembre 2017. Fondatrice del sito www.avanguardiemigranti.it. Direttrice della rivista femminile multiculturale W- ALL WOMEN MAGAZINE

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