Sogin, prima dei commissari nomina alla direzione legale

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Il Collegio Sindacale dell’azienda nucleare, a poche ore dalla firma del decreto di nomina dei tre commissari, ha provveduto a designare il direttore legale suscitando una questione di opportunità

Nell’afoso e torrido tardo pomeriggio del 19 luglio, in piena crisi del Governo Draghi e dei tentativi di ricomporla, è stato firmato il decreto di nomina dei tre commissari della Sogin (Società Gestione Impianti Nucleari), Fiamma Spena, ex prefetto con un’onorata carriera alle spalle, Angela Bracco docente di fisica sperimentale alla Statale di Milano e Giuseppe Maresca dirigente generale del ministero dell’Economia e delle Finanze.

I nomi erano già trapelati

Nei giorni precedenti i nomi erano trapelati, ma erano già noti ai più all’incirca da una settimana, era solo questione di tempo per averne la conferma dell’investitura. Che dire a lor freschi commissari, solo un sentito e augurale buon lavoro perché di lavoro, a fiuto – sapete bene che finora chi scrive ne ha avuto abbastanza – ce ne sarà tanto, ma proprio tanto da fare.

Un bel po’ di lavoro da fare

SoginIl lavoro al quale si fa riferimento non è certo quello di eventuali problematiche dovute ai lavoratori della Sogin. No, anzi ad avercene così professionali, semmai alle possibili lotte clandestine interne che parrebbero, imperterrite, serpeggiare tra alcuni dirigenti, che alla fine della fiera altro risultato non avrebbero ottenuto che l’attuale status quo.

Confidare nella trasparenza

Quindi come fu per Dante, nel secondo canto dell’inferno della Divina Commedia, invocando e confidando nell’aiuto delle tre Muse – curiosa affinità anche con il numero dei commissari nominati in Sogin – affinché riuscisse nell’arduo compito di descrivere l’aldilà, così a noi cittadini italiani non rimane altro che confidare sempre in tre figure, ma in questo caso di commissari governativi per sperare di ottenere trasparenza.

Quel particolare notato

Eh già, la trasparenza, non quella di un bicchiere di cristallo perfettamente pulito, neanche quella resa talmente importante che spesso sfocia nell’invisibilità, ma quella che rappresenta l’arma migliore per una corretta democrazia. A proposito di trasparenza, molti forse non lo avranno notato, probabilmente neanche i nuovi commissari, troppo presto per loro.

Le coincidenze, un karma nelle vicende Sogin

Esplorando il sito della Sogin, proprio nel campo che fa riferimento al tema “società trasparente” e visitando la pagina weborganizzazione”, alla vocearticolazione degli uffici”, non si è potuto fare a meno di notare un piccolo dettaglio. Ancora una volta, uno strano karma sembrerebbe avvolgere le vicende della Sogin, un’originale coincidenza di fatti e di tempi che lasciano palesare qualche perplessità su una questione più di opportunità del momento.

Il ruolo dell’informazione

Che volete che vi dica, un banale sincronismo? Alle volte, però, sono proprio quei dettagli che posti sotto la giusta luce, potrebbero far trovare delle verità insospettate. Siccome per natura chi fa informazione crede fermamente che la verità vada cercata giorno dopo giorno con coraggio, con il piglio del cane da guardia e non di quello da compagnia, abbiamo voluto approfondire la questione del dettaglio scovato.

I poteri attribuiti al Collegio sindacale

Con il Decreto Legge n. 73, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 143, del 21 giugno 2022, all’art. 34 si è disposto il commissariamento della Sogin. Pertanto il Consiglio d’amministrazione della società nucleare, come disposto dal comma 4 del medesimo articolo, è decaduto con effetto dalla data di pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale e il Collegio Sindacale di Sogin, in via transitoria e fino alla nomina dell’organo commissariale (entro il 22 luglio 2022), doveva assicurare il compimento degli atti di ordinaria amministrazione, nonché gli atti indifferibili ed urgenti.

L’unica modifica strutturale aziendale del 19 luglio scorso

Il fatto che colpisce è che in tutto questo lasso di tempo, dal 21 giugno, il Collegio Sindacale, a quanto pare, non sia intervenuto su alcuna modifica di struttura organizzativa o nomina, anche per una forma di prassi verso chi sarebbe dovuto subentrare alla guida dell’azienda. Ma all’improvviso il 19 luglio, guarda caso, stesso giorno della nomina dei tre commissari, il Collegio si sia svegliato e abbia designato un dirigente, nominato tale da un paio di mesi, Cerciello Renna Luigi, ad interim come direttore della direzione “Legale e Societario” nonostante ricoprisse la carica di direttore “Procurement e Contract” (acquisti e appalti).

La questione di opportunità sottovaluta

Con la passione anche della scrittura, a riguardo si possono trovare, alle pagine 16 e 17 del curriculum vitae, anche alcune interessanti pubblicazioni comparse sulla testata on line Agricolae, lo stesso gruppo editoriale di un’altra agenzia stampa AGEEI che di Sogin si è occupata dal febbraio 2022. Una questione di opportunità, nell’attribuzione di questo incarico, sembrerebbe sorgere. Chi è a capo di una direzione legale dovrebbe vigilare sull’operato del Procurement e Contract, in virtù delle norme che riguardano il conflitto d’interessi e i principi della separazione delle competenze ai fini dei controlli incrociati. Cosa che in questo caso sembra proprio venir meno.

Il piattino servito ai tre commissari

Davvero strana la mossa, anche perché si immagina che la stessa direzione legale avesse un vice direttore che avrebbe potuto ricoprire, tranquillamente, tale ruolo. Perché tanta fretta e non lasciare una decisione simile ai nuovi commissari? Era un atto così indifferibile e urgente? In fondo bastava attendere poche ore e chi sarebbe giunto da qui a poco avrebbe potuto valutare il da farsi, senza trovarsi un piattino già servito. Certo i commissari, dato gli ultimi accadimenti, molto probabilmente avrebbero dovuto interfacciarsi proprio con il capo dell’ufficio legale interno, per conoscere quanto meno il parere su quanto avvenuto. Forse, sarebbe stata una bella rogna, se il giudizio professionale su quanto accaduto non combaciasse su alcuni pareri portati avanti in azienda a prescindere e senza un’adeguata riflessione.

I commissari dovranno decidere sulla revoca della nomina

Chissà, se i commissari si porranno la stessa domanda? Di fatto l’interim al legale, in passato, era già detenuto dall’amministratore delegato, Emanuele Fontani, poi commissariato, lo stesso che aveva assunto Cerciello Renna Luigi nell’ottobre 2020, come quadro, poi divenuto dirigente del Procurement e Contract, tutto in un anno e mezzo, neanche il razzo di Elon Musk.  Sarà interessante vedere se i commissari, una volta insediati, non decidano di revocare una nomina fatta nello stesso giorno della ratifica del loro incarico.

 

Alessandro Cicero

Foto @ Tusciagreen.it, alessandrocicero.it; it.wikipedia.org; polis.lombardia.it; lavoripubblici.it; sogin.it; cam.tv;

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Alessandro Cicero
Alessandro Cicero è nato in Africa settentrionale, da genitori italiani di origine siciliana, si è trasferito da piccolo nella città di Salerno, oggi vive a Roma, svolge la sua attività tra la capitale e Londra. Scrive su alcune testate giornalistiche nazionali e su un organo di informazione europeo ed internazionale incentrato su tematiche politiche, economiche, industriali e su argomenti sociali e del lavoro inerenti il Parlamento Europeo e i rapporti con gli Stati membri ed esteri. È, inoltre, impegnato nella cura di rapporti istituzionali internazionali e di interfaccia con i media, creando campagne di stampa e cura dell’immagine istituzionale. Ha maturato esperienze nell’ambito del public relations, relations intelligence, crisis management e strategie digitali, corporate communication & public affair. È stato impegnato nello sviluppo e nella cura della comunicazione e delle relazioni esterne, anche in campagne di comunicazione elettorali internazionali. È stato consulente per l’elezione a Presidente della Repubblica di un importante Stato africano conseguendo la nomina, nell’ambito di quella specifica coalizione, di Consigliere per le Pubbliche Relazioni, Relazioni Istituzionali, Commerciali, Economiche per la Comunicazione in Italia e presso le Istituzioni Europee a Bruxelles. Ha fondato e diretto, come direttore editoriale, un settimanale nazionale sia cartaceo che online, ha scritto su alcune testate nazionali ed europee, ha partecipato come commentatore in alcune trasmissioni televisive come RaiNews24, Uno Mattina Rai, Rai Radio 1, Rai 2, intervistato su TG1 economia Rai. Tra le varie esperienze è stato osservatore per le elezioni presidenziali in Ucraina, nelle quali fu eletto Viktor Yushchenko e alcuni anni prima osservatore e corrispondente per le elezioni presidenziali in Albania, che portarono all’elezione di Sali Ram Berisha. Ha operato nel settore mass media, editoria e comunicazione in joint venture con la tedesco-romena Roumanainvest, il primo gruppo televisivo privato in Romania. Ha svolto incarichi nell’ambito del settore Ambiente ed Energia È stato cofirmatario, assieme all’amministratore delegato dell’Enel dell’epoca, Alfonso Limbruno e al Direttore Generale, Claudio Poggi, del Contratto Nazionale di Lavoro del Settore Elettrico nell’ambito delle relazioni industriali. Come editorialista e appassionato della materia, ha scritto e rilasciato anche interviste su organi nazionali d’informazione su temi di energia, ambiente, industria e riorganizzazione aziendale e di settori industriali, in particolare su aziende come ENI, Enel e Sogin.

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