Missile balistico nordcoreano sul Giappone. Scattato il J-alert

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Missile Corea del Nord

Il razzo potrebbe essere un Icbm, un missile intercontinentale con una gittata superiore a 5.500 km in grado di trasportare ordigni nucleari

Il missile è partito da Mupyong-ri nel nord della Corea del Nord, nei pressi del confine con la Cina. intorno alle 7 di martedì mattina (ora locale) quando in Italia era da poco passata la mezzanotte, e dopo aver sorvolato il Giappone, passando sulla prefettura di Hokkaido, la più settentrionale delle isole principali che costituiscono l’arcipelago giapponese, è precipitato in mare a circa 2mila km dalle coste giapponesi. Prima dello schianto nell’Oceano Pacifico il missile secondo quanto dichiarato dal Joint Chiefs of Staff della Corea del Sud, il missile ha viaggiato per circa 4.600 km, a un’altitudine massima stimata di 1000 km sulla Regione di Tohoku sull’isola principale di Honshu.

La tipologia di missile

Per gli esperti il missile lanciato potrebbe essere un Icbm, un missile intercontinentale in grado di trasportare ordigni nucleari, caratterizzato da una gittata molto elevata, circa 5.500 km e in gradi di raggiungere altezze significative addirittura una parte di volo suborbitale e parzialmente orbitale.

I primi razzi di questa tipologia costituivano la base dei razzi vettori: il primo fu l’R7 Semërka, costruito dai sovietici e il primo a portare in orbita il primo satellite artificilale mai realizzato, lo Sputnik1.

Irbm Hwasong-12

Un’altra ipotesi lo riterrebbe un razzo Irbm Hwasong12, un nuovo missile balistico a raggio intermedio testato per la prima volta nel gennaio di quest’anno e dotato di una gittata variabile compresa tra i 3.700 e i 6.000 km. Questa tipologia di razzi è la prima realizzata da Pyongyang in grado di raggiungere e colpire con precisione obiettivi molto lontani.                         

Analisti esperti ritengono poco probabile possa trattarsi di quest’ultima ipotesi in quanto il missile lanciato martedì avrebbe volato solo per 20 minuti, troppo pochi per un Irbm, non escludono però che il lancio possa aver riguardato anche un missile balistico intercontinentale con una anticipata interruzione del booster.

J-alert

Al momento non risulta che il missile abbia provocato danni alla popolazione o alle navi vicine al luogo dell’impatto, ma in ogni caso sulla prefettura di Hokkaido e Aomori è scattato il Jalert: il sistema giapponese per allertare la popolazione del pericolo di minacce o per segnalare una emergenza. “Lancio di missili, lancio di missili. Si prega di trovare riparo” queste sono le parole scandite dalle sirene di allarme e le autorità, sfruttando l’invio di messaggi telefonici, ha invitato la popolazione a cercare un riparo all’interno di stazioni, metropolitane e a segnalare eventuali oggetti o rottami non identificati.

La risposta Usa e Giappone

Subito dopo il lancio, Yoshimasa Hayashi, ministro degli Esteri giapponese, ha avuto un colloquio telefonico con il segretario di Stato americano Antony Blinken, nel quale hanno fermamente condannato il lancio, ritenendolo “una minaccia seria e imminente per la sicurezza del Giappone e una chiara sfida per la comunità internazionale” come riportato in una nota da Tokyo. Parole condivise anche dal primo ministro giapponese Fumio Kushida.

Nel corso del colloqui telefonico i due Paesi hanno rinnovato l’impegno a rafforzare le capacità difensive del Giappone confermando le capacità di deterrenza e risposta dell’alleanza, promuovendo la collaborazione e cooperazione con la Corea del Sud. Dalla Corea del Sud, il presidente Yoon Suk-yeol parla di “sconsiderate provocazioni nucleari”.

La condanna Ue

Anche l’Unione europea ha voluto esprimere parole di condanna nei confronti della Corea del Nord, e lo ha fatto attraverso un tweet del presidente del Consiglio europeo Charles Michel scrivendo che “l’Unione europa condanna fermamente il tentativo deliberato della Corea del Nord di mettere a repentaglio la sicurezza nella Regione lanciando un missile balistico sul Giappone. É un’aggressione ingiustificata e una palese violazione del diritto internazionale. L’Ue, è solidale con Giappone e Corea del Sud”.

Lo Stato nucleare di Kim

Probabilmente Kim Jong-un dopo le esercitazioni militari congiunte condotte da Usa, Giappone e Corea del Sud, vuole lanciare un messaggio, rendere operativo il proprio arsenale e sviluppare nuove abilità, cercando di fare quanta più pressione possibile a Washington affinché accetti il suo Paese comeStato nucleareevitando così di essere soggetto alle sanzioni internazionali.

Kim infatti ha sempre ignorato gli appelli del presidente americano Biden in merito al disarno chiudendo ad ogni possibilità di confronto. Inoltre nel corso dell’Assemblea Suprema del popolo, è stato approvato un nuovo documento che amplia il concetto diStato nucleare”. Ora infatti l’esercito nordcoreano può eseguire attacchi nucleari contro forze nemiche in maniera automatica nel caso di minaccia per il suo leader o per gli obiettivi strategici. Un cambiamento che preoccupa dato che modifica la legge del 2013 che si riferiva ad attacchi secondari non ad attacchi preventivi, come citato nel nuovo testo.

Secondo alcune fonti di intelligence si parla di probabili test nucleari, forse il prossimo test potrebbe essere effettuato tra il Congresso del Partito Comunista Cinese a metà ottobre oppure a novembre con le elezioni di midterm Usa.

 

Gianfranco Cannarozzo

Foto© Greenreport, Youtube, Japanlivinguide

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Gianfranco Cannarozzo
Lettore appassionato si avvicina al mondo del giornalismo mentre lavora presso uno studio legale che si occupa di ADR (Alternative dispute resolution). Nei suoi pezzi ama parlare di varie tematiche spaziando dall'attualità alla storia, alla politica.

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