1° Convegno nazionale sulla inclusione finanziaria

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Inclusione finanziaria

La Fondazione proPosta ha lanciato un dibattito sulla desertificazione bancaria: il punto degli esperti

Ha avuto un ottimo riscontro tra i numerosi partecipanti e i relatori stessi il 1° Convegno nazionale sulla inclusione finanziaria, ideato e organizzato da teamanager srls, nella persona del presidente Bruno Sbardella, e dal giornalista Fabrizio Manzione, svoltosi a Roma presso la sede messa a disposizione dalla Fondazione proPosta.

I relatori

Il Convegno ha affrontato, singoli temi specifici grazie ai numerosi relatori: “L’evoluzione del sistema bancario italiano” Inclusione finanziariada Carlo Santo Brambilla, docente di Storia economica Università dell’Insubria (Varese); “I numeri della desertificazione bancaria” da Paolo Grignaschi, responsabile divisione economico – sociale comitato scientifico Fondazione Fiba; “La desertificazione bancaria ed esclusione finanziaria” da Giovanni Ferri, docente di Economia Università Lumsa; “Il rapporto sull’inclusione finanziaria in Italia” da Riccardo Dugini, vice direttore generale Banca Etica; “L’esperienza di Postepay nella piattaforma omnicanale di Poste Italiane” da Marco Siracusano, amministratore delegato Postepay S.p.A.; “Il ruolo delle banche di Credito Cooperativo” da Roberto Gandolfo, direttore generale BCC Roma.

La tavola rotonda

Sono poi intervenuti alla Tavola Rotonda: Riccardo Colombani, segretario nazionale First Cisl; Roberto Telatin , responsabile centro studi Uilca “Orietta Guerra”; Gianfranco Torriero, vice direttore generale vicario ABI; Alessandro Messina, amministratore delegato Atlas Sgr; Carlo De Masi, presidente Adiconsum; Mario Pagani, responsabile Politiche industriali CNA; Bruno Panieri, direttore politiche economiche Confartigianato; Giuseppe Andrea Tateo, coordinatore dipartimento politiche del credito Confesercenti nazionale; Salvatore Vescina, responsabile settore credito, incentivi e politiche di coesione Confcommercio.

I temi trattati

Sono state affrontate tutte le sfaccettature del fenomeno della cosiddetta desertificazione bancaria, ossia la progressiva chiusura degli sportelli bancari presenti sul territorio, a partire dalla crisi finanziaria del 2008 che ha portato, in circa 15 anni, alla scomparsa di oltre 13.000 filiali bancarie, pari a oltre 1/3 di quelle presenti nel 2008 (34.139). Queste chiusure hanno determinato la scomparsa degli intermediari bancari da un’area territoriale estesa come il Piemonte, la Lombardia e il Veneto messi insieme, abitata da oltre 4mln di persone e la presenza di 235mila imprese. Oltre all’analisi delle cause, i relatori, ognuno dal proprio punto di vista, hanno illustrato una serie di possibili rimedi per mitigare le conseguenze di un fenomeno da tutti considerato ormai irreversibile.

Le azioni da intraprendere

Pur nella diversità di tesi, tutti i relatori hanno concordato due azioni da intraprendere: mettere intorno Inclusione finanziariaa un tavolo tutti gli attori interessati da questo fenomeno, dalle banche ai sindacati, dai politici alle associazioni di categoria e dei cittadini per supportare imprese e residenti i cui territori siano privi di sportelli bancari e avviare un sistema di educazione finanziaria e educazione digitale di cittadini e imprese per metterli in condizione di affrontare in maniera il più possibile adeguata la scomparsa fisica degli intermediari finanziari, senza che ciò comporti la marginalizzazione e la crisi dei territori e dei soggetti economici interessati.

Hanno chiuso i lavori  Guelfo Tagliavini, presidente Tesav srl e Andrea Alfieri, presidente Fondazione proPosta. Data la molteplicità delle analisi e delle tesi esposte, meritevoli di ulteriori approfondimenti, e data la veloce evoluzione della realtà degli intermediari finanziari, è stato naturale per tutti darsi appuntamento al prossimo anno per una nuova edizione del Convegno.

Fondazione proPosta creata da Assidipost l’Associazione Sindacale

Dirigenti e quadri apicali del Gruppo Poste Italiane, nonché delle imprese operanti nel campo postale, aderente a Federmanager e Cida la Confederazione italiana dirigenti e alte professionalità. Ha lo scopo di poter contribuire a conservare la memoria della Posta e il suo ruolo determinante nella storia dell’umanità per trasmetterlo alle giovani generazioni. La Comunicazione, nella sua evoluzione, ha rappresentato e rappresenta un legame tra le persone e le Nazioni; senza la Comunicazione non esisterebbe né conoscenza né progresso.

Teamanager srls è una Società fondata nel 2020 da 13 manager e 2 professori universitari Inclusione finanziariaper offrire consulenza manageriale e formazione alle piccole e medie imprese. Svolge la propria attività realizzando studi e ricerche di settore, mettendo in atto metodologie applicative per aiutare le imprese a sviluppare il proprio mercato e velocizzare il business. Aiuta le imprese ad affrontare in modo efficace ed efficiente la difficile sfida della competitività.

 

Laura Testa

Foto © Fondazione proPosta

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Laura Testa
Laureata in Lettere e specializzata in Scienze delle Comunicazioni presso l’Università La Sapienza. Giornalista pubblicista con esperienza di addetto stampa in ambito sia pubblico che privato, nei settori turismo, infrastrutture, economia del territorio, architettura, restauro e cultura. Ha collaborato con Agricoltura Italiana on line, Quigiovani, Nuova Economia, il Giornale del Mattino di Arezzo, Class Golf, ClubIN,Servizio Scuola, Campus, Rai Radiocampus, Block Notes, Italiani come noi, La Scuola si Aggiorna, Mister Help, Mediamente. Attualmente scrive sul quotidiano online Unonotizie,Turismo Informazioni, Area Wellness, A noi la parola. Autrice del catalogo d’arte Femminilinee e dell’Enciclopedia Mosaico.

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