Immigrazione, la conferenza stampa dei leader a Granada

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Immigrazione

La lotta all’immigrazione illegale e ai trafficanti di esseri umani richiede una risposta da parte dell’Europa “unita e olistica”

 

Al termine del vertice tenutosi nella città spagnola, che ha visto impegnati i leader dei Paesi del Med9 che si affacciano sul Mediterraneo (Italia, Spagna, Portogallo, Cipro, Malta, Francia, Croazia, Slovenia e Grecia), più gli altri facenti parte del vertice della CPE (Comunità politica europea) aperta per l’occasione anche a capi di Stato e di Governo extraUe, in attesa del Consiglio europeo informale di venerdì sui temi quali immigrazione, Africa, cooperazione internazionale, legge di bilancio, Ong e economia, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha rilasciato alcune dichiarazioni alla stampa congiunte, insieme al segretario di Stato spagnolo per l’Ue Pascual Ignacio Navarro Rios, il presidente di Cipro Nikos Christodoulides, il primo ministro portoghese Antonio Costa, il primo ministro maltese Robert Abela, il presidente francese Emmanuel Macron, il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis, Il primo ministro sloveno Robert Golob e il primo ministro croato Andrej Plenkovic.

Prima del vertice tentativi di accordo al Consiglio Affari esteri

I numerosi sbarchi a Lampedusa, che hanno drammaticamente stabilito un nuovo e incontrollato flusso di arrivi, hanno destato a livello europeo non poche discussioni giunte sul tavolo di Bruxelles, dove il Consiglio degli Affari esteri ha stabilito, prima del vertice, alcune regole sull’immigrazione illegale e le richieste di asilo.Immigrazione In Italia, secondo i dati del ministero dell’Interno, gli sbarchi sono stati più di 133mila. Il doppio, quasi, rispetto allo scorso anno. 

«Prioritaria per il nostro Paese la questione migratoria» afferma Meloni, esprimendo soddisfazione per la «convergenza che abbiamo trovato in questa mattinata in cui la gran parte del dibattito è dedicato alla materia migratoria. È ovviamente tempo per affrontare la questione in modo concreto, strutturale, possibilmente definitivo». 

«L’Italia è, insieme a Malta e alle Nazioni di primo approdo, una di quelle che oggi patiscono di più la forte pressione migratoria, ma tutti qui siamo consapevoli del fatto che chi ha ritenuto che, di fronte alla situazione che sta vivendo il continente africano, il problema migratorio potesse essere chiuso dentro i confini di un’unica Nazione europea prende chiaramente un abbaglio, sta facendo un grande errore». 

Parole condivise anche dal francese Macron il quale ha chiesto uno sforzo europeo affinché «l’Europa dia una risposta concreta e unita, per essere solidali con l’Italia, perché bisogna dimostrare solidarietà a tutti i Paesi di primo ingresso». 

Combattere l’immigrazione illegale, sostengono gli altri Paesi membri, richiede una risposta da parte dell’Europa “unita e olistica”. 

Stando alle dichiarazioni, quindi, l’opinione comune – come dichiarato anche dal primo ministro Robert Abela – è che il problema «va affrontato alla radice».

Migranti,vertice a 6. Intesa su 8 punti

Un documento in 8 punti sarebbe stato concordato tra Italia, Regno Unito, Paesi Bassi, Albania, Francia e Commissione Ue (vedere foto in apertura che ritrae l’incontro, ndr), nell’incontro sulla dimensione esterna della migrazione. Si prevede “un’azione incisiva, in cooperazione con i Paesi partner” contro i trafficanti di esseri umani. Partenariati globali con i Paesi chiave, con sostegni a istruzione, lavoro. Rafforzare protezione delle frontiere e rimpatri, supporto a Paesi partner anche attraverso Oim (Organizzazione internazionale per le migrazioni) e Unhcr (Agenzia delle Nazioni Unite specializzata nella gestione dei rifugiati).

Nasce l’asse Meloni-Sunak

“Buon incontro di coordinamento sulla migrazione”. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen lo ha scritto su X (ex Twitter), sottolinando che “la Francia, il Regno Unito, l’Italia, i Paesi Bassi e l’Albania sono impegnati a sostenersi a vicenda per affrontare le sfide della migrazione irregolare, combattere il traffico di migranti e sviluppare partenariati globali. Questa è la solidarietà europea in azione: lo spirito della Comunità politica europea”.

L’incontro, promosso da Giorgia Meloni e dal primo ministro britannico Rishi Sunak, è avvenuto oggi a margine del vertice a Granada della Comunità politica europea. E, stando a quanto trapelato, l’obiettivo dichiarato sarebbe stato quello di passare subito ad azioni concrete per intensificare la lotta contro immigrazione illegale e trafficanti di esseri umani, coinvolgendo anche i Paesi extra Ue. A colpire, però, è stata la mancanza del cancelliere tedesco Olaf Scholz, con cui comunque la premier italiana avrà un faccia a faccia nelle prossime ore.

Meloni e Sunak avevano parlato della possibilità di questo incontro già al G20 di Nuova Delhi in India. Secondo quanto appreso finora, la linea di Meloni per combattere l’immigrazione illegale partirebbe dal presupposto di un’azione comune che permetta scambi informativi, collaborazioni di polizia, accordi con i Paesi di origine e transito. E il tutto presupporrebbe anche uno sforzo da parte della comunità internazionale.

 

 

Gianfranco Cannarozzo  

Foto © Palazzo Chigi

Video © Eurocomunicazione

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Gianfranco Cannarozzo
Lettore appassionato si avvicina al mondo del giornalismo mentre lavora presso uno studio legale che si occupa di ADR (Alternative dispute resolution). Nei suoi pezzi ama parlare di varie tematiche spaziando dall'attualità alla storia, alla politica.

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