Su Prime arriva Everybody loves diamonds

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Kim Rossi Stuart, Anna Foglietta, Gian Marco Tognazzi, Carlotta Antonelli e Leonardo Lidi protagonisti in una serie firmata da Gianluca Maria Tavarelli

 

Sbarca su Prime Video in 240 Paesi e territori nel Mondo Everybody loves diamonds, una serie originale tutta italiana, irriverente e dal ritmo incalzante.

Otto episodi racconteranno uno squinternato gruppo di ladri capeggiati da Leonardo Notarbartolo che, con un piano geniale, riesce ad aggirare il sistema di sicurezza all’avanguardia del Diamond Centre e a rubare pietre preziose per milioni di dollari.

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Kim Rossi Stuart debutta in una serialità nel ruolo del protagonista Leonardo, accanto a lui Anna Foglietta che interpreta la moglie Anna, Gian Marco Tognazzi, Carlotta Antonelli e Leonardo Lidi, ovvero i tre componenti della “banda” Ghigo, Sandra e Alberto.

Prodotto da Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa per Wildside, Società del Gruppo Fremantle, la serie è ispirata al “Colpo di Anversa” del 2003, definito dai media internazionali il più grande furto di diamanti al Mondo.

Nel cast internazionale anche Johan Heldenbergh, Synnøve Macody Lund, Remo Girone, Jean Janssens, Issam Dakka, Peter Van Den Begin, Elia Schilton, Slavko Sobin e Athaya Mokonzi.

La trama

DiamondsIspirato alla storia del colpo al Diamond Center, la serie segue Leonardo Notarbartolo e la sua improbabile banda di ladri mentre tentano di mettere a segno la rapina del secolo. Mesi di preparazione, intrighi e sospetti reciproci, alternati a momenti esilaranti, per orchestrare l’impresa più epica di sempre.

Il risultato è una serie ben strutturata, realizzata con una cura nei dettagli e dal profumo internazionale, sia per la partecipazione di attori che per una realizzazione che strizza l’occhio al crime e all’action americano.

Il progetto

«Everybody Loves Diamonds era un progetto diverso da tutto ciò che avevo fatto fino a quel momento. Le sceneggiature erano molto pericolose ma anche molto belle, libere e divertenti, ricche e stimolavano a viaggiare con la mente e gli stili. La scrittura si prestava a giocare con i generi. Da un lato la mia prima fonte di ispirazione è stata quella della grande commedia all’italiana, cercare di trovare quel tono inimitabile, in bilico tra commedia e realismo, il racconto di un mondo truffaldino in attesa del colpo della vita. Dall’altro un’ispirazione più americana, gli heist movie, il filone delle grandi rapine, azione, ritmo, meno spazio per le battute ma più suspense e la possibilità di divertirsi con un montaggio più serrato», spiega il regista Gianluca Maria Tavarelli.

Un mix vincente

«Abbiamo miscelato gli stilemi della commedia con quelli del cinema d’azione, utilizzando tutto quello che la ripresa e il montaggio ci mettevano a disposizione: rallenty, accelerazioni, dissolvenze, salti di fotogramma, fermo immagini. Ci siamo presi grandi libertà di racconto che ci hanno permesso di mettere in scena questa storia in modo originale. Abbiamo cercato di non perdere il tono realistico del racconto, di non dimenticare che stavamo raccontando una storia vera. La sfida più grande di questa serie è stata quella di dargli una personalità, un sapore diverso da tutto quello che abbiamo già visto in questo genere di racconto» prosegue il regista.

Quando il cinema racconta una storia vera

La serie si basa su una storia vera ma ci si chiede, quanta spettacolarizzazione troviamo negli episodi? Certamente è un progetto folle, divertente ed entusiasmante, perfetto punto di congiunzione tra la realtà e la finzione. Sono stati mantenuti alcuni ritmi ma il personaggio di Leonardo e la sua famiglia sono stati romanzati.

Molto interessante è lo sviluppo delle riprese. Si rompe la quarta parete con Kim Rossi Stuart che parla con la telecamera seguendo un meccanismo più teatrale che cinematografico, dal risultato estremamente veloce e coinvolgente. Leonardo è un personaggio particolare con tanti misteri e farlo dialogare con lo spettatore è un modo per farlo avvicinare allo spettatore stesso.

«La macchina da presa diventa sempre più un’amica, un qualcosa con cui giocare e le tensioni man mano negli anni passano. La chiave fondamentale per me è stata abbandonarsi a una dimensione di commedia a volte anche un po’ sopra le righe,  concedendosi, volutamente, quella libertà espressiva un po’ fumettistica», confida Kim Rossi Stuart in conferenza stampa.

L’incontro con Notarbartolo

Diamonds«Ci ha raccontato quel che poteva e ha evitato quel che non poteva rivelarci. Abbiamo imparato tante cose, è una persona squisita», rivela il regista.

«In una commedia volevo vincessero altri aspetti. L’incontro con lui è stato fortissimo, emozionante, scatenante di una serie di cose. È una persona molto mite con una passione per la sua professione, perché tale la considera con tutti i suoi tecnicismi e una sua deontologia. Abbiamo lavorato sull’accento torinese. Ho percepito il suo rifiuto verso le armi, qualsiasi tipo di violenza e prendersela con chi ha oltre il necessario», specifica Kim.

La scelta di percorrere un certo tipo di stile di vita

«Secondo me per la destrezza superlativa, una fascinazione poetica. Più che per i soldi, lo fa per il colpo. Sta in quel mondo, non è così avido e interessato al fine, non è importante il punto di arrivo ma come fai il viaggio. Il personaggio mi tocca per il candore di fondo, racconta la parabola del sogno materialista che poi non porta da nessuna parte», sottolinea il protagonista.

«In questo film ci sono tante Anna. È un personaggio in crescendo. Questa serie ha un respiro incalzante e va vista tutta insieme dall’inizio alla fine», precisa Anna Foglietta.

«Il mio personaggio è un mancato tronista di Uomini e Donne senior! È un viveur, ama l’universo femminile, infatti ha tre famiglie e cinque figli! Ghigo ha quegli aspetti tipici dei personaggi che hanno le loro debolezze, le loro sudditanze psicologiche, allo stesso tempo una loro competenza e capacità però non hanno equilibrio», racconta Gianmarco Tognazzi.

Cosa invidia Kim a Notarbartolo?

«Sono affascinato dal furto con destrezza!».

 

Alessandra Caputo

Foto © Prime Video & Amazon Studio

 

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Alessandra Caputo
Classe 78, giornalista pubblicista, laureata in Lettere Moderne, scrittrice, mamma orgogliosa. Ha scritto di cronaca, spettacolo e cultura in quotidiani, riviste settimanali, mensili e sul web. Per diversi anni si è dedicata al settore viaggi e turismo dove la sua creatività si è integrata alla descrizione della realtà. Oltre al turismo oggi si dedica anche al settore cinematografico e agli amati libri. Appassionata della vita, della lettura, dell’arte e della cucina, senza seguire un ordine preciso delle cose ama ritagliare un piccolo spazio per tutto.

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