Guerra in Medio Oriente: tanti, troppi bambini uccisi

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Guerra in Medio Oriente

Papa Francesco esprime «apprensione e dolore» per la riesplosione della violenza e fa appello a che «le armi si fermino»

 

Anche oggi i numeri delle vittime della guerra in Medio Oriente sono scioccanti. A rimetterci in questo conflitto, purtroppo, sono anche i bambini. Il ministero della Sanità palestinese del movimento Hamas al potere a Gaza fa sapere che “almeno 324 persone, tra cui 126 bambini e 88 donne, sono state uccise negli attacchi israeliani su Gaza nelle ultime 24 ore”. Mentre i feriti sono almeno 1.018.

Dal bilancio dell’Onu, dopo una settimana di intensi bombardamenti da parte delle forze israeliane, emerge che più di 1.300 palazzi sono stati completamente distrutti nella Striscia di Gaza. L’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli affari umanitari ha affermato che 5.540 appartamenti “sono stati distrutti“, mentre quasi altri 3.750 sono così danneggiati da essere inabitabili.

La verità sarà nel mezzo?

Il capo di Hamas, Ismail Haniyeh, ha scritto una lettera al segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, in cui accusa Israele di “crimini di guerra”. Nella lettera – postata sul sito della fazione e ripresa dai media – la Nazione è accusata anche di impedire l’ingresso nella Striscia di aiuti umanitari.

Il portavoce militare israeliano Richard Hecht, in una conferenza, ha affermato che «Hamas sta ostacolando quanti dal nord di Gaza stanno cercando di spostarsi verso sud». Inoltre ha ribadito che, per motivi di sicurezza, anche in vista delle prossime operazioni sul terreno, costoro «devono passare a sud» del Wadi Gaza, nel centro della Striscia. Rispondendo alla domanda se per loro ci sia un limite di tempo, ha affermato: «Comprendiamo che la cosa richiede tempo, comprendiamo che è complessa. Ma siamo determinati a dare battaglia a Hamas». Israele ha indicato loro due itinerari che saranno protetti fra le 10 e le 16, ora locale. Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) affermano che stanno indagando, ma che i loro nemici stanno cercando di impedire ai civili di lasciare il nord.

Ancora bambini

Ieri sera sono giunte per la prima volta notizie di un raid contro un convoglio di veicoli diretti verso il sud di Gaza. Poco dopo sono emersi video che mostravano la carneficina avvenuta sulla scena. La strada è stata piena di traffico per tutto il giorno mentre gli abitanti di Gaza residenti nel nord hanno aderito agli avvertimenti israeliani di sgomberare l’area. Nel filmato sono visibili almeno 12 cadaveri. Si tratta per lo più di donne e bambini, alcuni dei quali sembrano avere dai due ai cinque anni. Il posizionamento delle ombre nel video suggerisce che sia stato girato intorno alle 17:30 ora locale. Egitto e Usa hanno concordato di consentire ad americani e palestinesi con cittadinanza americana a Gaza di uscire attraverso il valico di Rafah.

Trattative in corso

«Non è troppo tardi per prevenire un ampliamento del conflitto tra Israele e Hamas anche se il tempo a disposizione sta scadendo». Lo ha dichiarato il ministro degli esteri iraniano Hossein AmirAbdollahian da Beirut. «C’è ancora un’opportunità politica per prevenire l’escalation, ma, purtroppo, già nelle prossime ore potrebbe essere tardi». L’Iran ha fino ad ora negato qualsiasi coinvolgimento nel conflitto.

Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha invitato la Cina, partner dell’Iran, a usare la sua influenza per spingere alla fine della guerra in Medio Oriente. Il capo della diplomazia Usa, in visita a Riad, ha avuto una telefonata “produttiva” di un’ora con il ministro degli Esteri cinese Wang Yi. “Penso che sia nel nostro comune interesse impedire che il conflitto si estenda” e che “sarebbe utile se la Cina potesse usare la sua influenza.”

Aiuti dall’Unione europea

La presidente Ursula von der Leyen, dopo un colloquio con il segretario generale Guterres, in un comunicato, annuncia che la Commissione Ue “triplicherà immediatamente gli aiuti umanitari a Gaza“. Un incremento di 50 milioni di euro l’attuale dotazione. La presidente indica anche la volontà di mantenere una “stretta collaborazione con le Nazioni Unite per garantire che questi aiuti raggiungano coloro che ne hanno bisogno nella Striscia di Gaza”.

L’appello di Papa Francesco

Il Santo Padre esprime «apprensione e dolore» per la riesplosione della violenza in Medio Oriente e fa appello a che «le armi si fermino», poiché «il terrorismo e la guerra non portano mai a una soluzione».

Quanto si è riacceso da ieri con l’attacco di Hamas turba profondamente Papa Francesco che, oltre a evocare lo spettro di una «terza guerra mondiale a pezzi», si è sempre speso Guerra in Medio Orientecon tutte le forze per la fine del conflitto in Terra Santa. L’8 giugno 2014, nei Giardini vaticani, per invocare la pace, coinvolse l’allora presidente israeliano Shimon Peres insieme a quello palestinese Abu Mazen (Mahmoud Abbas). «Seguo con apprensione e dolore quanto sta avvenendo, dove la violenza è esplosa ancora più ferocemente, provocando centinaia di morti e feriti», dice con tono accorato all’Angelus.

«Esprimo la mia vicinanza alle famiglie delle vittime, prego per loro e per tutti coloro che stanno vivendo ore di terrore e di angoscia. Gli attacchi e le armi si fermino, per favore, e si comprenda che il terrorismo e la guerra non portano a nessuna soluzione, ma solo alla morte e alla sofferenza di tanti innocenti. La guerra è una sconfitta: ogni guerra è una sconfitta! Preghiamo perché ci sia pace in Israele e in Palestina!».

In questo mese di ottobre, dedicato «alla preghiera del Rosario», esorta quindi il Papa, «non stanchiamoci di invocare, per l’intercessione di Maria, il dono della pace sui molti Paesi del Mondo segnati da guerre e da conflitti; e continuiamo a ricordare la cara Ucraina, che ogni giorno soffre tanto, tanto martoriata».

 

Ginevra Larosa

Foto © NPR, Al Jazeera, AgenSir

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