Cecconi su Roma-Slavia: «Sport non sia veicolo di violenze»

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Olimpico, tifosi cechi aggrediscono 6 agenti e uno steward. Per il presidente Aiss «sport non sia veicolo di violenze»

 

Lo sport dovrebbe essere occasione di svago, divertimento e emozioni, ma spesso capita che una semplice partita di calcio si trasformi in un avvenimento drammatico dominato da episodi di violenza.

Questo è quanto accaduto presso l’Olimpico prima dell’incontro di Europa League tra Roma e Slavia Praga, dove le frange più estreme delle due tifoserie si sono scontrate: accoltellato un tifoso ospite, feriti 6 agenti di polizia e picchiato uno steward.

Cecconi: «Comportamento inaccettabile»

Franco Cecconi, presidente dell’Associazione italiana sicurezza sussidiaria (Aiss) ha commentato la vicenda come un episodio molto grave, «dimostrazione di come, in alcune circostanze, l’entusiasmo possa degenerare in comportamenti inaccettabili». Da Cecconicondannare fermamente non è solo l’accaduto ma il fatto ancor più grave che gli aggressori hanno esposto come un trofeo la pettorina insanguinata della vittima. «Questo gesto, a parte essere macabro, è assolutamente inaccettabile e viola non solo le leggi e le regole degli stadi, ma anche il senso comune dell’umanità. Nessuna passione sportiva può giustificare un comportamento del genere. Le foto scattate all’interno dello stadio testimoniano la gravità di questa situazione e la totale mancanza di rispetto per la dignità umana».

Steward devono essere tutelati

Porgendo gli auguri di pronta guarigione e il sostegno da parte dell’associazione, Cecconi sottolinea che «ciò che preoccupa ancor di più è la sicurezza e le tutele assicurative per questi coraggiosi steward. Questi operatori svolgono un compito fondamentale nella gestione degli eventi sportivi e devono essere adeguatamente tutelati».

Tali tutele infatti sono previste, ma secondo il presidente dell’Aiss «devono essere riviste e rafforzate per poter garantire loro una protezione maggiore e adeguata. Spetta alle autorità competenti prendere in considerazione il rafforzamento delle misure di sicurezza e delle tutele assicurative per gli steward, al fine di garantire che essi possano svolgere il loro lavoro in un ambiente più sicuro».

Chieste misure più severe

L’incidente avvenuto allo stadio Olimpico ha posto in evidenza la necessità di attuare delle misure decisamente più restrittive e rigorose, per garantire a tutti colori che operano nella sicurezza maggiori tutele e «il rispetto della loro integrità personale», sottolinea il presidente dell’Aiss. «Gli eventi sportivi dovrebbero essere momenti di gioia e passione, non luoghi in cui la violenza e la mancanza di rispetto possano trovare spazio. La sicurezza degli steward deve essere una priorità, e le tutele assicurative devono essere adeguate a questo compito. Speriamo che questa triste vicenda possa sensibilizzare le autorità e la società sulle sfide che questi coraggiosi operatori affrontano ogni giorno nel garantire la nostra sicurezza negli stadi».

L’antefatto

Tutto ha avuto inizio intorno alle 18 a causa di uno striscione della Roma ritenuto offensivo in quanto questo raffigurava l’imperatore romano Giulio Cesare con la scritta “Ave Slavia”, sia dai tifosi stranieri che dalle forze dell’ordine.

Immediato il botta e risposta improvvisato via social delle tifoserie prima che la situazione degenerasse. Numerose le foto e i video di alcuni ultras ospiti che a petto nudo Sicurezza con il Colosseo come sfondo (foto in apertura, ndr) percorrono le strade del centro della Capitale. Tempestivo l’intervento della questura che ha evitato l’infiammarsi della tensione. “I servizi di ordine pubblico predisposti, ad ampio raggio, in tutto il centro della Città, hanno consentito di impedire, poi, che centinaia di tifosi creassero turbative intorno all’area archeologica del Colosseo” si legge nella nota diffusa dalla Questura.

Diversi gli scontri tra agenti e ultras tra via Cavour, dove un agente ha riportato una ferita grave al volto per un pugno a un occhio ricevuto nel tentativo di impedire a alcuni tifosi di far esplodere in strada dei petardi, e a Piazza Venezia, davanti all’Altare della Patria, dove hanno tentato di sfilare in corteo. Arrestati sei hooligans per resistenza a pubblico ufficiale.

 

Gianfranco Cannarozzo

Foto© RomaToday, Aiss, TuttoNapoli

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Gianfranco Cannarozzo
Lettore appassionato si avvicina al mondo del giornalismo mentre lavora presso uno studio legale che si occupa di ADR (Alternative dispute resolution). Nei suoi pezzi ama parlare di varie tematiche spaziando dall'attualità alla storia, alla politica.

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