Papa ai giornalisti: «Siete una comunità unita da una missione»

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«I miei compagni di viaggio»: così Papa Francesco ha accolto i vaticanisti nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico

 

Papa Francesco ha ricevuto i membri della Associazione internazionale dei giornalisti accreditati presso il Vaticano (Aigav), nella cinquecentesca Sala Clementina eretta per volere di Papa Clemente VIII. Erano circa 250 i membri dell’associazione composta da cronisti, fotografi, operatori. Guidati dal presidente Loup Besmond De Senneville, corrispondente di La Croix e dalla vice Cindy Wooden. L’udienza si è svolta alle 8 di mattina per cui Papa Francesco ha interloquito,scherzando: «Scusatemi, mi hanno detto che vi ho fatto fare una levataccia». Effettivamente l’appuntamento per tutti è stato a lato del colonnato, alle 6.45 del mattino, con una temperatura di 7 gradi e non è stato piacevole attendere le consuete operazioni di controllo di polizia previste, prima di accedere alla Sala con numerosi gradini da fare. Abbiamo trovato un Bergoglio ben sveglio, che si è incamminato, pur claudicante, verso la poltrona papale, aiutandosi con un bastone e non su carrozzina.

Il discorso

«Essere giornalista è una vocazione, un po’ come quella del medico che sceglie di amare l’umanità curandone le malattie», ha commentato Papa Francesco. «Così in un certo senso fa il giornalista colui che sceglie di toccare con mano le ferite della società e del Mondo. Al vaticanista» – prosegue Bergoglio – «è richiesto uno sforzo in più. Far conoscere e raccontare da una parte e la necessità di coltivare un’amore per la verità dall’altra».

La pazienza del giornalista vaticano

Bergoglio prosegue il suo discorso rimarcando: «Vorrei esprimervi gratitudine non solo per ciò che scrivete e trasmettete ma anche la costanza e la pazienza di seguire giorno dopo giorno le notizie che arrivano dalla Santa Sede e dalla Chiesa, raccontando una istituzione che trascende le nostre stesse vite». Il Papa paragona l’attività del vaticanista a quella del missionario. Li ringrazia per i sacrifici cui sono sottoposti quando devono seguire il Papa per il Mondo, molti colleghi infatti ci raccontano delle levatacce mattutine per seguirlo nei suoi spostamenti che per il Papa avvengono spesso in elicottero, mentre i giornalisti devono sottoporsi a lunghe trasferte in auto.

«Vi chiedo scusa» – prosegue il Papa – «per le volte in cui le notizie che in diverso modo mi riguardano vi hanno sottratto alle vostre famiglie, al gioco con i vostri figli. Io quando confesso» – spiega Bergoglio – «domando ai genitori “Lei gioca con i figli?”. È una delle cose» – rimarca Francesco – «che un papà e una mamma devono fare sempre, giocare con i figli e al tempo stesso trascorrere con i mariti e le mogli».

Chi è il vaticanista

A questa domanda Bergoglio risponde citando le parole del nostro collega Luigi Accattoli, storico editorialista per le vicende del Vaticano del Corriere della Sera che ha compito 80 anni da poco, e ha trascorsi molti anni a seguire e a viaggiare con i Papi. Accattoli nella prefazione di un libro descriveva il suo lavoro come un “mestiere veloce fino a risultare spietato, attraverso il quale ha appreso l’arte di cercare e narrare storie di vita e ha imparato la modestia. Per Francesco questo è un «bell’incoraggiamento ad amare l’uomo con umiltà».

La delicatezza nel raccontare la vita della Chiesa

Papa Francesco ha anche accennato al sensibile equilibrio che il vaticanista deve avere nel raccontare le vicende che riguardano la Chiesa, il Papa e il Vaticano: «Vorrei aggiungere la delicatezza che tante volte avete nel parlare degli scandali nella Chiesa; ce ne sono e tante volte ho visto in voi una delicatezza grande, un rispetto, un silenzio quasi, dico io, vergognoso: grazie di questo atteggiamento» e ha proseguito dicendo: «Vi ringrazio per lo sforzo che fate nel cogliere e raccontare la sostanza senza piegarsi alla superficialità degli stereotipi dell’informazione–spettacolo alla difficile ricerca della verità».

Papa«Vi incoraggio ad andare avanti in questo cammino che sa coniugare l’informazione con la riflessione, il parlare con l’ascoltare, il discernimento con l’amore. Lo stesso giornalista che ho citato (Accattoli) sosteneva che nell’ambiente dei media «il vaticanista dovrà resistere alla nativa comunicazione di massa di manipolare l’immagine della Chiesa. I media tendono infatti a deformare l’immagine della notizia religiosa….l’effetto è di una deformazione dell’immagine della Chiesa».

Il lavoro del vaticanista fondato sulla verità

Concludendo il suo discorso Bergoglio ha voluto ricordare a tutti che «la bellezza del vostro lavoro attorno a Pietro è quello di fondarlo sulla solida roccia della responsabilità nella verità, non sulle sabbie fragili del chiacchiericcio e delle letture ideologiche, che sta nel non nascondere la realtà ma anche le miserie, senza edulcorare le tensioni ma al tempo stesso senza fare clamori inutili, sforzandosi di cogliere l’essenziale alla luce della natura della Chiesa».

Al termine dell’incontro Papa Francesco ha salutato singolarmente i giornalisti, taluni per nome avendolo accompagnato in aereo nei suoi viaggi. Ha regalato a ciascuno un prezioso rosario. Qualcuno gli ha regalato dei dolci, altri piccole sculture in legno provenienti dalle località dalle quali provengono, ma anche libri, prodotti da ciascuno di noi come quello regalato da chi scrive sulla cugina e attrice degli anni 30-40 Dria Paola di Rovigo. Bergoglio, ricevendolo, ha dichiarato: «Lo leggerò».

 

Giancarlo Cocco

Foto © Eurocomunicazione, Giancarlo Cocco

Video © Eurocomunicazione, Giancarlo Cocco

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Giancarlo Cocco
Laureato in Scienze Sociali ad indirizzo psicologico opera da oltre trenta anni come operatore della comunicazione. Ha iniziato la sua attività giornalistica presso l’area Comunicazione di Telecom Italia monitorando i summit europei, vanta collaborazioni con articoli sul mensile di Esperienza organo dell’associazione Seniores d’Azienda, è inserito nella redazione di News Continuare insieme dei Seniores di Telecom Italia ed è titolare della rubrica “Europa”, collabora con il mensile 50ePiù ed è accreditato per conto di questa rivista presso la Sala stampa Vaticana, l’ufficio stampa del Parlamento europeo e l’ufficio stampa del Ministero degli Affari Esteri. Dal 2010 è corrispondente da Roma del quotidiano on-line delle Marche Picusonline.

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