Italia fra i Paesi europei più sicuri per l’uso delle carte di pagamento

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Frodi al di sotto dei valori riscontrati nello stesso periodo, anche tra gli Stati in cui è il sistema storicamente più utilizzato

Nel 2013 è in leggero aumento il tasso di incidenza delle frodi sulle carte di pagamento nel nostro Paese. Lo rende noto l’annuale “Rapporto statistico sulle frodi con le carte di pagamento” elaborato dall’Ufficio centrale antifrode mezzi di pagamento (UCAMP) del Dipartimento del Tesoro, secondo cui pagare con bancomat, carte di credito e carte prepagate in Italia rimane sempre molto sicuro.
Nel 2013 si sono registrate 365.806 “transazioni non riconosciute” per un valore di quasi 65 milioni di euro contro le 266.073 registrate nell’anno precedente, corrispondenti a circa 55 milioni di euro di valore. Sono cifre importanti ma molto al di sotto dei valori riscontrati nello stesso periodo in altri Paesi d’Europa.
Il tasso di frode per l’Italia nel 2013 (valore del frodato sul totale delle transazioni effettuate) risulta pari a 0,019% (in leggero aumento rispetto allo 0,017% del 2012), molto inferiore all’analogo valore di Regno Unito (0,074%), Francia (0,069%) e Australia (0,048%). Anche rispetto al numero delle transazioni il fenomeno risulta in leggero aumento: la frequenza di operazioni non riconosciute nel 2013 sul totale delle transazioni effettuate infatti è pari allo 0,0118%, rispetto al 0,0092% del 2012.
Il valore medio delle transazioni non riconosciute diminuisce del 14% rispetto al 2012, scendendo sotto i 200 euro per transazione.
Rispetto ai canali utilizzati, il tasso di frode 2013 su Internet e nei lettori di carte solitamente utilizzati per i pagamenti negli esercizi commerciali (POS) risulta in crescita mentre continua a diminuire quello relativo al canale prelievi negli sportelli automatici (ATM). Il valore delle frodi effettuate su Internet ha raggiunto quello sul canale POS e abbondantemente superato quello sul canale ATM. Poiché questi ultimi due canali sono ancora i più utilizzati, l’incidenza del tasso di frode del canale Internet è di conseguenza più elevata. Il tasso di frode su Internet aumenta sia in Italia che all’estero, soprattutto in relazione alla categoria merceologica General Retail and Wholesale (commercio al dettaglio e all’ingrosso) con una forte crescita nelle sotto-categorie negozi di elettronica (Electronic stores) e di vendita di abiti per uomo/donna (Mens/Womens clothing stores), in termini sia di numero sia di valore.
Circa le modalità attraverso le quali la frode viene perpetrata, il Rapporto mostra una prevalenza dell’utilizzo della carta in Internet, che ha ormai superato la modalità carta contraffatta. Da sottolineare che la contraffazione legata all’utilizzo fraudolento del codice della carta emessa è in crescita e ha raggiunto un livello che, unito all’uso su Internet, rappresenta più del 50% del totale, avvicinandosi sempre più ai livelli degli altri Paesi dove i pagamenti online su Internet sono più diffusi e la modalità di frode più comune è già collegata a questo mezzo.

Angie Hughes

© 2014 European Parliament

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Angie Hughes
Scrivere in italiano per me è una prova e una conquista, dopo aver studiato tanti anni la lingua di Dante. Proverò ad ammorbidire il punto di vista della City nei confronti dell'Europa e delle Istituzioni comunitarie, magari proprio sugli argomenti più prossimi al mio mondo, quello delle banche.

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