L’Ucraina associata all’Ue: sì, ma solo dal 2016

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Il Consiglio dell’Unione Europea ha ufficializzato il rinvio di un anno dell’ingresso di Kiev nell’Area di libero scambio comunitaria

L’entrata in vigore dell’Accordo di Associazione e Libero Scambio tra Ue e Ucraina, sottoscritto a luglio e già ratificato dal Parlamento ucraino, è stata ufficialmente posticipata di un anno, dal 1° gennaio 2015 al 1° gennaio 2016: lo conferma il Consiglio dell’Unione Europea in un comunicato stampa.

«A seguito di consultazioni con la controparte ucraina e nell’ambito degli sforzi globali verso un più ampio processo di pace in Ucraina, – si legge nel comunicato – il Consiglio ha modificato il calendario per l’applicazione transitoria di parti dell’Accordo di Associazione UE-Ucraina. La decisione posticipa al 1° gennaio 2016 l’applicazione transitoria del titolo dell’Accordo sul commercio e questioni connesse, compresa la creazione di una zona di libero scambio. Allo stesso tempo, questa decisione apre la strada all’applicazione transitoria di gran parte del resto del trattato a decorrere dal 1° novembre. Questo riguarderà importanti disposizioni in materia di giustizia, libertà e sicurezza, compresa la lotta contro la criminalità e la corruzione e aumenta la cooperazione in una vasta gamma di settori economici».

Un’intesa preliminare sul rinvio era stata raggiunta già lo scorso 12 settembre tra il ministro russo dello Sviluppo Economico Uljukaev, quello degli Esteri ucraino Klimkin e il commissario Ue al Commercio de Gucht, in un incontro a tre tenuto dopo che Mosca aveva espresso preoccupazioni sui potenziali rischi  derivanti dall’Accordo per le relazioni bilateriali russo-ucraine.

La decisione è stata contestata da Yulia Timoshenko, in campagna elettorale in vista delle elezioni parlamentari ucraine: «Siamo contrari a questa scelta, dopo le elezioni ci muoveremo per rimediare all’errore».

A Mosca il rinvio è stato accolto con sarcasmo: «La decisione di Unione Europea e Ucraina di rinviare l’entrata in vigore dell’Accordo di Associazione fino alla fine del 2015 è in linea di massima la stessa cosa che Viktor Yanukovic stava chiedendo prima di essere deposto – ha dichiarato il minstro degli Esteri Sergej Lavrov. – Yanukovic voleva rinviare la firma per aver più tempo per riflettere sugli aspetti, dieci mesi dopo le autorità di Kiev hanno preso la stessa decisione, ma ad un prezzo molto più alto… ».

Alessandro Ronga

Foto © European Union 2014

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Alessandro Ronga
Giornalista e blogger, si occupa di Russia e dei Paesi dell'ex Urss. Scrive per il quotidiano "L'Opinione" e per la rivista online di geopolitica "Affari Internazionali". Ha collaborato per il settimanale "Il Punto". Nel 2007 ha pubblicato un saggio storico sull’Unione Sovietica del dopo-Stalin.

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