Torna a salire la tensione tra Azerbaigian e Armenia

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Abbattuto un elicottero armeno. Baku: «Ha sconfinato». Yerevan: «Provocazione azera». Sullo sfondo l’irrisolta questione del Nagorno-Karabakh

Le forze armate dell’Azerbaigian  hanno abbattuto giovedì scorso un elicottero militare armeno che aveva, secondo Baku, violato lo spazio aereo azero: il velivolo, un Mi-24, è stato colpito dalla contraerea – riferiscono le autorità azere – mentre era impegnato in un’azione contro le postazioni militari dell’Azerbaigian. Lo scontro è avvenuto nel distretto di Agdam, dove immediato c’è stato un dispiegamento di uomini da parte del governo di Baku. Da alcuni giorni le forze armate armene sono impegnate in esercitazioni al confine con il territorio conteso del Nagorno-Karabakh, che per il governo azero avevano il solo scopo di provocare un incidente tra i due Paesi.

Dal canto suo, il Ministero degli Esteri armeno ha condannato duramente l’abbattimento del velivolo, accusando a sua volta l’Azerbaigian di lanciare nuove provocazioni per minare i negoziati e gli sforzi compiuti dall’Armenia e dalla comunità internazionale per organizzare una soluzione pacifica del conflitto per il controllo della regione. «L’Azerbaigian viola gravemente i recenti accordi raggiunti nel corso degli ultimi vertici per una risoluzione pacifica della questione – si legge nel comunicato diffuso da Yerevan – e ignora gli appelli dell’OSCE e della comunità internazionale per  rafforzare il cessate-il-fuoco».

Le relazioni tra l’Armenia e l’Azerbaigian sono già tese da anni proprio per via della questione del Nagorno-Karabakh, regione contesa che si trova in territorio dell’Azerbaigian ma è rivendicata dall’Armenia fin dal 1988, quando ancora le due repubbliche facevano parte dell’Urss. La situazione nel Nagorno-Karabakh precipitò nell’estate 1991, all’indomani del fallito golpe contro Gorbaciov, origine di un effetto-domino che avrebbe portato di lì a pochi mesi alla dissoluzione dell’Unione Sovietica. Come molte altre repubbliche sovietiche, anche l’Azerbaigian proclamò la sua indipendenza da Mosca, ma a sua volta il Nagorno-Karabakh, abitato prevalentemente da cittadini di origine armena, si autoproclamò indipendente da Baku. Ne seguì una guerra, scoppiata nel 1992 e conclusasi nel 1994 con un cessate-il-fuoco.

Ma da allora la tensione tra Baku e Yerevan è rimasta alta, anche perchè l’Azerbaigian accusa l’Armenia di non aver mai rispettato quattro risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, che imponevano il ritiro delle truppe armene dalla regione contesa e da altri territori azeri.

Mosca ha intanto rivolto un appello alle parti affinchè vengano evitate azioni che possano comportare un ulteriore innalzamento della tensione.

Alessandro Ronga

Foto © Wikicommons 2012

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Alessandro Ronga
Giornalista e blogger, si occupa di Russia e dei Paesi dell'ex Urss. Scrive per il quotidiano "L'Opinione" e per la rivista online di geopolitica "Affari Internazionali". Ha collaborato per il settimanale "Il Punto". Nel 2007 ha pubblicato un saggio storico sull’Unione Sovietica del dopo-Stalin.

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