La Puglia costruisce la rete dei presepi viventi con i fondi europei Italia Grecia

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Grazie al progetto strategico ICE – Innovazione, Cultura e Creatività, per una nuova Economia – sviluppato nell’ambito del programma di Cooperazione territoriale fra i due Paesi per il periodo 2007-2013

Dal Gargano al Salento, dalle Murge alla Valle d’Itria, tutta la Puglia si trasforma in un grande presepe vivente da Natale all’Epifania. Centinaia di pugliesi, grandi e piccini, spesso al richiamo delle loro parrocchie o di associazioni, ambientano nei centri storici, in siti archeologici, nelle gravine, in grotte o frantoi ipogei, nelle masserie le scene più suggestive della Natività. Così, se normalmente gli italiani fanno i presepi nelle loro case, in Puglia il presepe diventa la casa in cui trascorrere alcuni giorni del Natale.

Il Servizio Turismo della Regione Puglia, con l’obiettivo di destagionalizzare il turismo, ha in animo di costruire una Rete dei presepi viventi per implementare e valorizzare l’offerta turistica che muove intorno alla Natività, confermando in tal modo che la Puglia non è solo da scegliere per il mare ma anche meta di una testimonianza di fede che da millenni si ripete ogni anno nei territori cristiani.

La Rete dei presepi viventi fa parte del progetto strategico ICE: Innovazione, Cultura e Creatività, per una nuova Economia, sviluppato nell’ambito del programma di Cooperazione territoriale europea Grecia Italia 2007-2013.

wsternatia-presepe-pittuleMoltissimi presepi viventi diventano l’occasione per valorizzare i paesaggi e la cultura della regione. A Sternatia, nel Salento, i personaggi del presepe ambientato nel centro storico dialogano tra loro in griko, in omaggio alla lingua grika introdotta nel Salento dai primi coloni greci dell’antichità e rinverdita con i monaci bizantini. Alberobello con i suoi trulli è lo scenario naturale di un suggestivo presepe vivente. A Pezze di Greco, frazione di Fasano, 350 personaggi animano il presepe in un ancestrale insediamento rupestre. Il presepe di Deliceto, nel Parco del Gargano, ruota intorno alla figura di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori che visse lì e che compose Quanno nascette ninn, da cui nacque Tu scendi dalle Stelle, canto che contraddistingue il nostro Natale. Deliceto è gemellato con la vicina Rignano Garganico, dove il presepe si svolge nel centro storico medioevale. A Strudà il presepe è ambientato nei campi tra casette di legno costruite per l’occasione. Sono nei centri storici i presepi viventi di San Donato e Specchia. E a Tricase, che celebra la 35ma edizione del presepe vivente con oltre 400 personaggi, in collina, sarà quest’anno l’attrice Helen Mirren, proprietaria di una masseria nel Salento, a fare da testimonial.

Ai centinaia di visitatori i personaggi spesso offrono vino e pittule o pettole (palline di farina acqua e lievito che vengono fritte nell’olio di oliva), le calde mozzarelle e le ricotte preparate all’istante, pasta fatta in casa: orecchiette, maccheroni e sagne ncannulate (tagliatelle ritorte), assieme ai dolci tipici del Natale, come le ncartiddhate, nastrini di pasta fritta composta a forma di rosa e ricoperta di miele, che ricorda le fasce di Gesù Bambino.

Per conoscere nei dettagli località, orari e giorni di apertura di tutti i presepi viventi che hanno aderito alla Rete regionale: www.pugliaevents.it o ww.mediterraneantourism.it

 

Keiko Jiménez

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