Mercato consumer: segnali positivi in Europa

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Gli indici economici diffusi da GfK rivelano una situazione generalmente al rialzo in tutto il continente, seppur con modalità assai differenti tra Stato e Stato

Segnali positivi investono finalmente anche i mercati continentali dell’eldom e della consumer electronics. È quanto riferisce un sondaggio di GfK Consumer Climate Europe, effettuato in 15 Paesi, e relativo al primo trimestre del 2015.

Secondo il prestigioso istituto di ricerca, infatti, la fiducia dei consumatori europei appare in costante rialzo, nonostante i più recenti accadimenti socio-politici, come il conflitto in Ucraina e le conseguenti sanzioni contro il Governo russo, che hanno sicuramente rallentato questo trend. Tutti gli indici macro e micro-economici del 2014 hanno difatti rivelato una crescita di quasi tutte le economie continentali, il cui andamento è confermato anche dalle più che positive proiezioni per l’anno in corso e che, in alcuni casi, hanno dovuto essere addirittura corrette al rialzo.

Participants in the concluding panel debate on the EU investment plan: Jacki Davis, moderator, Jyrki Katainen, Wilhelm Molterer, Vice-President of the European Investment Bank (EIB), Luís Mira Amaral, Chair of the Industry and Energy Councils of the Confederation of Portuguese Industry (CIP); CEO of Banco BIC Português, Atzo Nicolaï, President of DSM Netherlands, and Robert Dennewald, Chairman of the Business Federation Luxembourg (Fedil) (from left to right)Per gli analisti, ad esempio, è prevista in Germania una crescita dell’1,8% e del 2,8% in Spagna, e, più in generale, dell’1,3% per la zona euro e dell’1,7% per l’Unione europea. Di pari passo anche la situazione del mercato del lavoro sta registrando un sostanziale miglioramento in tutti i Paesi, ripercuotendosi in senso positivo sulla stabilità socio-economica dei vari Stati e, soprattutto, sul potere d’acquisto delle famiglie.

Nel complesso, quindi, per primi tre mesi del 2015, l’indicatore riferito da GfK è aumentato di 4.3 punti a 9.8 punti a marzo, il valore più alto dall’aprile 2008.

 

La situazione Stato per Stato

Günther OettingerLa situazione, seppur generalmente favorevole a una buona ripresa dei mercati, appare assai differente tra le diverse Nazioni europee, e che vede nell’Italia, Grecia, Spagna, Francia e Portogallo, gli scenari ancora a rischio recessione.
Anche se non si può ancora parlare di crescita vera e propria per l’economia italiana, i consumatori sembrano comunque nutrire una considerevole fiducia in una futura ripresa, trainata dalle notizie confortanti provenienti dagli altri Stati europei.

Anche se le prospettive economiche sono ancora negative a -4.2 punti, difatti, l’indicatore è salito di 31.2 punti dallo scorso dicembre. Così come le aspettative di reddito, il cui indicatore si è attestato a -3.8 punti (16.6 punti in più rispetto a dicembre), e come le intenzioni di acquisto, con un indicatore che ha registrato un deciso +19.7 punti.

Per quanto riguarda il nostro Paese, però, molti sono i segnali che possono essere interpretati in senso positivo, come ad esempio quelli distribuiti da AIRES, l’Associazione Italiana Retailer Specializzati, che ha rivelato una crescita del settore Technical Consumer Goods del 4,9% anno su anno, per un fatturato totale di 2,23 miliardi di euro, contro i 2.13 miliardi dei primi tre mesi del 2014.

European Citizens Rights - Consular ProtectionSituazione del tutto diversa, invece, per l’economia tedesca che, stando alle ultime rilevazioni, sembra andare ancora meglio del previsto, con previsioni di crescita per l’anno in corso ormai attestate attorno all’1.8%. Le aspettative economiche sono aumentate di 22.3 punti, raggiungendo quota 36.8 punti nel corso degli ultimi tre mesi. Così come le aspettative di reddito, aumentate di 12.1 punti dal dicembre scorso fino agli attuali 53.1 punti. Condizioni, queste, che hanno ovviamente influenzato anche sulla disponibilità dei consumatori tedeschi all’acquisto, aumentando di 13.9 punti nel corso del primo trimestre al livello attuale di 63 punti, il valore più alto dal novembre 2006.

Several participants in the cortege on the monument of the statue of Marianne, with the French flag floating in the foregroundNotevole influenza della crescita pan-europea sull’economia interna, sembra aver avuto un impatto decisamente positivo sui francesi che, seppur ancora di fronte a una situazione di evidente recessione, fanno registrare un’aspettativa economica in crescita di ben 26 punti, attestandosi a 10.3 punti nel corso degli ultimi tre mesi. Anche le aspettative di reddito appaiono in decisa crescita durante quest’ultimo periodo, avendo guadagnato 9,8 punti da gennaio e ripercuotendosi in modo significativo sulle intenzioni di acquisto, mai più che positive dall’aprile 2010, grazie a un aumento di 17.3 punti.

European Citizens RightsFiducia in una crescita rapida e immediata caratterizza invece l’umore dei consumatori britannici, con aspettative economiche ben salde a 27.9 punti, 5.1 punti in più rispetto allo scorso mese di dicembre. Anche le aspettative di reddito hanno visto una tendenza al rialzo nel primo trimestre, così come la disponibilità all’acquisto, salita di 11.5 punti negli ultimi tre mesi.

Ottime notizie per quanto riguarda la Spagna che sembrerebbe proprio essersi lasciata alle spalle la crisi finanziaria. L’economia spagnola è in forte crescita, con gli esperti che prevedono una crescita del 2,8% per l’anno in corso. Un andamento, questo, che ha naturalmente un più che positivo impatto sui consumatori, le cui aspettative economiche sono aumentate di 16.3 punti nel primo quarto, il valore più alto dall’inizio delle rilevazioni nel 1986. La riduzione della disoccupazione nel Paese iberico, inoltre, ha avuto un effetto positivo sulle aspettative di reddito, aumentate di 15,3 punti dal dicembre scorso. Così come la propensione all’acquisto, in crescita di 2,1 punti.

VO-HEDEGAARD-LISBONAnche il Portogallo sembrerebbe sulla via della ripresa, tanto che le aspettative economiche sono risalite al valore di 15.8 punti. Le aspettative di reddito, che sono leggermente aumentate di 2.1 punti a 4,7 punti, sono ora allo stesso valore dell’ottobre dello scorso anno e la propensione all’acquisto si è stabilizzato a -24.5 punti, che seppur fortemente negativo, rappresenta comunque il suo valore più alto dal settembre 2006.

Bene, invece, l’economia dei Paesi Bassi, sembra aver definitivamente fissato il suo indice di aspettativa economica a 28.1 punti, dopo un andamento altalenante degli scorsi mesi. Nonostante i dati economici positivi, i consumatori olandesi sembrano però prevedere un probabile calo dei salari, il che ha provocato una discesa delle aspettative di reddito a -13.6 punti. Tuttavia, viceversa, la volontà all’acquisto nei Paesi Bassi sembra leggermente aumentata nel primo trimestre dell’anno a 1.0 punti, il valore più elevato registrato dal gennaio 2008.

Notizie non brillanti arrivano dal Belgio, la cui economia non è riuscita a crescere tanto quanto nel resto dell’Ue nel corso del 2014. I consumatori belgi, ciò nondimeno, si aspettano una leggera crescita economica e le aspettative economiche sono salite a 11.8 punti. Così come le aspettative di reddito, aumentate nel primo trimestre dell’anno di 6.7 punti a -18.0, e le volontà di acquisto cresciuta di 6.4 punti fino all’attuale livello di 8 punti.

Des bouteille de bière sur la ligne de production de la brasserie, avec au plafond un drapeau grecL’insediamento del nuovo esecutivo guidato da Alexis Tsipras ha davvero stravolto lo stato d’animo in Grecia, facendo letteralmente schizzare verso l’alto tutti gli indici: le aspettative economiche, ad esempio, sono aumentate di ben 30.6 punti da dicembre, mentre le aspettative di reddito di altrettanti 29.1 nell’ultimo quarter. Di contro, rimane ancora bassa la propensione agli acquisti, ancora ferma a -36.8 punti.

In contrasto con la maggior parte degli altri Paesi europei, l’economia austriaca è ancora carente di qualsiasi slancio, anche se gli analisti prevedono una minima fase di ricrescita per la seconda metà dell’anno. Nell’ultimo trimestre, l’indicatore economico è sceso a -16.6, anche se, di contro, la propensione all’acquisto è aumentata a 24.5 punti. L’economia polacca ha perso un po‘ di slancio verso la fine dello scorso anno, anche se gli esperti prevedono una crescerà di circa il 3% nei prossimi mesi. I consumatori polacchi non sembrano però al momento del tutto convinti di queste prospettive, e le aspettative economiche appaiono per cui in calo a 14.3 punti. Così come le aspettative di reddito, scese all’attuale livello di 14,9 punti, e le propensioni all’acquisto, crollate a 2.5 punti.

General view of the ceremony of raising of the European flag in front of the Prague Castle (Hradcin): Miloš Zeman and José Manuel Barroso (in the centre, in the foreground, from right to left)Diversa natura per l’economia ceca che sembra continuare a crescere, anche se a ritmo rallentato negli ultimi mesi. Fenomeno che si riflette sulle aspettative economiche, scese a 16,3 punti dal dicembre 2014, e sulle aspettative di reddito, anch’esse in lieve calo a 48.8 punti. L’aumento dei redditi, però, sta chiaramente offrendo ai consumatori cechi una maggiore sicurezza nella pianificazione degli acquisti e la disponibilità a comprare è aumentata significativamente.

Nel primo trimestre le aspettative economiche in Slovacchia sono leggermente scese, con un indice economico ormai stabilizzato attorno ai 24.5 punti e aspettative di reddito sceso a 26.8 punti. In considerazione di prospettive economiche stabili, i consumatori slovacchi sembrano però credere che sia il momento giusto per fare acquisti e, mentre la volontà di acquisto è scesa ultimamente a 13.9 punti, l’indicatore ha comunque registrato il suo valore più alto dall’ottobre 2008.

Rosen Plevneliev, on the left, and Jean-Claude JunckerL’economia bulgara ha visto una sostanziale crescita nel corso dell’anno passato. Ma mentre le aspettative economiche sono aumentate di 10.1 punti negli ultimi tre mesi, il valore fortemente negativo dell’indicatore stesso rivela una scarsa fiducia in uno grande sviluppo economico nei prossimi mesi. I consumatori bulgari hanno inoltre assunto una visione piuttosto pessimistica per le aspettative di reddito e l’indicatore, seppur in rialzo, si è attestato a -14.9 punti. Stesso andamento anche per la volontà di acquisto, scesa a 8.9 punti.

L’economia romena, infine, sta vivendo un periodo di crescita stabile, che si riflette anche sul fronte dei consumi. Le aspettative economiche sono aumentate di 4.7 punti a 22.4 punti. Così come le aspettative di reddito, aumentate anch’esse di 4.7 punti al valore di 19.1 punti. Nonostante le condizioni di un quadro sostanzialmente positivo, però, la volontà di acquisto è notevolmente diminuita nei primi tre mesi dell’anno a -16.2 punti.

 

Roberto Bonin

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Roberto Bonin
Giornalista professionista ed esperto in comunicazione digitale. Ha iniziato la carriera professionale in radio per poi approdare alla carta stampata, al web e alla televisione: ha collaborato, e collabora tuttora, con testate generaliste e specializzate nei settori ICT e scientifico. Attualmente ricopre la carica di Vice Presidente nazionale di GSA – Giornalisti Specializzati Associati, associazione da lui fondata nel 2004, e di responsabile comunicazione esterna del Forum delle Associazioni. E' inoltre membro del Consiglio direttivo di associazioni del settore editoria e comunicazione.

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