Expo 2015: grande successo a Milano nei primi giorni di apertura

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Fra polemiche e contestazioni, l’esposizione registra grandi numeri. Dall’Ue risoluzione per «fissare impegni per il diritto a un’alimentazione sostenibile e informata»

Più di 11 milioni di biglietti venduti, oltre 500 mila visitatori nel primo weekend, 4 milioni di italiani incollati alla televisione per seguire la diretta della cerimonia di inaugurazione. Sono soltanto alcuni dei numeri di Expo 2015, l’esposizione universale che dal primo maggio, per sei mesi, si svolgerà a Milano, rendendo la città lombarda crocevia di popoli, tradizioni e culture diverse. Insomma, se il buon giorno si vede dal mattino, Expo 2015 sta confermando in pieno le aspettative degli organizzatori, primo fra tutti il Commissario unico Giuseppe Sala. Anche sul fronte economico, l’esposizione sembra partita con il piede giusto, tanto che lo stesso Sala ha dichiarato che ristoranti e bar all’interno dell’esposizione hanno registrato «una fatturazione fuori dimensione rispetto alle loro aspettative».

Confermati, purtroppo, anche i timori di coloro che vedevano in Expo 2015 una vetrina allettante per i contestatori che, probabilmente, non si sarebbero lasciati sfuggire un appuntamento tanto importante. Così è stato: il primo maggio, a fare da contraltare alla solenne cerimonia di apertura, nelle strade di Milano c’erano i black bloc ad assediare e deturpare la città. Una città che ha saputo  subito rispondere compatta, non solo attraverso manifestazioni che hanno visto sfilare più di 20 mila persone, ma anche con azioni pratiche, tanto che, all’indomani delle devastazioni, i cittadini si sono muniti di spugne e detersivi per ripulire la città e restutuirle il decoro che merita, soprattutto in occasione di un evento tanto importante.

Expo 2015 ha dunque riscosso grande successo di pubblico, dimostrando di sapere, in qualche modo, rispondere anche agli “attacchi” dei contestatori. Eppure, in questi suoi primi giorni di vita, l’esposizione universale sembra aver fatto parlare di sé soprattutto per motivi che esulano da ciò che dovrebbe essere il cardine dell’evento. “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”, questo il tema principale al centro della manifestazione, il filo conduttore intorno al quale tutto dovrebbe svolgersi. Per il momento sembra che l’attenzione sia stata catturata più da altri aspetti, complice, probabilmente, il clima di grande attesa, e la lunga scia di polemiche che hanno accompagnato questi anni in cui l’Italia è stata impegnata nell’organizzazione della manifestazione fino al giorno della sua inaugurazione.

expo ueOra ci si augura fortemente che tutta l’attenzione torni su quello che è un tema cruciale per il nostro Pianeta: il cibo e l’alimentazione. Molte sono le sfide che questo tema impone al mondo, sfide di cui l’Europa sembra aver colto l’importanza, tanto che, alla vigilia dell’inaugurazione dell’esposizione universale, l’Aula di Strasburgo ha approvato una risoluzione su Expo che pone questioni fondamentali per il futuro dell’Ue e di tutto il Pianeta.  «L’accesso al cibo  – si legge nella risoluzione – è un diritto umano fondamentale. La Commissione Ue e gli Stati membri facciano leva su Expo per fissare impegni per far valere il diritto a un’alimentazione adeguata, sana, sostenibile e informata. Il Padiglione Ue sensibilizzi su problemi urgenti come l’accesso alimentare, gli sprechi, la lotta alla fame e all’obesita».
Questo uno dei passaggi più importanti che ci ricorda quale sia l’obiettivo principale di Expo 2015 e come questa esposizione possa e debba rappresentare un’occasione per focalizzare l’attenzione del mondo intero su una delle questioni cruciali per il nostro Pianeta.

 

Valentina Ferraro

Foto © Wikicommons

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Valentina Ferraro
Laureata in letteratura contemporanea, ha lavorato per diversi anni come editor per una casa editrice romana, per poi avvicinarsi alla sua più grande passione: la scrittura, intesa come mezzo di comunicazione a 360 gradi. Ha iniziato scrivendo di cinema e cultura per diverse testate sia online che cartacee (fra queste, “Il quotidiano della Sera” e il settimanale “Il Punto”). Dopo il primo viaggio a Bruxelles, nel 2014, ha scoperto un forte interesse per l’Unione europea, iniziando così ad approfondire le tematiche relative all’Ue. La spiccata curiosità per l’universo della “comunicazione 2.0” l’ha portata a mettersi alla prova anche come blogger. Di recente la scrittura ha incontrato un’altra sua grande passione: l’enogastronomia.

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