Il progetto “Embodied Resilience” ideato dall’associazione Peninsula a Berlino

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Nel quadro del Gallery Weekend della capitale tedesca una serata performativa presentata all’ambasciata da artisti italiani

L’Ambasciata d’Italia a Berlino ha promosso il 28 aprile scorso una coinvolgente serata performativa coorganizzata dall’associazione culturale Peninsula, piattaforma interdisciplinare costituita da artisti, curatori, musicisti e designer italiani trasferitisi a Berlino nell’ultima decade e dedicata allo sviluppo di un dialogo costruttivo con la scena culturale locale. Essa fa naturale seguito al ciclo espositivo ITaliens (giovane arte italiana in Ambasciata), che la sede diplomatica ha ospitato negli anni passati, favorendone la visibilità e il processo auto-organizzativo.

low-IMG_4294I curatori dell’evento, Eleonora Farina e Nico Lippolis, hanno esplorato il tema della resilienza invitando per “Embodied Resilience” dodici artisti, tra italiani e internazionali, che hanno alternato azioni sceniche e installazione nei diversi spazi della residenza, interagendo con la storia e la funzione del Palazzo attraverso un sapiente gioco di contaminazioni e provocazioni artistiche cui l’ambasciata ha da tempo aperto le porte. Da Davide Anni, con la sua sovrapposizione elettro-acustica di suoni Bomb, alle provocazioni di Anca Benera e Arnold Estefan, secondo i quali il tedesco sta oggigiorno diventando una lingua comune nei Paesi economicamente periferici dell’Europa; da Filippo Berta che porta un gruppo di uomini vestiti in abito scuro (vedi foto d’apertura) che bevono rumoreggiando del brodo seduti al tavolo della Sala della Boiserie dell’Ambasciata d’Italia, a Márcio Carvalho, artista visivo portoghese, che mette in scena ed esamina i modelli culturali emblematici della Storia e i modi in cui noi ricordiamo e dimentichiamo; da Cristian Chironi e la sua performance sulla Resilienza a Diego Cibelli che racconta differenti storie basate sulla nozione di Shifting Cultivation; da Kate Gilmore che esplora i temi del dislocamento, della sfida e dell’identità femminile a Mocellin e Pellegrini che prendono spunto da uno scambio epistolare tra due sposi (nonni di Ottonella Mocellin) durante gli anni  della  seconda guerra mondiale; da lrike Mohr che crea una “scultura” che copia le colonne della Galleria delle Colonne dell’Ambasciata  d’Italia all’artista tedesca Lisa Stertz che nel suo lavoro pone l’attenzione sul corpo umano e sul corpo in rapporto ad altri corpi.
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Discorso dell’ambasciatore Benassi ©Fiorentino De Martino

Nel suo intervento di saluto, l’ambasciatore Pietro Benassi ha voluto rendere omaggio al dinamismo dell’associazione culturale italiana. Si tratta di un progetto fortemente sostenuto dall’Ambasciata perché valorizza la creatività giovanile e associa personalità e prospettive diverse all’interno di un percorso originale e dinamico; e tutto ciò in linea con le tendenze artistiche che caratterizzano sempre di più Berlino. Per Benassi «l‘Ambasciata si mette in gioco con gli artisti sul concetto della resilienza: la capacità di un sistema di far fronte in maniera positiva agli eventi traumatici, di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà, in sostanza di superare e adattarsi al cambiamento. Quale migliore sfida, quale miglior punto di contatto tra noi mondo istituzionale e diplomatico e loro, giovani artisti provocatori, nel dialogare sui processi di adattamento: crisi internazionali, sfide geopolitiche da un lato, processi creativi attraverso l’utilizzo del corpo quale mezzo di azione e riflessione sul mondo circostante dall’altro»

low-IMG_4419L’iniziativa artistica, realizzata anche grazie al sostegno dell’Istituto italiano di Cultura, della società Natulis Group, già sostenitore di Peninsula ai suoi esordi, e di Berlin Quarterly (European Review of Culture), si è svolta nel quadro del Gallery Weekend 2015 che ha animato
la capitale tedesca nello scorso fine settimana.Tra i numerosi invitati in Ambasciata, molti i collezionisti e gli esperti del settore, gli artisti e i creativi; presenti anche esponenti del mondo dell’economia e della politica, diplomatici in rappresentanza di altri Paesi e giornalisti delle principali testate e riviste specializzate.
Klivia Böhm
Foto © Martina Della Valle
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