Xylella, Ue: eradicazioni in Italia sono uno «sviluppo positivo»

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1018 ulivi eradicati in dieci giorni. Ma nel Salento non mancano movimenti di protesta di ambientalisti e agricoltori. Attesa per la valutazione dell’Efsa sulla vite

«Andare avanti senza ulteriori ritardi» questa l’esortazione che arriva da Bruxelles in merito alle eradicazioni effettuate in Italia, e in particolar modo nel Salento, degli ulivi infetti, contaminati dall’ormai noto batterio della Xylella fastidiosa. In seguito alla riunione del Comitato Ue per la salute delle piante, gli Stati membri hanno visto nel piano d’azione portato avanti dall’Italia nell’ultimo periodo uno «sviluppo positivo», che è stato dunque «accolto con favore» dall’Ue.

La relazione presentata dall’Italia ha infatti dimostrato che il Belpaese sta mettendo in atto gli abbattimenti richiesti, con 1018 ulivi eradicati negli ultimi dieci giorni. A procedere all’abbattimento, nella maggior parte dei casi, sono stati gli stessi proprietari, intimoriti dalle eventuali conseguenze prospettate dall’Ue: non soltanto la perdita della compensazione economica prevista, ma anche multe fino a tremila euro e denuncia penale. Il Comitato Ue ha infatti reso noto che «analisi dei campioni e attività di sorveglianza sono in corso per verificare nuovi casi positivi al batterio killer degli ulivi», aggiungendo che «per quegli agricoltori che si rifiutano di tagliare le proprie piante, procederanno d’ufficio le autorità».

La questione Xylella rischia tuttavia di dividere una delle zone italiane più colpite, ovvero il Salento: se infatti una buona parte dei proprietari si è mostrato solerte nel mettere in atto quanto richiesto dall’Ue, dall’altra c’è chi si oppone al Piano predisposto dal Commissario straordinario per l’emergenza Xylella. Sono gli ambientalisti, ma anche gli stessi agricoltori a mettere in atto, in questi giorni, varie forme di protesta per esprimere la loro ferma opposizione all’abbattimento degli ulivi del Salento.

Ma Bruxelles non si ferma e si pensa già all’adozione di nuove misure, che verranno probabilmente discusse nella prossima riunione del Comitato che si terrà fra circa un mese.

Intanto, c’è attesa anche per la valutazione del dossier elaborato dalla Regione Puglia sulla vite, nel quale si esclude la possibilità che quest’ultima possa essere a sua volta attaccata dal batterio killer. L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) si pronuncerà al riguardo il 20 novembre.

Fuori dai confini italiani, si segnalano invece 143 focolai di Xylella in Corsica. Anche in questo caso si sta procedendo ad azioni di eradicazione. Nel sud della Francia, invece, sono stati segnalati due focolai sulla Polygala Myrtifolia, un tipo di mirto. In questi casi si tratterebbe di Xylella Multiplex, una tipologia diversa dal batterio osservato nel Salento. Non è ancora nota, tuttavia, l’origine di questo tipo di infezione.

Valentina Ferraro
Foto © European Commission 2015

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Valentina Ferraro
Laureata in letteratura contemporanea, ha lavorato per diversi anni come editor per una casa editrice romana, per poi avvicinarsi alla sua più grande passione: la scrittura, intesa come mezzo di comunicazione a 360 gradi. Ha iniziato scrivendo di cinema e cultura per diverse testate sia online che cartacee (fra queste, “Il quotidiano della Sera” e il settimanale “Il Punto”). Dopo il primo viaggio a Bruxelles, nel 2014, ha scoperto un forte interesse per l’Unione europea, iniziando così ad approfondire le tematiche relative all’Ue. La spiccata curiosità per l’universo della “comunicazione 2.0” l’ha portata a mettersi alla prova anche come blogger. Di recente la scrittura ha incontrato un’altra sua grande passione: l’enogastronomia.

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