In 10 sono stati selezionati per supportare le attività dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura a partire dal territorio
Concluso il processo selettivo per la identificazione di un gruppo di 10 giovani, che affiancheranno il rappresentante regionale, Andrea Betrò, nella pianificazione e programmazione delle attività ad essa connesse e nel perseguimento di obiettivi e finalità del Comitato Unesco sul territorio calabrese.
Le attività saranno dirette a promuovere progetti, valori e priorità delle comunità locali, attraverso la partecipazione attiva di giovani e della società civile ad iniziative ed eventi di rilevanza nazionale.
Tutti i componenti del Comitato sono stati selezionati in un range di candidati tra i 20 e i 35 anni, in possesso di diploma di scuola secondaria superiore e/o universitario, distintisi per merito in ambito scolastico e/o accademico, o professionale, nei campi dell’educazione, della scienza e della cultura, con particolare preferenza per la conoscenza del mandato dell’Unesco e di pregresse esperienze nell’ambito del sistema delle Nazioni Unite.
Si tratta di un processo integrato di cooperazione internazionale e dialogo tra comunità locali afferenti a questa vasta organizzazione internazionale e agenzia specializzata delle Nazioni Unite, istituita nel 1945 con lo scopo di promuovere la pace e il dialogo tra le Nazioni, attraverso il vettore dell’istruzione, della scienza, della cultura, della comunicazione e dell’informazione, per promuovere “il rispetto universale per la giustizia, per lo stato di diritto, per i diritti umani e le libertà fondamentali”, così come definite dalla Carta dei diritti fondamentali delle Nazioni Unite.
Valori e obiettivi che sono alla base anche del Protocollo d’intesa siglato tra Unione europea e Unesco nel 2012, con l’intento di promuovere lo scambio di buone pratiche e la condivisione di informazioni, affrontando sfide locali, regionali e globali.
Il processo di integrazione del Comitato Giovani Unesco ha interessato tutte le regioni italiane e assume una straordinaria importanza in special modo per quei territori, come la Calabria, dove si registrano tassi inaccettabili di dispersione scolastica, disoccupazione giovanile e del fenomeno sociale dei cosiddetti “NEET” (Not in Education, Employment or Training).
Il gruppo selezionato è costituito da giovani dotati di forte motivazione, competenza, preparazione, pronti a (e volenterosi di) apportare il proprio contributo a un processo propositivo, attraverso un’azione di cooperazione civile di livello internazionale, fondata sulla cultura e sulla conoscenza, che si faccia interprete di proprietà e attitudini del territorio e, nel rispetto delle stesse, sappia promuovere momenti di crescita sociale e civile e interrelazione tra territori, portando alla luce le migliori realtà ed esempi di civiltà emergenti sul territorio e che troppo spesso rimangono sullo sfondo, offuscati dall’immagine purtroppo predominante del territorio calabrese, costernato da fatti di malaffare, corruzione e puntuali e troppo frequenti notizie di cronaca nera. La costituzione del Comitato rappresenta per i giovani operatori Unesco e non soltanto, una straordinaria opportunità e uno strumento concreto che potrà supportare un processo di veicolazione di un’immagine positiva del territorio di provenienza, dando voce a quelle realtà, giovanili e non, orientate al senso civico, al reciproco rispetto, alla legalità e alla giustizia, all’innovazione e alla voglia di fare, che troppo spesso passano inosservate.
Ecco di seguito una breve presentazione del team di giovani che porteranno avanti questo importante processo culturale in Calabria.
Andrea Betrò, Tropea, classe 1983, rappresentante per la Regione Calabria nel Comitato Giovani dell’Unesco, dottore commercialista iscritto all’Ordine di Roma e al Registro dei Revisori contabili, presidente dell’Associazione Giovani per la Calabria, dottorando in teoria generale del processo tributario e docente universitario aggiunto.
Claudia Ventura, Reggio Calabria, classe 1981, dottore in Architettura, Conservatore dei Beni Architettonici e Ambientali e dottore di ricerca in Conservazione dei Beni Architettonici, assegnista di ricerca nazionale. Esperta di Progettazione europea applicata al Patrimonio Culturale, attualmente è ricercatore 7th FP UE – Progetto Rovina. Coordinatore nazionale giovani professionisti ICOMOS Italia, organo consultivo di Unesco. Interessi scientifici: cultural planning, promozione del Patrimonio culturale, marketing e interpretazione nei siti culturali e WHL, turismo culturale e processi di sviluppo locale, tutela e valorizzazione dei beni architettonici, digitalizzazione del patrimonio e industrie creative.
Sebastiano Rodà, Palizzi. 31 anni, avvocato del Foro di Locri. Si laurea in Giurisprudenza a Messina e subito dopo consegue un master di II livello in Politiche di Pace e Cooperazione allo Sviluppo. Nel 2009 partecipa al National Model United Nation presso l’Onu a New York. In passato ha ricoperto cariche pubbliche e oggi si occupa di contenziosi civili e amministrativi.
Carla Filetti, Palmi. Cresciuta professionalmente nel mondo delle Ong giovanili, è esperta in programmazione e gestione di progetti volti alla partecipazione attiva dei giovani alla vita sociale e politica del Paese. Carla è da anni attivamente impegnata dell’organizzazione della “Varia di Palmi”, patrimonio immateriale dell’umanità riconosciuto dall’Unesco nel dicembre 2013.
Francesca Agostino, San Giorgio Morgeto, classe 1987, già in possesso di laurea specialistica in Scienze Politiche, conseguita presso l’Università La Sapienza, è attualmente in procinto di conseguire la seconda laurea in Giurisprudenza. Dal 2012, dopo un tirocinio formativo semestrale, collabora con i servizi di documentazione e analisi e uffici legislativi della Camera dei Deputati. Dal 2013 cura annualmente per il Comune di San Giorgio Morgeto con il patrocinio Unesco, la kermesse “San Giorgio. Una rosa, Un libro”. Collabora altresì in ambito didattico con l’Università La Sapienza di Roma, con la rivista Polimnia Magazine e con il nostro portale Eurocomunicazione.
Federico Iannello, Vibo Valentia, classe 1983, laureato in Scienze Economiche presso l’università Bocconi con specializzazione in Economia e Gestione dei Beni Artistici e Culturali presso l’università Cattolica di Milano. Conseguito il master in Studi Diplomatici presso la SIOI, ha lavorato per l’International Jazz Festival di Vancouver, l’ambasciata d’Italia e alcuni progetti europei nel settore turistico-culturale. Vincitore del concorso nazionale “500 giovani per la cultura”, attualmente è tirocinante nell’ambito gestionale presso il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.
Giulia De Francesco, Cosenza, classe 1988, consegue la laurea in Architettura con un progetto di riqualificazione di un insediamento informale brasiliano tramite tecniche di autocostruzione e processi di self-help, esperienza che l’avvicina al mondo della cooperazione internazionale e locale. Attualmente vive a Roma dove collabora con uno studio di architettura, occupandosi di promozione e realizzazione di progetti di rigenerazione urbana tramite processi di cittadinanza attiva, veicolati da iniziative di solidarietà sociale, educative e culturali.
Maria Cristina Mirabello, Vibo Valentia, classe 1985, laureata in Scienze della Politica e delle Relazioni Internazionali presso l’Unical. Da sempre appassionata di diritti umani ha collaborato con Amnesty International in Spagna, quale vincitrice del progetto Erasmus Placement, e Oxfam Italia a Roma nel settore del fundraising. Dopo uno stage presso il Ministero degli Affari Esteri e un’esperienza nel settore dei Fondi europei presso il Ministero del Lavoro, da qualche anno collabora con la Scuola nazionale dell’Amministrazione, Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Giuseppina Cassalia, Reggio Calabria, classe 1981. Dottore di ricerca in Conservazione dei beni architettonici e ambientali, curriculum Valutazione Economica di Piani e Progetti, con tesi sul tema dei Piani di Gestione Unesco e dello sviluppo locale sostenibile applicato al paesaggio culturale dell’Area Grecanica (RC). Tra ricerca universitaria e associazionismo, opera nel campo della progettazione europea, della valorizzazione dei Centri Storici Calabresi e del supporto ai processi partecipativi per la promozione del patrimonio identitario.
Andrea Filippone, Soverato. Laurea Magistrale in Scienze Internazionali e Diplomatiche, Università di Bologna-Forlì. Attualmente lettore di lingua e cultura italiana presso due Scuole superiori americane a Chicago: Maine South High School e Prospect High School.
Aspirante studente alla National Louis University di Chicago per un Master of Arts in Teaching.Nel 2012 ha svolto tirocinio al Consolato Generale d’Italia a Chicago e, sempre a Chicago, ha partecipato al Summit Nato 2012 come responsabile della delegazione italiana del Governo Monti.
Cinzia Fragomeni, Gerace. Svolge la professione di architetto jr e conservatore dei beni architettonici e ambientali. Cultore della materia Estimo presso Università Mediterranea di RC, con particolare riferimento ai mercati immobiliari; sistemi di insediamenti urbani; valutazione per sistemi dei beni culturali e paesaggistici; valutazione economica della sostenibilità architettonica; sistemi generali di informazione per la valutazione e la stima.
Congratulazioni, dunque, a questo nuovo gruppo di giovani operatori Unesco, sapendo che la società civile calabrese (e non solo) saprà comprenderne, apprezzarne e supportarne le straordinarie potenzialità, attraverso un’auspicata partecipazione attiva a tutte le future attività culturali che saranno dagli stessi proposte sui territori, perché, come affermava il filosofo tedesco Gadamer, «la cultura è l’unico bene dell’umanità che, diviso fra tutti, anziché diminuire diventa più grande».
Elena Boschi
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