Dialoghi con la madre: l’insostenibile leggerezza dei ricordi

0
477

Nemapress pubblica il primo libro di narrativa di Mario Dal Bello, giornalista, critico d’arte, di musica, cinema e spettacolo

Alcuni libri nascono per un’urgenza irrefrenabile, un’esigenza di raccontare e condividere un qualcosa di intimo con gli altri. E’ quanto traspare dalla lettura dei Dialoghi con la madre, primo libro di narrativa di Mario Dal Bello, giornalista, critico d’arte, di musica, di cinema e spettacolo, appena pubblicato dalla piccola, ma attenta e prolifica, casa editrice Nemapress.

Il titolo richiama alla mente il dialogo con la madre di Pirandello, tratto dalla novella Colloqui coi personaggi, pretesto che lo scrittore siciliano usa per mettere in scena il consueto gioco fra realtà e apparenza che domina il suo percorso creativo. L’identità della persona, costruita dall’esterno, si rivela evanescente, la vita si risolve in un labirinto di specchi nel quale il lettore si perde. L’individuo resta fondamentalmente inconoscibile, agli altri quanto a se stesso. La persona scomparsa è presente solo nell’altrui ricordo, oppure qualcosa rimane nelle pieghe incomprensibili del tempo? Il progressivo insinuarsi dell’ombra nella stanza parla di un interrogativo al quale non è possibile fornire risposta.

La parola che viene dopo la vita ha una lunga tradizione letteraria, dalle semplici epigrafi tombali ai Tombeaux della poesia francese, alle sepolcrali leopardiane, fino alla celeberrima Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters. Arduo poi non pensare al racconto The  Dead di James Joyce, nel quale il ricordo dell’amato estinto sembra addirittura più concreto rispetto al momento presente. I vivi e i morti si mescolano in un istante epifanico, colmo comunque di mistero.

IMG_0513Nel testo di Dal Bello tutto appare molto semplice e diretto, lontano da implicazioni filosofiche eccessive. L’apparizione della madre resta un fenomeno inspiegabile. La narrazione è avvolta in un’aura di sogno, di metafisica levità. La forma dialogica prende il sopravvento; un dialogo estremamente naturale, perfettamente credibile, scorrevole e avvincente come in un testo teatrale. Le domande sono quelle con le quali ognuno di noi è costretto ogni giorno a confrontarsi. La paura della solitudine e della sofferenza, il timore di sparire senza lasciare alcuna traccia nell’indifferente avvicendarsi dell’esistenza. Eppure nulla appare retorico o scontato. La commozione è autentica, e non scade mai nel sentimentalismo.

Insieme all’ombra della madre compaiono altre figure, apparizioni effimere e reali al tempo stesso. Lo scrittore riesce sempre a darci l’evidenza di un gesto, di un paesaggio, di un colore. Il passato riaffiora tramite dettagli minimi ma significativi. Si percepisce struggente il desiderio del passato, e il dolore legato al ricordo. Eppure il progressivo affermarsi di un sentimento di serenità sulle paure del protagonista è una vittoria sul tempo, intesa in senso totalmente proustiano.

Alla fine l’autore riesce nell’arduo compito di trascende i limiti terreni. Quello che resta è una pace ineffabile, estremamente consolatoria per il lettore. Come scrive Proust, il libro diviene davvero quello strumento ottico che ci permette di discernere ciò che, senza di esso, non avremmo mai visto in noi stessi.
Riccardo Cenci
***
Mario Dal Bello
Dialoghi con la madre
Edizioni Nemapress
(pg. 69 € 10,00)

Foto all’intero dell’articolo © Riccardo Cenci: un momento della presentazione del libro presso la libreria Arion di Montecitorio con gli attori Giorgio Marchesi e Simonetta Solder

Articolo precedenteL’immigrazione e l’Europa: oltre i cliché
Articolo successivoPer il Parlamento europeo la lotta alla povertà infantile deve essere priorità
Riccardo Cenci
Riccardo Cenci. Laureato in Lingue e letterature straniere moderne ed in Lettere presso l’Università La Sapienza. Giornalista pubblicista, ha iniziato come critico nel campo della musica classica, per estendere in seguito la propria attività all’intero ambito culturale. Ha collaborato con numerosi quotidiani, periodici, radio e siti web. All’intensa attività giornalistica ha affiancato quella di docente e di scrittore. Ha pubblicato vari libri (raccolte di racconti e romanzi). Attualmente lavora come Dirigente presso l’Enpam.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui