Gli Ostelli centri di aggregazione giovanile. Nel 2014 quasi 500mila presenze, soprattutto straniere. Realtà che oggi accoglie anche i rifugiati
Ha attraversato l’Italia nei suoi 70 anni di attività, scrivendo la storia del turismo giovanile e non solo: è l’Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù (AIG), costituita il 19 dicembre 1945 per volontà di Aldo Franco Pessina.
Da allora gli Ostelli hanno superato quota 100 e sono presenti in tutta la penisola con circa 40mila soci. Nel 2014 si sono registrate 495.547 presenze, il 66% delle quali riconducibili a ospiti stranieri provenienti da ogni parte del mondo. Una percentuale rappresentativa del diverso livello di cultura del viaggiare che i giovani stranieri hanno rispetto agli italiani. Che, però, stanno recuperando.
Un certosino lavoro di acquisizione, di selezione dei luoghi e di palazzi da adibire a Ostelli, di restauri è stato compiuto negli ultimi decenni, nel corso dei quali l’AIG ha dovuto riposizionarsi sul mercato dell’ospitalità per fare fronte a cambiamenti epocali. Che hanno prodotto anche l’ingresso come membro effettivo nella Federalberghi-Confturismo, aderente alla Confcommercio, nel Forum nazionale del Terzo Settore. Cambiamenti e “rivoluzioni” che hanno portato l’Associazione nel Terzo Millennio. E sperimentazioni con il progetto “OstHELLO”. Per i 70 anni l’Associazione ha voluto premiare quanti in questi anni si sono distinti nel favorire il turismo giovanile, chi è stato vicino all’Associazione, chi si è dedicato ai temi e alle iniziative vicine allo spirito dell’AIG.
Nel porgere il saluto al presidente nazionale AIG, Anita Baldi, al segretario nazionale, Carmelo Lentino, e soprattutto ai giovani presenti, il presidente del Senato, Pietro Grasso – che ha concesso il Patrocinio all’iniziativa che si è svolta nella Sala Koch del Senato -, ha sottolineato come «la filosofia sia rimasta sempre la stessa: permettere ai giovani di culture diverse di incontrarsi e conoscersi, anche grazie alle caratteristiche specifiche di questo tipo di struttura ricettiva quali l’economicità e la presenza di molti spazi comuni per favorire la socializzazione. Permettetemi – ha proseguito Grasso – di ringraziare l’Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù che dalla sua nascita nell’immediato dopoguerra ha profuso un impegno costante e indispensabile per i giovani italiani e di tutto il mondo, privilegiando la dimensione formativa dell’esperienza turistica, e per la realizzazione e la gestione degli Ostelli per la Gioventù nel nostro Paese, contribuendo a diffondere le tradizioni e il patrimonio artistico e culturale italiano». Un riferimento particolare per l’impegno sociale dell’AIG, Pietro Grasso lo ha voluto fare al progetto “Accoglienza solidale” che è «di grandissima rilevanza sociale, anche in considerazione dell’emergenza umanitaria in atto in Italia relativa all’ospitalità dei profughi provenienti da aree di guerra o di grave disagio sociale. L’iniziativa prevede l’accoglienza di 500 giovani rifugiati negli Ostelli per la Gioventù di Palermo, Alghero, Genova, Bologna, Firenze, Napoli e Ancona, e promuove un nuovo modello di convivenza ed integrazione culturale» ha concluso il presidente del Senato.
Il premio “Aldo Franco Pessina” (in onore del fondatore dell’AIG) per i 70 anni è stato consegnato a Donatella Bianchi, presidente WWF, autrice e conduttrice del programma “Lineablu”; Bruno Molea, presidente AICS; Luigi Ciatti, presidente Ambulatorio Antiusura; Ilaria Venturini Fendi, titolare e designer di “Carmina Campus”; Angela Braasch-Eggert presidente IYHF (International Youth Hostel Federation); Benito Perli, presidente FITUS.
Moderatore e “regista” della manifestazione Roberto Messina, responsabile della Comunicazione di AIG e curatore del libro “La Via degli Ostelli” (Rubbettino) dedicato alla vita di Pessina.
Enzo Di Giacomo
Foto © Enzo Di Giacomo