Maastricht: la patria di tutti gli europei

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Una giornata nel cuore dell’Europa tra edifici storici, negozi di classe, ristoranti, street food e tante biciclette. Nei luoghi dove è stato firmato il Trattato Ue

3Se si cerca la città ricca di storia, arte e cultura, circondata da una lussureggiante natura in un ambiente collinoso, questa è indubbiamente Maastricht. Qui ci sono infatti splendidi quartieri storici, ristoranti accoglienti e di eccezionale qualità nonché una grande quantità di opere d’arte e di attrazioni importanti, ammirando tutto il centro a piedi. Se invece si desidera esplorare la natura incantevole e i castelli dei dintorni, si può noleggiare facilmente una bicicletta.

Maastricht è una delle città più antiche dei Paesi Bassi, come è possibile constatare passeggiando per il centro storico: chiese, mura di cinta, palazzi monumentali, vaste piazze si combinano perfettamente con un’ampia varietà di negozi.4 Maastricht è anche una città per buongustai e offre alcune vere perle culinarie: dagli accoglienti locali che servono il pranzo, ai ristoranti che vantano stelle Michelin, da ottime aziende vinicole a un’enorme varietà di piatti tipici. Maastricht è una meta turistica molto frequentata soprattutto nei week end. Accoglie visitatori dal Belgio e dalla Germania ma anche dalla più lontana Francia.

Questa città è anche nota sia per l’alta cultura (gallerie di livello mondiale) sia per la socialità quasi senza pari nel Paese rappresentata da centinaia di bar. Ogni anno si tiene una delle più importanti fiere di arte del mondo, il The European Fine Art Fair. Inoltre  Maastricht è una delle città più scelte per gli scambi Erasmus dai giovani di tutta Europa.

2Maastricht è famosa soprattutto per il suo Trattato o meglio il Trattato dell’Unione europea  firmato il 7 febbraio 1992 dai dodici Paesi membri dell’allora Comunità europea, oggi appunto Unione europea, che fissò le regole politiche e i parametri economici necessari per l’ingresso dei vari Stati aderenti nella suddetta Unione. Entrò in vigore il 1º novembre 1993.

Il trattato di Maastricht non riguardava solo le istituzioni e l’unione monetaria ma anche la cittadinanza europea, superiore e complementare alle cittadinanze nazionali.1 Significava essere parte di un processo di unificazione che non rinnegava né rinnega le diverse identità ma le valorizza trovando una sintesi più elevata e costituisce un completamento della cittadinanza nazionale, non sostituendo quest’ultima.

L’Europa, purtroppo, è tutt’oggi un’identità ancora molto labile e forse anche poco interessante per i giovani che dovrebbero essere continuamente informati e stimolati nei vari luoghi di formazione, dalla scuola all’università, per apprezzare e credere al concetto di “Uniti nella diversità”.

Un viaggio a Maastricht può far comprendere che l’Europa non deve essere vista come eccessi normativi, vincoli superflui sommati a quelli nazionali, né un’Europa che vieta e sanziona, un’entità lontana, sede di discussioni non sempre comprensibili, terreno di contese economiche e mercantili, fonte di complicate legislazioni. Purtroppo, usando una metafora grammaticale, si coniuga l’Europa in terza persona singolare e non in prima persona plurale.

5Non è sempre facile riuscire a fondere gli elementi differenti, perfino contradditori che compongono e rappresentano il nostro essere individuale e sociale ma se si vuole mantenere viva la propria cultura è necessario metterla gioco, rispettando le diversità culturali e le origini di ciascuno. In questo modo le differenze diventano ricchezza e possono essere capaci non solo di convivere ma anche di rinvenire valori nuovi e rinnovare o reinterpretare quelli vecchi. Si fa tesoro, in questo modo, delle vocazioni, attitudini, esperienze e tradizioni civili e culturali migliori di ogni singolo Paese.

Maastricht un viaggio da non perdere, non solo per gli europei!

 

Francesca Sirignani

Foto © Wikicommons e Francesca Sirignani

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Francesca Sirignani
Giornalista pubblicista specializzata in tematiche turistiche ed europee. Ha conseguito una laurea in Giurisprudenza – indirizzo transnazionale e, dopo aver ottenuto la seconda laurea in Studi Europei ed Internazionali, ha approfondito la conoscenza dell’inglese e del francese viaggiando e frequentando corsi linguistici all’estero. É il Direttore Responsabile della testata giornalistica on-line Follow Me Magazine ma collabora anche per “Montecarlo In”, "Weekly Magazine", “Area Wellness”, "Leisure & News International”, “Elaborare 4x4”,“Travel Quotidiano” e “Week – end Premium”. È docente al Master “Comunicazione per il settore enologico e il territorio” presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e ha anche collaborato in diversi progetti europei e di Legislazione Turistica che le hanno permesso di accompagnare gruppi in molte destinazioni del mondo. È iscritta al GIST cioè al Gruppo Italiano Stampa Turistica. Appassionata per culture, tradizioni e paesaggi di altri popoli ha fotografato molti Paesi.

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