Patrimonio culturale: nuovo paradigma economico

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La strategica sfida dell’Europa può cambiare i Paesi nel XXI secolo valorizzando gli asset immobiliari, senza dimenticare le conseguenti ricadute sull’occupazione

Il patrimonio culturale e archeologico che possiamo ammirare in Europa può diventare un asset economico strategico per i Paesi del Vecchio Continente. L’Italia riesce a conquistare strategiche quote di mercato, senza tralasciare il settore del lusso divenuto, a piccoli passi, un asset da valorizzare nel Belpaese. A incidere sull’economia europea sono quelle autentiche risorse economiche che devono essere sfruttate adeguatamente per valorizzare gli stessi Paesi. La giusta opportunità deve comprendere due momenti: trasformare questa ricchezza nella vendita delle nobili residenze e valorizzare questi beni culturali di alto profilo storico.Bretagna-castello Tutto ciò può tramutarsi nella realizzazione di un asset immobiliare e nella potenzialità da trasformare con il patrimonio culturale in una reale opportunità economica, senza dimenticare le conseguenti ricadute sull’occupazione. Sfruttare il turismo mediante questi autorevoli “ambasciatori culturali” è davvero semplice perché gli Stati europei che possiedono questa ricchezza possono stabilizzare la propria economia, mettendo in pratica quel nuovo paradigma che sia in grado di produrre ricchezza nel XXI secolo.

A intervenire sul settore economico per comprendere quali siano le rilevanti potenzialità relative al patrimonio culturale e, più in generale, alla sua valorizzazione da integrare nell’economia europea è Dimitri Corti, amministratore delegato e fondatore di Lionard Luxury Real Estate, società che si occupa esclusivamente della vendita di proprietà di prestigio in Italia, mettendo al centro del proprio operato la valorizzazione del made in Italy e delle ricchezze immobiliari e architettoniche italiane.

castello medievale - italiaIl patrimonio culturale in Europa come può diventare una risorsa economica?

«Certamente il nostro territorio, in particolar modo quello italiano, ha un potenziale di enorme portata. Le ricchezze paesaggistiche, architettoniche e immobiliari nonché il patrimonio culturale europeo, se bene valorizzati, possono costituire un ottimo investimento sia per la clientela italiana sia per quella estera ed extraeuropea. È importante sottolineare l’indotto economico generato da una compravendita immobiliare: nel caso in cui Lionard in un anno effettui vendite per 50 milioni di euro, possiamo affermare per esperienza che questi inducano ulteriori 50 milioni in termini di contratti e lavori per aziende, come studi di architettura, arredamento e imprese edili, personale di servizio».

Quale ruolo strategico può giocare l’Italia?

«Il territorio italiano è considerato a ragione un investimento sicuro, in considerazione del fatto che l’offerta immobiliare, oltre ad essere di altissimo livello, è anche estremamente diversificata e questo ci regala una marcia in più rispetto agli altri Paesi. In Italia si trovano ville a picco sul mare, castelli medievali, ville rinascimentali, ma anche strutture ricettive di livello, attici extra lusso a prezzi concorrenziali, moderne ville di nuova costruzione in location esclusive. Riteniamo che tutto questo giochi un ruolo fondamentale nel richiamare l’attenzione della clientela internazionale, facendo leva sul fatto che l’appeal del nostro territorio sui mercati esteri è intramontabile. È utile ricordare che in Italia è possibile acquistare proprietà come un castello in Piemonte alla cifra con la quale, a Londra per citare un esempio, si acquista un piccolo appartamento in una zona esclusiva».

La vendita dei castelli a che livello interessa i Paesi dell’Unione europea?castello - italia

«Il castello, da quello medievale a quello più recente, è una tipologia immobiliare che affascina da sempre la clientela della fascia lusso. Si tratta di immobili di grande prestigio, in generale estremamente rari e molto ricercati. L’Italia può vantare numerosi castelli storici, concentrati soprattutto nelle regioni del Nord, e il portfolio di Lionard ne conta oltre 70 in vendita. La richiesta da parte della clientela estera si mantiene sempre costante e per nostra esperienza non ha subito variazioni degne di nota, anche se oggettivamente la maggior parte della clientela Lionard proviene da Paesi al di fuori dell’Europa, per lo più con economie in forte via di sviluppo».

L’asset economico del lusso sta conquistando i mercati. Come può incidere sull’economia europea?

«Quello del lusso è indubbiamente un mercato in forte espansione che incide in modo significativo sull’economia dei Paesi europei, in particolar modo dell’Italia dove il made in Italy è da sempre sinonimo di lusso e di eccellenza. I Paesi emergenti, così come quelli con economie consolidate, guardano al mercato del lusso italiano con grande interesse. Per questo riteniamo che continuare a valorizzare i propri prodotti d’eccellenza, nell’immobiliare come negli altri settori, sia la strada giusta per dare un contributo all’economia in un momento di indubbia difficoltà che coinvolge la maggior parte dei mercati».

 

Francesco Fravolini

Foto © Wiki and Creative Commons

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Francesco Fravolini
Francesco Fravolini, giornalista professionista, ha collaborato con diversi giornali nazionali tra i quali Paese Sera, Qui Roma, supplemento di cronaca romana de La Stampa; Plein Air, mensile di turismo; I Viaggi, supplemento de La Repubblica; Traveller, mensile della Condé Nast; Tuttolibri, supplemento de La Stampa; Famiglia Cristiana, Jesus. Crede nel turismo e nella cultura dei luoghi per riscoprire l'identità di una popolazione. È coautore de La fuga di Hamir, storia di un rifugiato politico, Libellula Edizioni 2012 e autore di Scrivere da giornalista, Libellula Edizioni 2012 e Sulla strada dell'enoturismo, Alter ego edizioni 2015. È interessato alle questioni sociali rivolgendo una costante attenzione alla scommessa del XXI secolo: un maggiore incontro tra i popoli per una consapevole condivisione del pianeta. Che può tramutarsi in una grande ricchezza culturale ed economica.

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