Voci relative a operazioni di politica monetaria e non comunicate da parte della Banca centrale europea per l’ultima settimana di ottobre
Nella settimana terminata il 28 ottobre la voce dell’attivo, per le operazioni non di politica monetaria, relativa alle disponibilità e ai crediti in oro, è rimasta invariata. La posizione netta dell’Eurozona in valuta estera è diminuita di 1,7 miliardi di euro, collocandosi a € 274,3 miliardi. Le operazioni finalizzate all’immissione di liquidità sono state condotte nel quadro dell’accordo permanente di swap che la Banca centrale europea ha concluso con il Federal Reserve System.
I titoli negoziabili detenuti dall’Eurosistema, non connessi ai fini della politica monetaria, hanno registrato una diminuzione di 1,8 miliardi di euro raggiungendo € 327,5 miliardi. Le banconote in circolazione si sono accresciute di 5,2 miliardo di euro e sono state pertanto iscritte per € 1.100,3 miliardi. Le passività verso le pubbliche amministrazioni hanno mostrato un calo di € 6,6 miliardi, portandosi a 186,2 miliardi di euro.
Per quanto riguarda le operazioni di politica monetaria il rifinanziamento netto dell’Eurosistema a favore di istituzioni creditizie ha registrato un aumento di 13,7 miliardi di euro, situandosi a € 163,9 miliardi. Mercoledì 26 ottobre è giunta a scadenza un’operazione di rifinanziamento principale per € 33,4 miliardi ed è stata regolata una nuova operazione per 36 miliardi di euro, con scadenza a sei giorni. Nel corso della settimana è giunta a scadenza un’operazione di rifinanziamento a più lungo termine di 7 miliardi di euro ed è stata regolata una nuova operazione per € 5,4 miliardi.
Il ricorso alle operazioni di rifinanziamento marginale è ammontato a 0,1 miliardi di euro, a fronte dei livelli trascurabili della settimana precedente, mentre i depositi presso la banca centrale sono stati pari a € 384,4 miliardi, a fronte di 397 miliardi di euro della settimana precedente. I titoli detenuti dall’Eurozona ai fini della politica monetaria hanno evidenziato un incremento di 20,3 miliardi di euro, attestandosi a € 1.513 miliardi.
Aphrotiti Papadopoulos
Foto © European Central Bank