Il campanile animato di Bassano in Teverina, meraviglia dell’architettura romanica

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Un monumento unico nel suo genere e poco noto ai turisti, racchiuso all’interno di una torre edificata in epoca rinascimentale

L’unicità del territorio italiano si misura non solo dalla capillare diffusione di opere d’arte, ma anche dalla varietà e dall’originalità di alcune di queste. E’ il caso della torre dell’orologio di Bassano in Teverina,  suggestivo borgo arroccato sulle pendici dei monti Cimini. Una struttura sobria e imponente, costruita per ragioni difensive. Nessuno, guardandola dall’esterno, immaginerebbe la meraviglia che questa racchiude. La torre venne infatti edificata all’inizio del XVI secolo, inglobando il campanile romanico preesitente. Una soluzione del tutto peculiare, forse adottata per proteggere la fragile struttura dai possibili colpi delle nuove artiglierie. Fatto sta che, in questa maniera, il campanile si è conservato pressoché intatto.

img_6407Una importante e complessa operazione di restauro ha reso praticabile l’intera struttura. Un ascensore porta ai primi due livelli mentre una scala interna di legno e metallo, provvista di comodi piani di sosta, permette al visitatore di scalare letteralmente il campanile, osservandone i particolari in una maniera che altrimenti sarebbe risultata impossibile. Si può così apprezzare l’eterogenea decorazione dei capitelli, basata su fantasiosi motivi floreali, e l’altrettanto variegato progetto delle colonne. Un suggestivo gioco di specchi, applicati sulle pareti della torre, disegna un contrappunto di immagini, come nelle architetture impossibili create da Escher. Una soluzione che contribuisce a spezzare le claustrofobiche atmosfere dell’ambiente. Una piccola sala, infine, ospita una piccola collezione museale di oggetti della cultura contadina.

La denominazione di campanile animato individua un’ulteriore caratteristica del monumento. Figure antropomorfe (telamoni) abitano il primo e il terzo piano. La loro interpretazione non è certa. Forse il personaggio che ostenta in maniera esplicita il proprio organo genitale rappresenta le tentazioni della carne, e dunque i pericoli dell’amor profano, in contrapposizione all’altra figura, vista di spalle e avvolta in una tunica, che potrebbe simboleggiare l’amor sacro.

img_6409Grande interesse desta poi la statua posta al terzo piano, ispirata al celebre Spinario di epoca romana. L’immagine del giovinetto intento a togliersi una spina dal piede era ampiamente diffusa, e nota anche in epoca medioevale. La presenza di un attributo enorme ne definisce l’originalità, ricollegandola al singolare progetto iconografico della statuaria che decora il campanile. L’esposizione deformata e abnorme delle vergogne potrebbe rappresentare la capacità degli abitanti di umiliare i nemici e gli avversari. I telamoni garantirebbero dunque la difesa del borgo, ma la cosa non è affatto certa.

La rinascimentale idiosincrasia nei confronti di tali esplicitazioni di carattere sessuale quale giustificazione per la copertura del campanile appare poi un’ipotesi piuttosto azzardata. Più razionale sarebbe stato infatti rimuovere le statue incriminate, scalpellarle o ricoprirle come accadde agli ignudi della Cappella Sistina. Resta dunque il mistero attorno a questa incredibile opera d’arte.

Una visita merita l’antistante chiesa di Santa Maria dei Lumi, che risale al XII secolo. Una struttura sobria, con residui di pitture interne e capitelli di grande varietà e bellezza. A terra sono visibili alcuni ossari che, una volta aperti, hanno rivelato rosari e collane d’epoca.

In attesa di un’organizzazione più capillare dei flussi turistici, alcuni volontari molto disponibili si offrono di accompagnare il visitatore nell’esplorazione del borgo e dei suoi monumenti più significativi. I loro recapiti sono indicati direttamente sul posto, all’ingresso della torre, o sono reperibili sulla pagina Facebook del Gruppo Archeologico Bassanese.

img_6385L’intero borgo, danneggiato dallo scoppio di un treno carico di esplosivi nel 1943, è stato in seguito restaurato in maniera egregia e non invasiva. Suggestivi i suoi vicoli, pregni dell’aura del tempo trascorso. Numerose chiese (della Madonna della Quercia, dei Santi Fidenzio e Terenzio, di Sant’Anna e di San Biagio), completano un percorso di grande interesse. Durante i mesi estivi l’Anfiteatro Giovanni Paolo II, realizzato di recente, ospita numerose manifestazioni.

Valore aggiunto l’offerta culinaria, sia quella tipicamente locale, sia quella decisamente più raffinata legata alla presenza dell’Osteria Belvedere, ricavata nelle cantine di uno storico palazzo del 1600. Un ristorante particolarmente attento alla qualità delle materie prime, al gusto e all’estetica dei piatti, all’originalità e alla varietà dei menu offerti.

Bassano in Teverina rappresenta dunque una vera scoperta per gli esploratori instancabili e curiosi del nostro ricchissimo patrimonio culturale.

Riccardo Cenci

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Foto all’interno dell’articolo di Riccardo Cenci

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Riccardo Cenci
Riccardo Cenci. Laureato in Lingue e letterature straniere moderne ed in Lettere presso l’Università La Sapienza. Giornalista pubblicista, ha iniziato come critico nel campo della musica classica, per estendere in seguito la propria attività all’intero ambito culturale. Ha collaborato con numerosi quotidiani, periodici, radio e siti web. All’intensa attività giornalistica ha affiancato quella di docente e di scrittore. Ha pubblicato vari libri (raccolte di racconti e romanzi). Attualmente lavora come Dirigente presso l’Enpam.

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