Anche l’Ecofin dà il via libera alla sospensione del Patto di Stabilità

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A tenere banco però è la partita sul Meccanismo europeo di stabilità. Francia schierata con Italia e Spagna, Paesi Bassi tra chi si oppone all’uso

A fronte di un’emergenza sanitaria che non si ferma – in Europa le vittime sono ormai più di 9.000 – la macchina istituzionale dell’Unione europea è all’opera per arginare l’impatto che la pandemia da Coronavirus sta avendo sull’economia. Ieri è stata la giornata dell’Ecofin, il Consiglio Economia e Finanza, che ha dato il suo “okalla sospensione del Patto di Stabilità e Crescita con l’attivazione della “general escape clause“. A pochi giorni dalla decisione della Commissione di liberare i Paesi membri dai vincoli di spesa, i 27 ministri economici e finanziari hanno dunque approvato la decisione.

Resta, tuttavia, il nodo del Meccanismo europeo di stabilità (Mes o Fondo Salva Stati). Anche di questo ha discusso l’Ecofin. Ad animare il dibattito, le modalità e i destinatari di un eventuale accesso al credito e, soprattutto, il programma di rientro dall’esposizione finanziaria per gli Stati ai quali sarebbe consentito. È noto che i più fermi oppositori, fedeli alla linea del rigore a tutti i costi, sono i Paesi del Nord Europa. I Paesi Bassi in queste ore hanno ribadito che non intendono cedere sul criterio della “condizionalità”, qualunque sia il modo in cui si deciderà di utilizzare il Mes.

La partita è difficile ma resta aperta ed è al centro del dibattito degli organismi dell’Ue. «L’Eurogruppo», ha dichiarato la portavoce della Commissione europea per gli Affari economici e finanziari, Marta Wieczorek, «ha chiesto al Meccanismo europeo di stabilità e alla Commissione di esplorare modalità, all’interno dei rispettivi mandati, per affrontare le conseguenze della pandemia di Covid-19. La Commissione è pronta ad adottare ulteriori misure, a seconda dell’evoluzione della situazione». Intanto, il pressing dei Paesi del Sud Europa, Italia in testa, per l’utilizzo dei circa 500 miliardi di euro di cui il Mes dispone, non si ferma. Da Oltralpe anche la Francia spinge in questa direzione. Il governatore della Banca di Francia, Francois Villeroy de Galhau, ha lanciato un appello alla solidarietà europea e si è detto a favore dell’«idea di prestiti straordinari accordati dal Meccanismo europeo di stabilità».

 

Annamaria Graziano

Foto © European Union

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Annamaria Graziano
Giornalista professionista, esperta di comunicazione istituzionale, ideatrice e curatrice di corsi di formazione ed eventi culturali, ha iniziato l'attività giornalistica alla Cronaca di Roma del quotidiano 'Il Tempo'. Ha lavorato presso la Camera dei Deputati e la Regione Lazio e ricoperto il ruolo di capo Ufficio stampa del PON Sicurezza presso il ministero dell'Interno. Da anni segue con particolare attenzione le dinamiche delle istituzioni dell'Ue e i temi legati alla Costituzione italiana e al suo rapporto con i Trattati europei. Si occupa anche di legalità, diritto, parità di genere e governo del territorio. Appassionata di storia e arte, ama New York e le colline toscane del Casentino.

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