Il tema dei migranti torna in primo piano

0
2490

Dal Papa alla politica italiana ed europea il problema dell’immigrazione si riaccende con forza

Nel giorno in cui Papa Francesco, all’Angelus, ammonisce su come «il Signore ci chiederà conto dei migranti caduti, vittime della cultura dello scarto» si riapre lo scontro politico nazionale e internazionale sulle risoluzioni locali e non a livello europeo del problema immigrazione.

Questo avviene soprattutto dopo l’approvazione dell’ultima ordinanza regionale del presidente della Sicilia Musumeci e agli ultimi casi di positività al coronavirus per i migranti arrivati illegalmente nel Belpaese e ospitati nei centri di accoglienza, soprattutto nel Meridione.

Oggi il pontefice, dopo l’Angelus a Piazza San Pietro, ha ricordato il massacro di 72 migrandi in Messico dieci anni fa. «Domani, 24 agosto, ricorre il decimo anniversario del massacro di settantadue migranti a San Fernando, a Tamaulipas, in Messico. Erano persone di diversi Paesi che cercavano una vita migliore. Esprimo la mia solidarietà alle famiglie delle vittime che ancora oggi invocano giustizia e verità su quanto accaduto», ha dichiarato Papa Bergoglio.

Tra ieri e oggi c’è stato un doppio intervento di salvataggio della Ong Sea Watch 4 al largo della Libia: la nave umanitaria ha soccorso 104 migranti in difficoltà. Tra di loro, 37 minori. E continuano soprattutto sulle coste dell’Italia meridionale gli sbarchi di clandestini, poi sistemati nei centri di accoglienza spesso al collasso, come nell’isola siciliana.

Da qui l’ordinanza di chiusura degli hotspot dell’isola firmata dal presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci. Entro la mezzanotte di domani, lunedì 24 agosto, «tutti i migranti presenti negli hotspot e in ogni centro di accoglienza devono essere improrogabilmente trasferiti o ricollocati in altre strutture fuori dal territorio della regione siciliana» vi si legge. È stato lo stesso Musumeci ad annunciare su Facebook che l’ordinanza è stata pubblicata nella notte e «verrà notificata a tutte le prefetture dell’Isola e al governo nazionale».

https://www.facebook.com/nellomusumeci.page/photos/pcb.3174626285948088/3174626069281443/

«La Sicilia non può essere invasa, mentre l’Europa si gira dall’altro lato e il governo non attiva alcun respingimento. Vi terrò aggiornati più tardi» ha concluso il presidente della regione siciliana nel suo post. «Non essendo allo stato possibile garantire la permanenza nell’isola nel rispetto delle misure sanitarie di prevenzione del contagio» si legge nell’ordinanza, «è fatto divieto di ingresso transito e sosta nel territorio della regione siciliana da parte di ogni migrante che raggiunga le coste siciliane con imbarcazioni di grandi o piccole dimensioni comprese quelle delle Ong».

Reazioni veementi da parte degli esponenti della maggioranza parlamentare, con una immediata nota del Viminale che ha precisato: quella dei migranti è una materia di competenza statale, un’ordinanza regionale dunque non può incidervi. E fioccano le prese di posizione. Matteo Salvini, leader della Lega ed ex ministro dell’Interno, da Foggia ha attaccato: «Se io fossi stato al governo avrei chiuso i porti prima dei locali (discoteche)». Per il Pd l’ordinanza è «confusionaria, tecnicamente fragile, contraddittoria, ineseguibile, illegittima e palesemente in contrasto con diverse norme di rango superiore».

https://www.facebook.com/partitodemocratico/photos/a.113463676895/10158056221446896/

Il sindaco di Messina, Cateno De Luca, ha chiesto addirittura al governatore e alla Giunta regionale di «guidare il popolo siciliano alla sommossa. Uniti, tutti insieme, aspettiamo da te quali saranno le proteste eclatanti che metterai in campo contro il governo centrale, che con scellerata indifferenza nei confronti dei siciliani, mette a repentaglio la pubblica e privata incolumità».

https://www.facebook.com/catenodeluca/photos/a.943971405629336/3915099605183153/

«Pensavamo di esserci abituati a tutto, di vedere continuamente la realtà superare anche la più fervida fantasia ma leggere l’ultima ordinanza del presidente Musumeci ci getta nello sconforto. Ad un uomo delle istituzioni (come lui si è più volte definito) si chiede non già di denunciare i problemi ma di lavorare per la loro soluzione. Non è addossando ad altri la responsabilità che si fa un buon servizio alla collettività siciliana”, scrive in una nota il portavoce del Forum del Terzo Settore della Sicilia, Giuseppe Di Natale.

 

Fiasha Van Dijk

Foto © Consiglio d’Europa, Twitter, Facebook

Video © Eurocomunicazione (YouTube)

Articolo precedenteRobot camerieri in Giappone col distanziamento sociale
Articolo successivoUe, Commissione dà cifre schema Sure: Italia in testa con 27,4 miliardi di euro, poi la Spagna con 21,3
Fiasha Van Dijk
Fondamentalmente apolide, proveniente solo "per caso" dai Paesi Bassi, figlia di immigrati di due continenti diversi da quello in cui vivo, spero di portare i resoconti dei pregi delle politiche dell'integrazione, della salute e della medicina dal resto d'Europa...

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui