Dal Papa alla politica italiana ed europea il problema dell’immigrazione si riaccende con forza
Nel giorno in cui Papa Francesco, all’Angelus, ammonisce su come «il Signore ci chiederà conto dei migranti caduti, vittime della cultura dello scarto» si riapre lo scontro politico nazionale e internazionale sulle risoluzioni locali e non a livello europeo del problema immigrazione.
Questo avviene soprattutto dopo l’approvazione dell’ultima ordinanza regionale del presidente della Sicilia Musumeci e agli ultimi casi di positività al coronavirus per i migranti arrivati illegalmente nel Belpaese e ospitati nei centri di accoglienza, soprattutto nel Meridione.
Oggi il pontefice, dopo l’Angelus a Piazza San Pietro, ha ricordato il massacro di 72 migrandi in Messico dieci anni fa. «Domani, 24 agosto, ricorre il decimo anniversario del massacro di settantadue migranti a San Fernando, a Tamaulipas, in Messico. Erano persone di diversi Paesi che cercavano una vita migliore. Esprimo la mia solidarietà alle famiglie delle vittime che ancora oggi invocano giustizia e verità su quanto accaduto», ha dichiarato Papa Bergoglio.
Tra ieri e oggi c’è stato un doppio intervento di salvataggio della Ong Sea Watch 4 al largo della Libia: la nave umanitaria ha soccorso 104 migranti in difficoltà. Tra di loro, 37 minori. E continuano soprattutto sulle coste dell’Italia meridionale gli sbarchi di clandestini, poi sistemati nei centri di accoglienza spesso al collasso, come nell’isola siciliana.
🔴Stamattina all’alba #SeaWatch4 ha soccorso 97 persone su un gommone in difficoltà in acque internazionali a circa 30 nm dalla costa libica.
Le persone a bordo, dopo il soccorso di ieri, sono ora 104, assistite dal team di #SeaWatch e @MSF_ITALIA.
Fra loro anche 9 bambini. pic.twitter.com/d4cUipR1EN
— Sea-Watch Italy (@SeaWatchItaly) August 23, 2020
Da qui l’ordinanza di chiusura degli hotspot dell’isola firmata dal presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci. Entro la mezzanotte di domani, lunedì 24 agosto, «tutti i migranti presenti negli hotspot e in ogni centro di accoglienza devono essere improrogabilmente trasferiti o ricollocati in altre strutture fuori dal territorio della regione siciliana» vi si legge. È stato lo stesso Musumeci ad annunciare su Facebook che l’ordinanza è stata pubblicata nella notte e «verrà notificata a tutte le prefetture dell’Isola e al governo nazionale».
https://www.facebook.com/nellomusumeci.page/photos/pcb.3174626285948088/3174626069281443/
«La Sicilia non può essere invasa, mentre l’Europa si gira dall’altro lato e il governo non attiva alcun respingimento. Vi terrò aggiornati più tardi» ha concluso il presidente della regione siciliana nel suo post. «Non essendo allo stato possibile garantire la permanenza nell’isola nel rispetto delle misure sanitarie di prevenzione del contagio» si legge nell’ordinanza, «è fatto divieto di ingresso transito e sosta nel territorio della regione siciliana da parte di ogni migrante che raggiunga le coste siciliane con imbarcazioni di grandi o piccole dimensioni comprese quelle delle Ong».
👏👏👏 ESEMPLARE!
Massima solidarietà al governatore siciliano Musumeci che ora chiede il trasferimento degli immigrati dalla Sicilia, dopo che perfino i sindaci di Pd e 5Stelle si sono opposti allo sbarco dei finti profughi. (1/2) pic.twitter.com/BtXjf8Abya— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) August 23, 2020
Reazioni veementi da parte degli esponenti della maggioranza parlamentare, con una immediata nota del Viminale che ha precisato: quella dei migranti è una materia di competenza statale, un’ordinanza regionale dunque non può incidervi. E fioccano le prese di posizione. Matteo Salvini, leader della Lega ed ex ministro dell’Interno, da Foggia ha attaccato: «Se io fossi stato al governo avrei chiuso i porti prima dei locali (discoteche)». Per il Pd l’ordinanza è «confusionaria, tecnicamente fragile, contraddittoria, ineseguibile, illegittima e palesemente in contrasto con diverse norme di rango superiore».
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Il sindaco di Messina, Cateno De Luca, ha chiesto addirittura al governatore e alla Giunta regionale di «guidare il popolo siciliano alla sommossa. Uniti, tutti insieme, aspettiamo da te quali saranno le proteste eclatanti che metterai in campo contro il governo centrale, che con scellerata indifferenza nei confronti dei siciliani, mette a repentaglio la pubblica e privata incolumità».
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«Pensavamo di esserci abituati a tutto, di vedere continuamente la realtà superare anche la più fervida fantasia ma leggere l’ultima ordinanza del presidente Musumeci ci getta nello sconforto. Ad un uomo delle istituzioni (come lui si è più volte definito) si chiede non già di denunciare i problemi ma di lavorare per la loro soluzione. Non è addossando ad altri la responsabilità che si fa un buon servizio alla collettività siciliana”, scrive in una nota il portavoce del Forum del Terzo Settore della Sicilia, Giuseppe Di Natale.
Fiasha Van Dijk
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