Giornata europea delle lingue: 225 quelle autoctone

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Il Consiglio d’Europa crea un app appositamente per celebrare il 26 settembre, 51 sfide da superare

Il Consiglio d’Europa, con la Commissione europea, il 26 settembre di ogni anno dal 2001 celebra la Giornata europea delle lingue (Gel). Questo rilevante evento, che si svolge in tutta Europa, nei 47 Stati membri del Consiglio d’Europa, di cui fanno parte 800 milioni di cittadini, ha lo scopo di incoraggiare l’apprendimento delle lingue nel Vecchio Continente. Il tema di questa edizione è “Imparare per la vita”. La proposta è di riflettere sul ruolo che la formazione ha avuto, e continua ad avere, nel passaggio di informazioni, conoscenze e competenze alle nuove generazioni, e sul valore che il sapere tradizionale può assumere in rapporto alle inedite sfide del presente e al crescente peso della moderna tecnologia.

Si stima che siano oltre 225 le lingue autoctone in Europa, senza contare le lingue parlate da cittadini originari di altri continenti. «La Giornata europea delle lingue ci offre l’opportunità di onorare e promuovere tutte le lingue e le culture europee. Quest’anno abbiamo posto particolare enfasi sull’insegnamento inclusivo delle lingue, che permette a tutti i discenti di raggiungere appieno il proprio potenziale e di svolgere un ruolo attivo in società democratiche e diverse», ha affermato la segretaria generale del Consiglio d’Europa Marija Pejčinović Burić.

La Giornata europea delle lingue persegue vari obiettivi tra cui la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sull’importanza dell’apprendimento delle lingue per favorire il plurilinguismo e la comprensione interculturale; la promozione della ricca diversità culturale e linguistica dell’Europa; l’incoraggiamento all’apprendimento delle lingue lungo tutto l’arco della vita, dentro e fuori la scuola.

Il sito web dedicato, disponibile in 39 lingue, fornisce informazioni sulle centinaia di eventi organizzati per celebrare la Giornata, nonché sulla moltitudine di risorse e attività a disposizione di tutti coloro che nutrono interesse per le lingue e il loro apprendimento. Una nuova applicazione, creata appositamente per la Giornata del 2020, incoraggia gli utenti ad affrontare una serie di sfide linguistiche, in modo giocoso, sviluppando così le proprie competenze e la fiducia nell’uso di più lingue. L’applicazione è scaricabile sul sito. 51 sono le sfide contenute nell’applicazione che vanno da quelle più semplici che richiedono poco tempo, conta da 1 a 10 in tre lingue diverse in un minuto, a quelle più complesse come per esempio scrivere una canzone in una lingua straniera. Ma sul sito viene promesso che “tutti troveranno la sfida più adatta” e “che magari si scoprirà che in realtà si conoscono altre lingue più di quanto si crede“. L’applicazione è solo una delle molteplici iniziative messe in campo da Strasburgo per celebrare la ricchezza linguistica del continente.

Sarà l’Ufficio di Venezia, unica sede italiana del Consiglio d’Europa, a coordinare l’organizzazione di oltre 100 iniziative in 17 regioni italiane, di cui ben 39 avranno luogo nella Regione Veneto. Anche Venezia partecipa alle celebrazioni ufficiali con un’edizione speciale dal titolo “Resistenza. Lingue in quarantena“. L’evento, che si terrà in modalità telematica a causa delle restrizioni imposte dall’emergenza Covid-19, è realizzato dall’Università Ca’ Foscari di Venezia tramite il dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati, in collaborazione con la Sede italiana del Consiglio d’Europa, Europe Direct Venezia e Ufficio Scolastico Regionale Veneto (USR).

Questa edizione avrà come focus il tema della Resistenza, quale testimonianza del periodo che stiamo vivendo. Tutti i contributi, dalle letture in lingua realizzate durante il lockdown dalle scuole del Veneto alle letture in lingua a cura degli studenti dell’Università Ca’Foscari Venezia, saranno disponibili sulla piattaforma Youtube di Ateneo a partire dal 26 settembre 2020. Questo risultato, non scontato data la pandemia Covid-19 ancora in atto, è stato possibile grazie al consolidato partenariato con il Ministero beni e attività culturali e turismo (Mibact), la Federazione italiana per i Club Unesco, Europe Direct Venezia, gli Ecomusei regionali, Wigwam Italia, Federculture e il Comune di Venezia.

Inoltre un gran numero di associazioni e istituzioni hanno raccolto l’invito a partecipare formulato dalla direttrice Luisella Pavan-Woolfe, proponendo in particolare delle Passeggiate Patrimoniali. Diversa dalla ben nota visita guidata, la Passeggiata promuove l’interazione dei cittadini con il patrimonio culturale. Attraverso le esperienze degli abitanti si svelano le straordinarie ricchezze dei nostri territori: dall’archeologia industriale all’architettura degli ultimi secoli, dalla Laguna ai fiumi.

Il coordinamento di Passeggiate Patrimoniali fa parte di una serie mirata di iniziative messe in atto dall’ufficio di Venezia del Consiglio d’Europa per promuovere la conoscenza e la adesione alla Convenzione quadro sul valore del patrimonio culturale della società (Convenzione di Faro) da parte dell’Italia. La Convenzione parte dall’idea che la conoscenza e l’uso del patrimonio rientrino nel diritto di partecipazione dei cittadini alla vita culturale, come definito nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Il testo presenta il patrimonio culturale come fonte utile sia allo sviluppo umano, alla valorizzazione delle diversità culturali e alla promozione del dialogo interculturale che a un modello di sviluppo economico fondato sui principi di utilizzo sostenibile delle risorse. Attualmente il disegno di legge di ratifica è in attesa di approvazione alla Camera dei deputati.

 

Ginevra Larosa

Foto © Consiglio d’Europa, Tuttoscuola, Mondointasca, Comune di Venezia, People for planet

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