Turismo in picchiata. Crollo di presenze nelle città d’arte

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Il settore in crisi profonda per la mancanza di turisti stranieri. La filiera alberghiera registra la metà rispetto al 2019. Calano dell’89% i passeggeri negli aeroporti italiani

Turismo mai così in basso come nel 2020: presenze straniere in calo negli alberghi, negli aeroporti, nelle città d’arte.

È una fotografia impietosa quella fatta dall’Istat sul movimento turistico in Italia nei primi nove mesi del 2020. È pur vero che la pandemia è riuscita a frenare il turismo in tutto il mondo. I dati provvisori dell’Italia nei primi nove mesi dell’anno forniti dall’’Istat sono in linea con il trend europeo: -50,9% sul 2019, con quasi 192 milioni di presenze in meno.

Tutti i comparti hanno scontato la pandemia in maniera difficilmente prevedibile

«Il turismo paga più di chiunque le conseguenze della pandemia e nell’intera filiera le agenzie di viaggio sono quelle completamente ferme, a fatturato zero», ha spiegato Ivana Jelinic, presidente Fiavet- Confcommercio.

Secondo i dati forniti dall’Enit sarano 57 milioni i turisti in meno nel 2020 con una perdita di 71 miliardi di euro. L’incidenza del turismo sul Prodotto Interno Lordo (Pil) scende al 7,2%, in un settore che pesava del 13% sull’economia italiana.

Il Paese colpito al cuore

«Assegnare 3 miliardi da dividere con la cultura sui 197 del Recovery Plan significa non capire su quali tesori siamo seduti rispetto a tutti gli altri Paesi del mondo» conclude Ivana Jelinic.

Quello più colpito è il sistema aeroportuale (incide per il 3,6% sul Pil, 880mila i lavoratori) che nei primi 11 mesi dell’anno ha dovuto registrare un calo dell’89,6% rispetto allo stesso periodo del 2019. Assaeroporti stima che l’anno potrebbe chiudersi con 58 milioni di passeggeri, il 70% in meno rispetto ai 193 milioni registrati nel 2019 e con una contrazione del fatturato per i gestori aeroportuali pari a 2 miliardi di euro.

Dati drammatici

«I dati che abbiamo registrato sono drammatici» –  sottolinea Fabrizio Palenzona, presidente di Assaeroporti – «Gli aeroporti stanno affrontando una difficilissima crisi finanziaria e senza immediati interventi di sostegno diretto sono a rischio migliaia di posti di lavoro e la realizzazione di investimenti e progetti di modernizzazione e sviluppo. Senza un piano di rilancio il comparto rischia di non risollevarsi con gravissime conseguenze per cittadini e imprese. Il Governo non deve abbandonare il sistema aeroportuale anzi deve investire su di esso perché strategico per le attività del Paese e per la ripresa dell’economia. Senza aeroporti il Paese si ferma».

Soffre anche il comparto alberghiero: le presenze registrate nei primi nove mesi del 2020 sono meno della metà (il 46%) di quelle rilevate nel 2019, mentre quelle del settore extra-alberghiero il 54,4%. Calano del 68,6% le presenze di turisti stranieri (erano 190 milioni nel 2019).

Crollo visitatori per le città d’arte

Molto danneggiate le grandi città d’arte che registrano un crollo del 73,2% delle presenze mentre nel 2019 erano state circa un quinto delle presenze totali.

Le luci si spengono su un settore che con 190 miliardi di valore svolge un ruolo strategico per l’economia nazionale.

«Il turismo è in lockdown da 10 mesi. Serve u’iniziativa di più ampio respiro» – spiega Luca Patanè, presidente di Confturismo-Confcommercio – «Anche sul Recovery Fund si sta perdendo tempo prezioso. Non vediamo progettualità, non vediamo azioni concrete per il turismo, e dire che bastava semplicemente riproporre quello che ci aveva portati, nel 2016, a redigere il Piano strategico. Siamo al punto di non ritorno» conclude Luca Patanè.

 

Enzo Di Giacomo

Foto © Fiavet Confturismo Confcommercio

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Enzo Di Giacomo
Svolge attività giornalistica da molti anni. Ha lavorato presso Ufficio Stampa Alitalia e si è occupato anche di turismo. Collabora a diverse testate italiane di settore. E’ iscritto al GIST (Gruppo Italiano Stampa Turistica) ed è specializzato in turismo, enogastronomia, cultura, trasporto aereo. E’ stato Consigliere dell’Ordine Giornalisti Lazio e Consigliere Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Revisore dei Conti Ordine Giornalisti Lazio, Consiglio Disciplina Ordine Giornalisti Lazio

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