Italia in Bulgaria: intervista alla nuova Ambasciatrice Giuseppina Zarra

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Italia in Bulgaria

Resilienza, innovazione e digital transformation nell’agenda 2021 della Camera di Commercio Italiana in Bulgaria

Gli ultimi dodici mesi sono stati pieni di sfide. Continue revisioni in termini programmatici e gestionali superati grazie alla resilienza, alla creatività e allo strenuo impegno di gestire con efficacia ed efficienza le attività a supporto della promozione dell’Italia, del rafforzamento delle relazioni bilaterali tra l’Italia e la Bulgaria.

Sostegno all’Italian business community

A fronte del clima di incertezza e di volatilità, il bisogno di condividere informazioniaggiornamenti e sostegno all’italian business community nel Paese non sono stati così evidenti come nell’ultimo anno. Attestando come le organizzazioni imprenditoriali, quale la Camera di Commercio Italiana in Bulgaria, possano giocare un ruolo “pivotale” mantenendo tutti gli imprenditori aggiornati e informati. Più di 20 webinars e 25 virtual networking meetings, così come azioni di assistenza continua customizzata, sono stati realizzati dall’inizio della pandemia sino alla fine dell’anno, in tal senso.

Made in Italy

Italia in BulgariaÈ proprio partendo da queste basi che la Camera di Commercio Italiana in Bulgaria continua la sua mission nel 2021, a supporto della promozione del Made in Italy e del rafforzamento delle relazioni bilaterali tra l’Italia e la Bulgaria in ambito economico, industriale, commerciale, culturale, sportivo, educativo e formativo.

«L’impegno di tutti, l’adozione di un approccio di resilienza e, insieme, la necessità di continuare ad innovare, attivando o proseguendo il percorso di digital transformation, rappresentano i key asset per la crescita economica dei nostri due Paesi» dichiara il presidente Marco Montecchi.

Nuove iniziative di promozione del Made in Italy: eventi professionali (B2B e B2C), seminari per l’attrazione di investimenti italiani in Bulgaria e bulgari in Italia, country presentation. Ma anche missioni incoming e outgoing, eventi di social business networking, in formula virtuale e presenziale in programma per il 2021.  La Camera di Commercio italiana in Bulgaria intende, altresì, continuare a “focalizzarsi” sulla valorizzazione delle professionalità e delle competenze. Il fine è contribuire a rendere più performanti e SmartSpecifico, Misurabile, Achievable, Result-Oriented e Time Bound le attività economiche della rete associativa tanto quanto di quella imprenditoriale presente sui territori italiano e bulgaro.

Conseguenze della pandemia

Il piano promozionale 2021 tiene conto delle conseguenze generate dall’emergenza pandemica sanitaria globale, delle misure di contenimento Covid-19 adottate dal Governo italiano e bulgaro e delle priorità di crescita economica dell’Italia e della Bulgaria. Ed è realizzato in collaborazione con la rete associativa imprenditoriale e istituzionale (partner, Enti fieristici, Camere di Commercio e Associazioni di Categoria, Agenzie nazionali, Regioni, ecc), con il network camerale italiano all’estero. Nonché con il Sistema Italia nel Paese, coordinato dall’Ambasciata d’Italia a Sofia.

Intervista

In relazione alla rappresentanza diplomatica italiana, il dipartimento Comunicazione della Camera di Commercio italiana in Bulgaria ha realizzato un’intervista all’Ambasciatrice d’Italia a Sofia, S.E. Giuseppina Zarra. La quale all’inizio dell’anno nuovo ha assunto le sue funzioni.

Quali i dossier centrali nei rapporti bilaterali?

«Le relazioni bilaterali ad ampio raggio tra i due Paesi sono eccellenti e stanno infine vivendo un momento particolarmente intenso. Ricordo da ultimo le due visite ufficiali del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e del ministro per gli Affari esteri e la Cooperazione internazionale, Luigi Di Maio, in Bulgaria nel 2020. Sarà cruciale mantenere tale dialogo attivo. Stimolando nuovi incontri anche alla luce delle importanti sfide che ci attendono e per le quali un approccio coordinato a livello europeo risulterà essenziale. L’Italia e la Bulgaria hanno infatti molti interessi in comune a livello multilaterale. Collaboriamo ottimamente sia in ambito Ue che in ambito Nato».

«Nonostante la crisi provocata dalla pandemia da Covid-19, l’Italia si è confermata anche per il 2020 uno dei principali partner commerciali della Bulgaria. Sarà pertanto centrale cercare di mantenere l’ottima posizione acquisita. Nonché recuperare i livelli pre-crisi e incrementare ulteriormente l’interscambio bilaterale e i flussi di investimenti tra i due Paesi. Cercando, quindi, di espanderli a settori innovativi nel quadro anche di quanto promosso dai programmi dell’Unione europea, quali il Green Deal e il Next Generation EU».

Partenariato culturale

«Intendo dare nuova forza anche al partenariato culturale tra i due Paesi, con particolare riferimento all’insegnamento e alla diffusione della lingua italiana in Bulgaria. Creando una più stretta e maggiore connessione tra la dimensione didattico-accademica e il mondo del lavoro. La conoscenza dell’italiano infatti può rappresentare un asset di grande valore per gli studenti bulgari soprattutto in relazione al nutrito panorama industriale e imprenditoriale italiano presente nel Paese. Ma la lingua è solo la base per la promozione della cultura e del modo di vivere italiano. Il Belpaese è una potenza culturale e ha ancora un potenziale molto elevato da esplorare e promuovere, non solo nei settori tradizionali, ma anche in quelli di avanguardia. L’Italia non è solo un Paese, ma un modo di essere e di vivere».

Il suo è un ritorno in Bulgaria: come è cambiata la collettività italiana? E i servizi dell’Ambasciata?

Italia in Bulgaria«Sono tornata in Bulgaria dopo oltre 20 anni. I cambiamenti sono in ogni angolo e stento a riconoscere la Sofia che ho lasciato alla fine degli anni ’90 nella moderna capitale europea che vediamo oggi. Allo stesso tempo, però, colgo nell’atmosfera generale e nel carattere delle persone dei tratti che sono rimasti gli stessi rispetto alla mia prima esperienza qui. La Bulgaria è cambiata, è vero, è entrata nella Nato e nell’Unione europea. Ma lo spirito del Paese, il carattere gioviale e aperto delle persone, quello non è affatto cambiato ed è una piacevole sensazione ritrovare il suo carattere ancora dopo tutti questi anni».

«Anche l’Ambasciata è naturalmente cambiata adattando la sua struttura e i servizi offerti all’evolversi della situazione politica e socio-economica. Oggi, con la comune appartenenza alla famiglia euro-atlantica, i rapporti politici tra i due Paesi avvengono sempre più nelle stanze dei palazzi di Bruxelles. Tuttavia è essenziale che vengano attentamente preparati bilateralmente e quindi qui a Sofia. Dall’altro lato è in netto aumento la dimensione della comunità italiana residente nel Paese. Particolare riferimento ai pensionati, agli studenti e ai giovani lavoratori nel settore dei servizi e dell’It».

Quanto ai rapporti commerciali, come intende promuovere il Sistema Paese in Bulgaria?

«Al mio arrivo nel Paese ho trovato un Sistema Italia ben rappresentato e strutturato. L’Agenzia Ice si occupa dell’assistenza alle imprese e del supporto per la partecipazione a fiere ed eventi. Accompagna gli imprenditori italiani nel loro ingresso nel mercato bulgaro e promuove l’Italia nel Paese. La Camera di Commercio italiana in Bulgaria e Confindustria Bulgaria, in qualità di organismi associativi, raggruppano un numero importante di operatori economici italiani già presenti nel Paese. Forniscono assistenza e importanti occasioni di confronto e di arricchimento del network commerciale. Con il coordinamento dell’Ambasciata, gli enti appartenenti al sistema Italia in Bulgaria sono inoltre attivi in numerose iniziative di promozione integrata. Le quali abbracciano tutti i principali settori di tradizionale eccellenza del Made in Italy, dal cinema all’enogastronomia, dal design all’arte moderna e contemporanea».

«Non dimentichiamo, infine, l’azione fondamentale dell’Istituto Italiano di Cultura. Protagonista della dimensione culturale e linguistica della promozione dell’Italia. Ma anche del suo immenso patrimonio culturale. Espressione della nostra storia, della nostra società e della nostra visione del futuro, di dove l’Italia vuole andare. Ed è questo quello che a noi interessa, far conoscere e promuovere».

 

Rosa Cusmano

Foto © Camera di Commercio Italiana in Bulgaria

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