Paola Scaccabarozzi, giornalista professionista, scrive di scienza, salute e viaggi per testate nazionali e siti web. Esplora mondi lontani e vicini
“C’era un gatto una sera di fronte al Santo Sepolcro. Eravamo io, lui e un turista rumeno. Da poco la chiesa era stata chiusa. La piazza deserta e il gatto se ne stava lì davanti al sagrato….”
Mentre siamo chiusi nelle nostre case o nelle nostre Regioni, mentre percepiamo il Mondo più piccolo di sempre, aneliamo a viaggiare.
Sogniamo di preparare il bagaglio, di immaginare una meta e disegnare con cura un itinerario. Immaginiamo carte geografiche e luoghi vicini o remoti, in attesa di tornare a farlo davvero.
Mai prima d’ora, avevamo pensato così intensamente al nostro essere nati nomadi con il desiderio ancestrale di movimento e scoperta. Abbiamo bisogno di aria fresca, di uscire dalle nostre abitazioni perché questo lunghissimo anno di reclusione ha acuito il nostro desiderio di libertà.
“Ragazzi la mamma parte! Viaggiare da sola con la famiglia a casa”, Giraldi editore
È un anelito a questo moto del corpo e dell’anima.
È un viaggio solitario perché abbiamo la necessità, ora più che mai, di lasciare le nostre mura domestiche per appropriarci un po’ di noi stessi.
E per una donna questo desiderio è tanto forte e incalzante, quanto spesso complesso da mettere in pratica. Ma c’è la possibilità di farlo.
A volte basta un passeggiata dietro casa, perché spesso si parte da ciò che è noto e rassicurante oppure perché il Covid-19 ha imposto restrizioni che mutano di continuo.
Così si inizia a modificare lo sguardo, a esercitare l’attenzione per programmare itinerari via via più complessi. Si imparerà a organizzare la valigia, a cenare da sole, ad affrontare situazioni che mettono alla prova. Si sperimenteranno la paura, la rabbia, momenti di sconforto, di gioia e di incontenibile entusiasmo.
Un viaggio solitario è tanti viaggi insieme che, a cascata, coinvolgono, con tutti i benefici del caso, coloro che ti attendono al ritorno.
Percepita come una sorta di strega contemporanea e come una mina vagante, la donna che viaggia sola, soprattutto se con una famiglia a casa, innesca una miriade di interrogativi: che cosa ne pensano tuo marito e i tuoi figli? Non hai paura? Come ti organizzi concretamente? E…soprattutto, perché lo fai?
Questo libro vuole essere, dunque, una storia narrata di emozioni, immagini, luoghi, incontri, sentimenti, consigli pratici e magari lo stimolo per altre viaggiatrici.
Vuole essere il potere evocativo dei viaggi che faremo e che per ora, magari, stiamo solo immaginando. Vuole essere l’andare verso la realizzazione di un sogno.
Biografia
Paola Scaccabarozzi, giornalista professionista, scrive di scienza, salute e viaggi per testate nazionali e siti web tra cui D Repubblica, Airone e agendaviaggi.com. Ha pubblicato saggi scientifici con Franco Angeli Editore.
Quando può, ama viaggiare esplorando mondi lontani e vicini alla Brianza, sua terra d’origine e a cui è profondamente legata perché tutto parte dalle radici. Le sue affondano anche nella storia dell’arte e nella letteratura. Le piace incrociare volti, sguardi e storie che non ti aspetteresti mai.
Gianfranco Cannarozzo