Eu Digital Covid Certificate valido dal 1°luglio

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EU Digital Covid

Gratuito in versione digitale e cartacea, in lingua nazionale e in inglese, garantirà la libera circolazione dei passeggeri all’interno dell’Ue

L’intesa tra Parlamento europeo, Consiglio e Commissione, per la regolamentazione di un “EU Digital Covid Certificate” trovata il 20 maggio, votata il 7 giugno al Parlamento europeo, entrerà in vigore il 1°luglio.

Il Certificato Verde Digitale

Il Green Pass UE, garantirà la libera circolazione dei passeggeri all’interno dell’Unione europea a partire dal 1° luglio. Per gli Stati membri che non saranno riusciti ad adeguarsi per quella data è previsto un periodo di introduzione graduale di 6 settimane.
Servirà ad attestare che chi ne è in possesso sia tutelato contro il contagio da Coronavirus. Potranno richiederlo i cittadini vaccinati contro il Covid-19, o che abbiano ottenuto un risultato negativo al tampone, o i guariti dall’infezione.

Qr Code e firma digitale

Si parla di Certificato Digitale perché potrà essere salvato sul proprio smartphone, corredato da un Qr Code che conterrà tutte le informazioni essenziali del viaggiatore. Le autorità che lo rilasceranno utilizzeranno una speciale firma digitale, riconoscibile da chi effettuerà i controlli, per verificarne l’autenticità.

Versioni digitale e cartacea

Il certificato verrà rilasciato da ogni Stato membro su richiesta dei cittadini.
Potranno rilasciarlo gli ospedali, le strutture sanitarie che effettuano i test diagnostici o le autorità sanitarie. Il Certificato Verde Digitale verrà redatto in lingua nazionale e in inglese, e sarà disponibile anche in forma cartacea. Entrambe le versioni avranno un Qr Code.

La validità di questa misura temporanea

L’Eu Digital Covid Certificate sarà gratuito, e dovrà essere accettato in tutti gli Stati membri dell’Ue. Se uno dei 27 Paesi continuerà a imporre ai titolari del certificato verde digitale l’obbligo di quarantena o di effettuare un test, dovrà comunicarlo alla Commissione europea e a tutti gli altri Stati membri e giustificare tale decisione.
La validità seguirà specifiche norme nazionali. Sarà decisa in base a ricerche che stabiliscono diversi parametri. Ad esempio la durata dell’immunizzazione data dal vaccino. Il certificato di guarigione dal virus avrà una validità massima di sei mesi.
La Commissione europea conferma che il pass resta una misura temporanea, limitata al perdurare della pandemia.

Quali sono i vaccini certificati

Il certificato sarà rilasciato ai cittadini vaccinati con qualsiasi vaccino contro il Covid-19. Gli Stati membri tuttavia devono accettarli per i soli vaccini con l’autorizzazione all’immissione in commercio nell’Unione europea. Potranno poi decidere di estendere questa possibilità anche ai viaggiatori dell’Ue che hanno ricevuto un altro vaccino.

La tutela della privacy

I certificati comprenderanno le informazioni necessarie, come nome, data di nascita, data di rilascio e le informazioni sanitarie sul vaccino e sui test oltre che sulla vaccinazione.
I Paesi visitati non potranno conservare queste informazioni.
Il codice Qr controllerà la validità e l’autenticità del certificato. I dati sanitari saranno invece conservati dallo Stato membro che ha rilasciato il certificato.
In seguito all’intesa ottenuta il 20 maggio, e la votazione in Parlamento europeo del 7 giugno, il 1°luglio la misura dovrebbe essere valida sul territorio di tutti gli Stati membri, che nel frattempo dovranno aver implementato un’apposita infrastruttura.

Il “gateway”

Questa infrastruttura si basa su un gateway, ovvero una porta di accesso mediante la quale tutte le firme dei certificati potranno essere verificate in tutta l’Ue. Per realizzare questa infrastruttura operativa dal 1°giugno sono stati stanziati oltre 50 milioni di euro.

Gli aggiornamenti digitali indispensabili

I dati necessari per verificare la firma digitale passeranno attraverso il gateway ma non i dati personali codificati nel certificato. La Commissione europea aiuterà gli Stati membri a sviluppare un software che potrà essere utilizzato dalle autorità per controllare i codici Qr. Entro l’estate i 27 dovranno dunque introdurre i cambiamenti digitali necessari ai propri registri del sistema sanitario per implementare l’uso dei certificati.

 

Rossella Vezzosi

Foto © France24, Europa.eu, MediaLaws

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