Variante Delta, l’Italia quinta al Mondo per casi

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Variante Delta

Da Nuova Delhi, in India, allarme per la variante della variante denominata Delta Plus

Il 18 maggio l’Iss, Istituto superiore di sanità, rilevava per la prima volta l’1% della variante Delta in Italia. A metà giugno la percentuale raggiunge il 3,4 ma in pochi giorni sale vertiginosamente al 9.

Italia al quinto posto

Secondo il Financial Times: «L’Italia è quinta al Mondo per la percentuale di casi dovuti alla variante Delta». E, purtroppo, anche le previsioni europee non sono di certo rosee. Dalle previsioni del Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc) agosto sarà nero per la percentuale di casi da variante Delta. E per ottobre si parla di circa il 90% dei contagi in Europa. Oggi la variante più diffusa è quella della inglese, Alfa, ma potrebbe essere sostituita, come sta accadendo nel Regno Unito, dove i contagi sono nuovamente saliti arrivando a oltre 16mila. Fortunatamente, avendo vaccinato il 60% della popolazione, i ricoveri e i decessi sono limitati.

In Italia è l’Istituto Ceinge-Biotecnologie avanzate di Napoli a occuparsi del monitoraggio e il presidente, Pietro Forestieri, parla di un incremento del 25%. Inoltre afferma: «Dobbiamo aspettarci numeri progressivamente e costantemente più alti, con il deposito di ulteriori virus sequenziati».

La situazione è sotto controllo ma…

Paolo Sileri, sottosegretario alla Salute intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, su Radio Cusano Campus avvisa: «La stagione estiva non è e non deve essere un liberi tutti. Le cose stanno andando bene, la situazione è sempre più sotto controllo. Ma attenzione: è un fatto che la prevalenza della variante Delta possa creare dei problemi. Dobbiamo correre con la vaccinazione che è l’unica cosa che ci permette di mettere all’angolo il virus».

«Continuiamo ad andare per gradi nel riacquistare la nostra libertà» – aggiunge Sileri – «togliamo la mascherina all’aperto se non c’è assembramento. Guardiamo al futuro con ottimismo, andando avanti con la vaccinazione avremo sempre di più la possibilità di pensare ad altro, come la riapertura delle discoteche. Stadi in presenza al 100%? Non da subito, ma intanto programmiamo un 25 o 50%, magari con il green pass».

Monito da parte dell’Aifa sulla variante Delta

«Facciamo pochi screening. Rispetto al Regno Unito ne facciamo 10, forse 20 volte di meno. La nostra capacità di tracciare su scala nazionale è limitata e probabilmente al di sotto dello standard per poter mappare con precisione. Certo abbiamo visto salire questa variante da un 1% o 2% fino in doppia cifra». Parole allarmanti quelle del direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) Nicola Magrini al Corriere della Sera.

Inoltre, avvisa: «Probabilmente nei prossimi mesi, in tutta l’Europa la variante Delta diventerà la forma dominante. Ma ci sentiamo più protetti dei britannici perché molti in Italia hanno già effettuato l’inoculazione di entrambe le dosi di vaccino. In Italia e in Europa abbiamo più del doppio del nostro stretto fabbisogno. Con i nuovi ordini Ue, altri 1,8 miliardi di dosi Pfizer (oltre 250 milioni per l’Italia), arriviamo a oltre 3 volte. Non è stato un errore. È stato il modo più giusto di affrontare l’emergenza, quando non si conosceva l’efficacia dei diversi vaccini».

Il virus si sconfiggerà anche con la donazioni di dosi ai Paesi più poveri

Variante DeltaIl premier, Mario Draghi, ha già detto che l’Italia donerà 15 milioni di dosi. Inoltre, tutti i rappresentati del G7 si sono impegnati a donare un miliardo di dosi. Sarà comunque una battaglia lunga e l’impegno profuso sarà senza precedenti, perché per offrire una copertura al Sud del Mondo servono almeno 4-6 miliardi di dosi. Certo, i dati non sono incoraggianti se si pensa che per l’Hiv ci sono voluti una decina di anni per fornire farmaci a tutti i Paesi più bisognosi. Ma gli esperti dichiarano che i tempi saranno più brevi e parlano di 2-3 anni.

Allarme in tutto il Mondo

In Francia la variante Delta si è diffusa in particolar modo nella parte sud ovest e si parla del 70% dei casi. Infatti il primo ministro francese, Jean Castex, e il ministro della Salute, Olivier Veran, si recheranno nel dipartimento delle Landes per monitorare la situazione. Questo perché secondo la legge entrata in vigore il primo giugno che regola l’uscita dallo stato di emergenza sanitaria, il Governo può applicare delle restrizioni a livello locale.

Anche in Israele la maggioranza dei casi positivi sono dovuti alla variante Delta. Di fronte alla nuova situazione, il Governo ha rinviato al 1° agosto il permesso di ingresso per i turisti vaccinati e ha preannunciato, se i contagi saliranno, il ripristino delle mascherine al chiuso.

Il caso australiano

«Sydney sta attraversando uno dei periodi più spaventosi della pandemia dopo che un focolaio della variante Delta si è diffuso nelle ultime ore. A dichiararlo è un leader dello Stato australiano». Mercoledì (23 giugno) Sydney ha inasprito le restrizioni sulla pandemia. Ma la premier, Gladys Berejiklian, ha affermato che la più grande città australiana non ha ancora bisogno di ulteriori blocchi. «Da quando è iniziata la pandemia, questo è forse il periodo più spaventoso che sta attraversando il New South Wales. È una variante molto contagiosa, ma allo stesso tempo siamo fiduciosi che le regole che sono in atto siano quelle appropriate».

Le autorità affermano che il cluster si è diffuso da un autista di limousine dell’aeroporto di Sydney che è risultato positivo la scorsa settimana. Non era vaccinato, secondo quanto riferito non indossava una mascherina e si sospetta che sia stato infettato durante il trasporto di un equipaggio aereo straniero. Il cluster è cresciuto fino a 36 casi in poche ore.

In India si parla di Delta Plus

A preoccupare il ministero della salute di Nuova Delhi è però l’emergere di una nuova variante, la cosiddetta “Delta Plus“. Secondo il ministro della Salute del Maharashtrauno dei tre Stati dove la nuova forma virale si sta diffondendo con maggiore intensità – potrebbe essere più virulenta delle altre forme conosciute dell’infezione. Il rappresentante dell’esecutivo locale, Rajesh Tope, ha citato uno dei primi studi disponibili sulla “Plus” di cui nel Maharashtra sono stati intercettati nelle ultime ore 21 contagi, che secondo gli specialisti non sarebbero che la punta di un iceberg. Tope ha spiegato che per questi pazienti è stato organizzato un reparto ospedaliero separato.

La nuova variante Delta Plus si è formata a causa di una mutazione nella variante Delta o B.1.617.2. Sebbene non vi siano ancora indicazioni sulla gravità della malattia dovuta alla nuova variante, Delta Plus è resistente al trattamento con cocktail di anticorpi monoclonali per Covid-19 recentemente autorizzato nel Paese del Sudest asiatico.

 

Ginevra Larosa

Foto © Dw, Italymammamia, Panorama, Wired

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