Il trenino verde patrimonio storico e identitario della Sardegna

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Trenino verde

Un viaggio sulle antiche strade ferrate per esplorare la più autentica realtà regionale

Da tempo si sente parlare di turismo alternativo nell’interno della Sardegna nel periodo di alta stagione e non solo. Un modo per scoprirlo è salire a bordo un Trenino verde con un salto indietro nel tempo e viaggiare come si faceva 50 o 100 anni fa.

Sin dal dopoguerra iniziò una sorta di turismo ferroviario che venne lanciato dalle concessionarie Strade ferrate sarde e Ferrovie complementari della Sardegna. Alla fine degli anni ottanta con la fusione dei due enti insieme al WWF, a Italia nostra e all’Ente sardo industrie turistiche, la Regione Sardegna, grazie ai finanziamenti della Comunità europea, avviò il restauro di locomotive a vapore, carrozze d’epoca, stazioni e porzioni di linea. Oggi il trenino turistico, che è attivo principalmente d’estate, è simbolo del turismo lento e viaggia alla velocità media di 25 km orari. In questo modo consente ai turisti di godere del panorama, osservare il volteggiare di un falco nel cielo e di osservare le linee irregolari dei campi coltivati circondati da natura selvaggia e incontaminata non ancora messa in crisi dall’azione dell’uomo.

Piano di investimenti per il rilancio della rete ferroviaria

Attualmente la Regione Sardegna attraverso l’Arst SpA che rappresenta la maggior azienda di TPL in Sardegna e una delle più importanti a livello nazionale, sta rilanciando e valorizzando il Trenino verde perché rappresenta un importante veicolo di promozione dell’immagine dell’Isola e una fonte di sviluppo per l’intera economia. Non solo per i territori in cui ricade l’articolato percorso delle tratte.

Risale a luglio il via libera della Giunta regionale al piano di investimenti da 62 milioni di euro per la realizzazione dei lavori sulle linee ferroviarie sarde destinate a uso turistico di proprietà della Regione e affidate in gestione all’Arst. Si tratta delle quattro tratte storiche del Trenino verde: IsiliSorgono, MandasArbatax, MacomerBosa e SassariTempioPalau. La delibera proposta dall’assessore dei Trasporti, Giorgio Todde, ha approvato l’accordo tra Regione, Arst e Rete ferroviaria italiana per attuare gli interventi finanziati con le risorse del Fondo complementare del Pnrr.

Il progetto di rilancio complessivo delle attività del Trenino verde viene portato avanti da tempo. La rete ferroviaria turistica, oltre a rappresentare un importante punto di riferimento culturale e storico, ha enormi potenzialità di sviluppo in chiave turistica e anche in funzione anti spopolamento e di salvaguardia delle zone interne dell’Isola. Con il finanziamento il servizio verrà modernizzato e reso più efficiente promuovendo i valori ambientali e naturalistici e gli aspetti più genuini della Sardegna.

Natura selvaggia e linee ferroviarie regionali

Le prime linee ferroviarie in Sardegna nascono alla fine dell’ottocento nelle zone minerarie. Poi negli anni trenta in poco tempo vengono realizzate altre direttrici secondarie, con molte case cantoniere per la sorveglianza e numerose fermate. Il servizio delle ferrovie era fondamentale in quanto consentiva gli spostamenti agli abitanti delle campagne isolate ed era molto utilizzato. I trenini verdi consentono di scoprire il territorio dell’interno non soltanto nel paesaggio ma in tutta la sua storia e realtà naturalistica. Ad esempio viaggiando in treno si scopre che la Sardegna racchiude territori verdissimi e pieni di laghi.

Riserve idriche naturali

Trenino verdeGrazie al vasto sistema di laghi artificiali costruito nel secolo scorso la Sardegna ha riserve in abbondanza in Gallura. Dal 2005 non c’è più il trasporto dell’acqua nelle autobotti e nelle navi cisterna in quanto le acque del lago Liscia a regime vengono utilizzate per uso potabile da tutta la popolazione che vive lungo la costa da Olbia a Santa Teresa di Gallura. Le acque dei laghi sono tutte demaniali e nel lago Liscia, profondo 69 metri, non si può nuotare né praticare la pesca. Ma riveste una notevole importanza paesaggistica e un suo potenziale turistico con le quattro strutture ricettive intorno al lago tra cui il Liscia resort e il Funtana Abbas.

Vittorini viaggiatore letterario

Elio Vittorini realizzò il prezioso reportage Sardegna come un’infanzia, diario di un viaggio nell’Isola del 1932 a cui partecipò, insieme ad altri scrittori. Una sorta di “crociera letteraria” in Sardegna organizzata dal settimanale L’Italia Letteraria, in vista di un premio per il miglior diario di viaggio in Sardegna. Dalla sua testimonianza leggiamo: “È curioso come questa ferrovia sia semplicemente montata, non intacchi il suolo, e si snodi, su, giù, senza paura di salti e di curve, assecondando il capriccio della montagna. Dinanzi a un ostacolo, gira, non ha badato a scavarsi una galleria. Su uno scoscendimento cala senz’altro, trascurando di incastrarsi, come le pretenziose ferrovie d’altrove, in un letto più agevole”.

Attraverso l’itinerario Arzachena – Lago Liscia – Tempio Pausania

Nell’antica stazione ferroviaria di Arzachena presso il museo laboratorio dell’Età NuragicaLabenur prima di partire c’è una piccola lezione di ceramica per comprendere le tecniche di costruzione dei vasellami datati dal 6000 all’800 a.C. ritrovati nel territorio gallurese. Si tratta di un’intera produzione nell’area la cui manifattura iniziò con la tecnica a colombino.

Il viaggio inizia sulle carrozze Breda, che da circa 100 anni sferragliano sulla linea a scartamento ridotto, realizzata durante la rivoluzionaria epopea sociale e industriale, che dalla metà dell’ottocento, riguardò anche la Gallura.

Olivastri millenari in uno scenario mozzafiato

Le stazioni di Caldosa, Capichera e Oddastru e S. Antonio di Gallura precedono la fermata sul lago del Liscia dove si scende e con due passi si arriva al molo e si sale su un romantico Battello per una traversata in cui si scoprono tutti i segreti della nascita della Costa Smeralda mentre si ammira l’incontaminato paesaggio lacustre. Dopo essere sbarcati sulla sponda opposta un breve tratto di cammino conduce al sito recintato che ospita da anni i celebri olivastri millenari di Luras: S’Ozzastru anche chiamato il patriarca verde e il Santu Baltolu.

Il sito è in attesa di essere inserito nell’elenco del Patrimonio Unesco, ospita gli alberi più belli d’Europa datati 3.500/4.000 anni, il più alto misura 14 metri di circonferenza alla base e in altezza circa 20 metri e la chioma occupa circa 600 mq di terreno. Gli olivastri sono ulivi selvatici, hanno un portamento da arbusto, foglie chiare e affusolate e olive piccole che si possono mangiare al momento della maturazione e da cui si può anche estrarre il prezioso olio con le stesse proprietà dell’olio extravergine d’oliva. La manutenzione degli olivastri è sostenuta dal dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Sassari.

Archeologia e storia a Luras e Pausania

Nel pomeriggio dopo la degustazione di prodotti tipici da un punto panoramico, si prosegue con una visita all’area archeologica prenuragica, i Dolmen Ladas e Ciuledda, le sepolture di Luras risalgono all’età neolitica. Dopo un giro a Tempio Pausania per i luoghi frequentati da illuminati e colti poeti e scrittori, musicisti, si torna nella vecchia Stazione, ornata anche dai bei dipinti in Stile Liberty di Giuseppe Biasi (1931) che raffigurano Tempio Città di Pietra, per continuare nelle adiacenti Officine, luogo maestoso e incantato nel tempo della grande rivoluzione industriale con le adiacenti Officine Ferroviarie delle linee Palau-Sassari-Alghero rimaste incantate ai primi anni Trenta, oggi musealizzate e con i macchinari ancora funzionanti.

Trenino verdeIl viaggio di rientro è a bordo di un convoglio differente, l’Automotrice Ade del 1958. In direzione Palau, si attraversa uno dei distretti sughericoli più importanti del mediterraneo: la vallata di Calangianus capitale del sughero. A conclusione del viaggio si attraversa il Lago Liscia con uno spettacolare passaggio sul ponte prima dell’arrivo ad Arzachena.

Il Trenino Verde viaggia tutto l’anno secondo un calendario concordato con enti e operatori del territorio. Traveling Sardinia srl è il tour operator che commercializza prodotti a marchio, come “Sardegna in trenino verde”, gestisce centri escursioni in villaggi turistici e fornisce escursioni a partenza garantita in tutta l’isola.

 

Laura Testa

Foto © Siviaggia, Laura Testa

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Laura Testa
Laureata in Lettere e specializzata in Scienze delle Comunicazioni presso l’Università La Sapienza. Giornalista pubblicista con esperienza di addetto stampa in ambito sia pubblico che privato, nei settori turismo, infrastrutture, economia del territorio, architettura, restauro e cultura. Ha collaborato con Agricoltura Italiana on line, Quigiovani, Nuova Economia, il Giornale del Mattino di Arezzo, Class Golf, ClubIN,Servizio Scuola, Campus, Rai Radiocampus, Block Notes, Italiani come noi, La Scuola si Aggiorna, Mister Help, Mediamente. Attualmente scrive sul quotidiano online Unonotizie,Turismo Informazioni, Area Wellness, A noi la parola. Autrice del catalogo d’arte Femminilinee e dell’Enciclopedia Mosaico.

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