Il vino, volàno dell’economia della Moldavia

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Moldavia

Gallerie, una volta miniere, trasformate in cantine per circa 200 chilometri per conservare milioni di bottiglie e di botti. La stabilità di questo Paese è importante anche per l’Unione europea e per l’Ucraina

 

La Moldavia è una piccola Nazione dell’ex Urss con 2,6 milioni di abitanti, conosciuta in questi ultimi anni soprattutto per essere un Paese confinante con l’Ucraina che ne accoglie la popolazione in fuga dalla guerra voluta da Vladimir Putin. Si stima che siano stati accolti circa 700.000 profughi.

La Moldavia, che ha chiesto l’adesione all’Unione europea anche per mettersi al riparo da eventuali aggressioni della Russia, ha un’economia prevalentemente agricola, vitale per il Paese: agricoltura e industrie alimentari producono oltre il 25% del Pil nazionale, occupando il 40% circa della popolazione attiva. Quasi mezzo milione di persone dipende dall’attività vinicola. Che in questi ultimi anni sta trovando una sua giusta collocazione sui mercati internazionali: è il primo Paese al Mondo per l’esportazione di vino in relazione alla grandezza del territorio nazionale.

Miniere trasformate in cantine

Il vino è un settore vitale nella storia e nell’economia del Paese: furono i coloni greci giunti sulle rive del Mar Nero nel 600 dopo Cristo a impiantare le viti, migliorando il sistema di coltivazione e la qualità del vino. Ma ancor prima, si ritiene che durante il periodo dell’imperatore Marco Aurelio Probo (276-282 d.C) le truppe romane avessero impiantato e coltivato la vite in tutta Europa. La possente macchina da guerra di Roma le piantò soprattutto in Pannonia e lungo il Reno.

Quelle che in passato erano miniere, oggi sono cantine per custodire botti e milioni di bottiglie; Città sotterranee che si estendono per circa 200 chilometri di gallerie a 80 metri sotto la superficie terrestre dove si circola con auto elettriche con una temperatura costante di 14%. Le gallerie di Milestii Mici, a 30 chilometri dalla Capitale Chisinau, sono oggi le più grandi cantine al Mondo. La produzione vinicola rappresenta il simbolo della graduale integrazione della Moldavia nell’Unione europea.

Italia mercato difficile

«La stabilità della Moldavia è importante non soltanto per il nostro Paese, ma anche per l’Unione europea e per l’Ucraina. Crediamo di poter salvare la nostra democrazia solo facendo parte della Ue» ha dichiarato Maia Sandu, presidente della Nazione.

Il vino moldavo raggiunge i mercati della Romania (triplicato negli ultimi 7 anni), della Polonia, la Repubblica Ceca, mentre la Cina rappresenta il 6-7% delle esportazioni. L’Italia è un mercato difficile non soltanto per la concorrenza, ma soprattutto per la qualità.

Possiede un patrimonio vitivinicolo poco conosciuto e non ancora valorizzato appieno: 148 mila ettari vitati, il 95% dei vigneti è di proprietà privata.

Moldavia«Se la Moldavia rimarrà un Paese con le porte aperte tra Europa e Est Europa, allora potrebbe attrarre investitori e imprese italiane», ha dichiarato Fabrizio Pelizzari, ceo e segretario generale della Camera di Commercio italiana in Moldavia. «Diventerebbe un Paese cuscinetto tra due mondi che in questo momento hanno problemi di comunicazione».

 

Enzo Di Giacomo

Foto © Touring Club italiano, Camera Commercio italiana in Moldavia

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Enzo Di Giacomo
Svolge attività giornalistica da molti anni. Ha lavorato presso Ufficio Stampa Alitalia e si è occupato anche di turismo. Collabora a diverse testate italiane di settore. E’ iscritto al GIST (Gruppo Italiano Stampa Turistica) ed è specializzato in turismo, enogastronomia, cultura, trasporto aereo. E’ stato Consigliere dell’Ordine Giornalisti Lazio e Consigliere Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Revisore dei Conti Ordine Giornalisti Lazio, Consiglio Disciplina Ordine Giornalisti Lazio

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