Successione Ban Ki-moon all’Onu, Bokova non si ritira

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Guterres sempre primo. Diventa un caso la corsa della direttrice Unesco, con Sofia che appoggia la vicepresidente della Commissione europea Georgieva

Colpo di scena nella corsa per l’elezione del prossimo segretario generale dell’Onu: nonostante la Bulgaria abbia deciso di appoggiare la candidatura della vicepresidente della Commissione Ue Kristalina Georgieva, la direttrice generale dell’Unesco Irina Bokova, “scaricata” dalla madrepatria, non ha alcuna intenzione di farsi da parte.

antonio_guterres_2012Come avevamo già scritto l’altro ieri (vedi link) dopo i risultati deludenti ottenuti dalla Bokova nei voti informali condotti dal Consiglio di Sicurezza, che hanno visto primeggiare (come avevamo anticipato qui) l’ex premier portoghese Antonio Guterres, già Alto commissario per i profughi dell’Organizzazione mondiale, il premier bulgaro Boyko Borissov ha dato il via libera ufficiale alla candidatura della responsabile del bilancio Ue, nonché vicepresidente dell’esecutivo Juncker.

Il problema di fondo è che le procedure delle Nazioni Unite non permettono al governo di un Paese membro di sostituire un candidato, tranne quando quello già presente non si ritiri. Bene: la Bokova ha confermato che non ha alcuna intenzione di rinunciare. Nelle ore successive all’annuncio che il governo di Sofia ha deciso di appoggiare la Georgieva, la numero uno dell’Unesco ha dichiarato che «ci sono stati cinque turni di votazioni preliminari, e la fase più importante arriva il mese prossimo» – ha precisato – «non vedo alcun motivo per ritirarmi ora».

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Irina Bokova

Secondo quanto ipotizzato da fonti diplomatiche del Palazzo di Vetro, riportate dall’Agenzia Ansa, la spiegazione potrebbe essere la seguente: è l’unica candidata dell’Est Europa – gruppo geografico a cui per rotazione informale dovrebbe spettare la successione a Ban Ki-moon – sostenuta dalla Russia. In ogni caso, dopo la quinta votazione informale, è atteso il prossimo voto del 5 ottobre, il primo in cui al Consiglio di Sicurezza si useranno schede di diverso colore. Si saprà allora se un Paese con diritto di veto (Cina, Francia, Regno Unito, appunto Russia e Stati Uniti, in rigoroso ordine alfabetico) intende utilizzarlo.

 

Klivia Böhm

Foto © Wikicommons

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