Cosa pensano dell’Europa i cittadini italiani

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Dubbi, timori e aspettative sul futuro dell’Ue. Presentato oggi a Roma, alla presenza di Sandro Gozi, il resoconto dei dibattiti con i cittadini che la rappresentanza in Italia della Commissione europea ha tenuto in Italia. Ecco cosa ne è emerso

«L’espressione “popolo europeo” può esaltare alcuni e mettere paura ad altri». È con questa considerazione che Sandro Gozi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle politiche europee, apre il suo intervento presso lo Spazio Europa di via IV novembre a Roma. Proprio in questa sede infatti oggi si è parlato della relazione riguardante i dibattiti che la rappresentanza in Italia della Commissione europea ha aperto con i cittadini. Settanta dibattiti che hanno interessato tutte le regioni italiane e si sono svolti fra ottobre 2013 e maggio 2014, per un totale di quasi 12.000 cittadini coinvolti. Si tratta di semplici opinioni di un campione non rappresentativo, in quanto auto-selezionato. Osservazioni che aiutano tuttavia a comprendere meglio quale sia il punto di vista degli italiani rispetto alle principali questioni relative all’Unione europea e soprattutto quali siano le aspettative per il futuro, anche in vista del semestre di Presidenza italiana del Consiglio Ue, che sta per aprirsi.

«La comunità degli europei – ha osservato Gozi – esiste già per molti aspetti, tuttavia non c’è ancora piena consapevolezza. È questa una delle sfide più grandi da affrontare». Per molte delle questioni poste nei 70 dibattiti sono state riscontrate posizioni contrastanti nelle diverse regioni. Le forti differenze interne all’Italia rimangono infatti, come ha sottolineato Gozi, un «dato permanente» di cui bisogna tener conto, lavorando sempre di più sulla coesione, utilizzando anche i fondi che l’Europa destina proprio a questo obiettivo.

Tra i temi maggiormente sentiti nelle regioni centrali della nostra Penisola, figura la questione relativa al rigore e alla trasparenza dell’Europa. A questo proposito, nei dibattiti è emersa un percezione delle istituzioni europee come distanti, oltre a una profonda divergenza fra il “sistema Italia” e il “sistema Europa”. Riferendosi anche alle attualissime vicende che negli ultimi giorni hanno riguardato il nostro Paese, Sandro Gozi ha voluto ribadire con forza la necessità di «voltare pagina» sottolineando come sia «necessaria un’etica nella cosa pubblica». Non si tratta tuttavia soltanto di una questione etica, ma anche finanziaria: è ancora Gozi a ribadirlo: «le poche risorse che abbiamo vanno usate al meglio, al servizio dello sviluppo e della crescita».

Tra le questioni avvertite come più urgenti dai cittadini c’è naturalmente anche quella relativa all‘immigrazione. Tematica quanto mai attuale, riguardo la quale Gozi si è espresso senza mezzi termini definendo «scandaloso l’isolamento nel quale l’Italia si trova nel Mediterraneo». Il sottosegretario ha inoltre evidenziato come «fin quando saremo lasciati soli a gestire gli sbarchi, si lascerà sempre più spazio ai sentimenti di xenofobia».

 

Valentina Ferraro

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Valentina Ferraro
Laureata in letteratura contemporanea, ha lavorato per diversi anni come editor per una casa editrice romana, per poi avvicinarsi alla sua più grande passione: la scrittura, intesa come mezzo di comunicazione a 360 gradi. Ha iniziato scrivendo di cinema e cultura per diverse testate sia online che cartacee (fra queste, “Il quotidiano della Sera” e il settimanale “Il Punto”). Dopo il primo viaggio a Bruxelles, nel 2014, ha scoperto un forte interesse per l’Unione europea, iniziando così ad approfondire le tematiche relative all’Ue. La spiccata curiosità per l’universo della “comunicazione 2.0” l’ha portata a mettersi alla prova anche come blogger. Di recente la scrittura ha incontrato un’altra sua grande passione: l’enogastronomia.

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