Ma le promesse di Cameron su una maggior autonomia sono destinate a cambiare profondamente il Regno Unito
“Restiamo insieme” così ha titolato il Times questa mattina per annunciare la vittoria del fronte unionista al referendum sull’indipendenza della Scozia. Niente secessione dunque: con il 55% di voti contrari gli scozzesi hanno infatti scelto di continuare a far parte del Regno Unito. Altissima l’affluenza alle urne, 84,6%. A votare “no” 2.001.926 scozzesi, contro i 1.617.989 che invece hanno sostenuto la proposta dei separatisti di Alex Salmond, leader dello Scottish national party.
David Cameron non ha perso tempo per esprimere la sua soddisfazione per i risultati del referendum: «Il popolo di Scozia si è espresso – ha dichiarato di prima mattina da Downing Street – e abbiamo un risultato chiaro. Hanno voluto tenere unite le quattro nazioni del nostro Paese e, come milioni di altre persone, io ne sono lieto». Per poi concludere: «È tempo che il Regno Unito si riunisca e vada avanti».
Nonostante la vittoria del fronte del “no”, il referendum scozzese sull’indipendeza è destinato comunque ad avere importanti conseguenze per il Regno Unito. Di questo sono tutti consapevoli, a partire dallo stesso Cameron che, nella sua dichiarazione, questa mattina, ha tenuto a precisare: «Assicureremo che quegli impegni vengano onorati pienamente», riferendosi alla promessa, fatta proprio in occasione del referedum, di una maggior autonomia alla Scozia.
Da parte sua Salmond, nonostante la delusione per il risultato, ha immediatamente puntualizzato: «Adesso Londra rispetti gli impegni presi su devoluzione dei poteri» e Cameron si affetta a rassicurare: «la faremo nel prossimo parlamento». A leggere i giornali inglesi, tuttavia, sembra che la questione sia destinata a rivelarsi assai più complicata di quanto lasci intendere il primo ministro britannico, tanto che sono in molti a prevedere grandi difficoltà da parte di Cameron nel mantenere le promesse fatte, o perlomeno nel rispettare i tempi.
Intanto anche dall’Europa arrivano parole di soddisfazione per il risultato del referendum: «Accolgo con gioia la decisione del popolo scozzese di mantenere l’unità del Regno Unito. Il risultato è positivo per l’Europa unita, aperta e più forte che sostiene la Commissione europea», ha dichiarato il presidente uscente della Commissione, Barroso. Nel caso in cui avesse vinto il “si”, infatti, probabilmente sarebbe stato necessario riconsiderare il ruolo della Scozia all’interno dell’Europa, visto che i trattati non prevedono l’ipotesi di una secessione all’interno degli Stati membri.
Valentina Ferraro
Foto © European Community, 2014