Nascono le “Terre di Piero della Francesca”

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Quattro regioni unite nel segno della vacanza d’arte. Alla presentazione l’appoggio anche del ministro Franceschini

Toscana, Emilia Romagna, Umbria e Marche insieme nella promozione congiunta del primo “museo a cielo aperto” dedicato al padre della prospettiva pittorica e alle sue opere: Piero della Francesca. Tanti itinerari lungo sei comuni: Rimini, Urbino, Sansepolcro, Monterchi, Arezzo, Perugia che ospitano i capolavori del maestro quattrocentesco (dalla Madonna del Parto al Polittico di Sant’Antonio, passando per la Flagellazione e il ritratto di Sigismondo Pandolfo Malatesta in preghiera davanti a San Sigismondo), attraversando suggestivi paesaggi e panorami che lo ispirarono. Alla base del progetto, un sito web dedicato (www.terredipiero.it), video di presentazione di ciascun territorio con le sue peculiarità culturali ed enogastronomiche, una guida in italiano e inglese, nonché, a breve, una applicazione per smartphone con gli itinerari e i consigli di viaggio. Per il ministro del Turismo Franceschini, presente alla conferenza stampa alla fiera TTG-TTI di Rimini dei giorni scorsi, «investire in cultura e turismo è il contributo migliore che si possa offrire per la crescita del Paese».

reportageL’offerta turistica italiana d’arte e cultura, dunque, abbatte i campanili e adotta un approccio sempre più interregionale. Ne è l’esempio il nuovo prodotto turistico “Terre di Piero, sulle tracce del maestro itinerante: Piero della Francesca”, dedicato al maestro quattrocentesco della prospettiva pittorica. Piero della Francesca costituisce a tutti gli effetti uno degli assoluti vanti culturali dell’Italia nel mondo. L’idea alla base del progetto “Terre di Piero” è offrire ai turisti stranieri e italiani una full immersion nel mondo del pittore. Vedere dal vivo, attraversandoli, i paesaggi che sono diventati scenario dei suoi quadri, assaporare i cibi tipici di cui lui stesso si nutriva, ripercorrere le sue tappe tra le regioni e le signorie del suo tempo, dai Malatesta ai Medici passando per i Montefeltro: tutto per rendere la visione e comprensione dei suoi capolavori un’emozione unica ed irripetibile.

Sei comuni, 11 dipinti, oltre 2.000 strutture ricettive. Un viaggio tra le più importanti signorie del ‘400 di Umbria, Toscana, Emilia Romagna e Marche. Tanti itinerari diversi che, partendo da Rimini e dal Montefeltro, con le sue splendide rocche e castelli (come San Leo e Urbino), proseguono attraverso paesaggi e scenari di straordinaria bellezza in Valtiberina Toscana – toccando Sansepolcro, Monterchi e Anghiari – per spostarsi ad Arezzo e ritornare in Valtiberina, costeggiando il Tevere fino a Perugia. Se gli occhi del turista si riempiono dei colori e delle suggestive fughe prospettiche dei capolavori di Piero, il palato si abbandona piacevolmente ai sapori dei piatti tipici, dalla romagnola piadina alla carne chianina e le minestre di pane toscane come la panzanella, la ribollita e l’acquacotta, dalla casciotta di Urbino alle tipiche zuppe di legumi umbre. Piatti e prodotti perfettamente abbinati con le produzioni vinicole doc dei singoli territori, dal Chianti dei Colli Aretini al Bianchello del Metauro, dal Sangiovese ai rossi e bianchi dei Colli del Trasimeno. E poi ancora artigianato tipico, monumenti e luoghi storici, folklore e tanta natura.

reportagePassando poi ai capolavori di Piero che si possono ammirare, ecco “Sigismondo Pandolfo Malatesta in preghiera davanti a San Sigismondo” (custodito nel Tempio Malatestiano di Rimini), “la Flagellazione di Cristo” e “la Madonna di Senigallia” (esposte alla Galleria Nazionale delle Marche), “la Resurrezione”, “il Pollittico della Misericordia”, “San Giuliano” e “San Ludovico” (tutti e quattro custoditi nel Museo Civico di Sansepolcro), “la Madonna del Parto” (ospitata nell’omonimo museo a Monterchi), “la Leggenda della Vera Croce” e “la Maddalena” (esposte rispettivamente nella Basilica di San Francesco e nella Cattedrale ad Arezzo), nonché “il Polittico di Sant’Antonio” (in mostra alla Galleria Nazionale dell’Umbria a Perugia). Da non perdere infine la tappa alla casa natale di Piero della Francesca a Sansepolcro (sede della Fondazione dedicata al pittore, un centro studi, ricerche e documentazione che promuove mostre ed esposizioni sulla cultura del Rinascimento) e la Cappella di San Leonardo, dove ha chiesto di essere sepolto.

Fiasha Van Dijk

©Giorgio Salvatori

Nella foto di apertura, da sinistra, il direttore servizi turismo di Toscana promozione Alberto Peruzzini, l’assessore cultura e turismo del comune di Sansepolcro Chiara Andreini, la presidente apt servizi Emilia Romagna Liviana Zanetti, il ministro del turismo Dario Franceschini, il sindaco di Sansepolcro  Daniela Frullani e il sindaco di Rimini Andrea Gnassi. Nelle altre foto momenti della conferenza stampa.

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Fiasha Van Dijk
Fondamentalmente apolide, proveniente solo "per caso" dai Paesi Bassi, figlia di immigrati di due continenti diversi da quello in cui vivo, spero di portare i resoconti dei pregi delle politiche dell'integrazione, della salute e della medicina dal resto d'Europa...

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