Artisti e Mediterraneo, Blumm Prize a Laetitia Vancon

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All’ambasciata italiana di Bruxelles la cerimonia di premiazione del concorso fotografico vinto dall’artista francese

L’ambasciata italiana a Bruxelles ha ospitato la cerimonia di premiazione del concorso fotografico “Blumm Prize Future Frames: comparing identities”, vinto dall’artista francese Laetitia Vancon. Al centro del suo lavoro “My home, my prison”, l’antica pratica delle faide familiari nell’Albania settentrionale governate dal Kanun, un codice di leggi che comprende il diritto di uccidere per vendicare un omicidio precedente. L’unico modo per sfuggire alla vendetta è quello di rimanere in casa, un luogo considerato inviolabile. Al concorso hanno partecipato fotografi da tutto il Mediterraneo che, attraverso i loro lavori, hanno esplorato il concetto di appartenenza a una cittadinanza. Cinque i finalisti selezionati dal curatore, il fotografo italiano di fama internazionale Stefano Schirato: oltre alla francese Vancon, il palestinese Hadil al-Ramli, Mazen Jannoun dal Libano, Veronika Lukasova dalla Repubblica Ceca e il greco Dionisis Moschonas.

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L’iniziativa e’ stata promossa da Pomilio Blumm Social Ideas, con la collaborazione di Reporters Sans Frontieres, EMN Euro Mediterranean Network, l’ambasciata italiana a Bruxelles, Rubettino Editore e di ICO Industria Cartone Ondulato. Alla cerimonia hanno preso parte,oltre al curatore, Franco Pomilio, presidente della Pomilio Blumm e creatore del premio, l’ambasciatore italiano Alfredo Bastianelli, e i membri del comitato scientifico tra cui il fotogiornalista Chris Warde-Jones. Con loro in giuria Domenico Affinito, editor e corrispondente contenuti digitali di RCS Group, vice-presidente in Italia di Reporters Without Borders, Chiara Spat, photo editor per il magazine Grazia e membro di GRIN – National Iconographic Editors Group.

«Abbiamo dovuto scegliere tra cinque lavori molto interessanti – ha sottolineato Franco Pomilio – con artisti in grado di interpretare con originalità l’integrazione di culture, linguaggi e relazioni del Mediterraneo».

 

Manon De Clercq

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