L’Istituto Italiano di Cultura di Amsterdam prosegue il ciclo con videoartisti italiani

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Giovedì 19 Febbraio il protagonista del primo incontro del 2015 è Domenico Mangano, che presenterá una selezione delle sue opere

Domenico Mangano è un artista siciliano che ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e che dal 2010 vive e lavora ad Amsterdam. Sarà lui il primo ospite del ciclo d’incontri curato da Marco Nember all’Istituto italiano di cultura (Iic) dei Paesi Bassi (Amsterdam, Keizersgracht 564), giovedì prossimo dalle 20.30, concentrando l’attenzione della serata su una serie di progetti che testimoniano il suo inserimento nella cultura del nord Europa. In particolare, ovviamente, quella dei Paesi Bassi.

Mangano spiegherà il proprio lavoro in relazione con le suggestioni generate dalle sue realizzazioni, come “Storia di Mimmo” (1999-2000) e “Dark Messages” (2006), oltre ad alcune sequenze da film di autori considerati fonte d’ispirazione e riflessione come Werner Herzog, Daniele Ciprì e Franco Maresco. AmsPoi si soffermerà sull’ultimo progetto prodotto lo scorso anno, “Birds singing, sandy ground”, ritratto della vita quotidiana degli abitanti di un’istituzione sanitaria olandese impegnata da tempo nel tentativo di consentire di condurre una vita indipendente a persone con disabilità di mentale. Attraverso una serie di combinazioni associative di paesaggi e ritratti, il microcosmo di quest’area verde vicino a Beetsterzwaag in Friesland appare come un luogo dove il tempo sembra essersi fermato mentre le medesime azioni si ripetono in continuazione sino a rasentare l’assurdo.

In dialogo con Domenico Mangano parteciperanno, inoltre, il curatore e critico d’arte Lorenzo Benedetti, direttore del “De Appel Arts Centre” di Amsterdam, e il programmatore e critico cinematografico Massimo Benvegnú, dell’ufficio programmazione dell’EYE Film Institute Netherlands di Amsterdam.

Bird singing, sandy ground_ videostill_2Domenico Mangano (Palermo, 1976) dal 2000 ha partecipato a diverse residenze d’artista quali: Kunsthuis Syb, Beetsterzwaag, (Paesi Bassi); Others Resident, Athens Biennale (Grecia); Aike-Dellarco Gallery, Shanghai (Cina); ISCP di New York (Usa), OMI International Art Center, Ghent (Usa). Ateliers d’Artistes a Marsiglia (Francia). Il suo lavoro è stato mostrato a Palazzo Grassi a Venezia, alla Whitechapel Gallery di Londra (Regno Unito), al MCA di Chicago (Usa), alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, a De Vleeshal, Middelburg (Paesi Bassi), al KCCC di Klaipeda (Lituania), Museo Endrik C. Andersen e Villa Medici a Roma. Ha preso parte alla Biennale di Atene (II edizione), alla XIV Quadriennale, al Premio Furla (IV edizione) e alla Biennale di Praga (I edizione). Diverse collezioni hanno acquistato il suo lavoro, tra cui Deutsche Bank, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, la Collezione Margulies, la GAM di Torino e RISO: Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia. Attualmente è Artist-in-residence in Het Vijfde Seizoen a Den Dolder (Paesi Bassi) supportato dal Mondriaan Fonds.

Lorenzo Benedetti (Roma, 1972) vive e lavora tra l’Olanda e la Francia. E’ stato direttore del Vleeshal di Middelburg dal 2008 e ha curato il padiglione olandese alla 55esima edizione della Biennale Arte di Venezia (nel 2013).

Massimo Benvegnú (Padova, 1972) vive e lavora ad Amsterdam. Giornalista e critico cinematografico, ha collaborato con i festival di Venezia e Locarno.

 

Fiasha Van Dijk

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Fiasha Van Dijk
Fondamentalmente apolide, proveniente solo "per caso" dai Paesi Bassi, figlia di immigrati di due continenti diversi da quello in cui vivo, spero di portare i resoconti dei pregi delle politiche dell'integrazione, della salute e della medicina dal resto d'Europa...

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