In Polonia vola la ricerca: aumentano le richieste di brevetto

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Le richieste di registrazione sono cresciute del 21,5 per cento nell’ultimo anno: in Ue solo Slovacchia e Croazia hanno fatto meglio

Gli attenti investimenti in Ricerca & Sviluppo delle aziende e dei centri di ricerca polacchi, frutto anche di un corretto impiego dei fondi strutturali europei, cominciano a dare risultati molto lusinghieri: nell’anno solare 2014 sono state 701 le richieste di brevetto provenienti dalla Polonia presentate presso l’European Patent Office, l’Ufficio Brevetti Europeo, ovvero il 21,5 per cento in più rispetto al 2013, quando le domande furono 577.

Un trend che si conferma in crescita ormai dal 2010: da allora il numero annuale delle istanze è più che raddoppiato, tanto da consentire al Paese di attestarsi al 27mo posto nella graduatoria mondiale delle nazioni che registrano più brevetti. Ingegneria civile, tecnologie medicali, Information Technology, processi termici e macchinari di precisione sono i settori dove in Polonia sono stati registrati il maggior numero di brevetti.

L’exploit polacco trova corrispondenze ovviamente anche a livello comunitario: nel 2014 solo la Slovacchia e la Croazia registrano una crescita percentuale maggiore, mentre arretrano la Germania e soprattutto la Finlandia, che lo scorso anno ha presentato il 9,3% di richieste in meno rispetto al 2013, dato probabilmente condizionato dalla crisi del comparto Tlc dell’indotto Nokia.

Complessivamente, il 2014 è stato comunque un anno florido per la ricerca europea, che ha registrato 274.174 richieste di brevetto, ovvero il 3,1% in più rispetto al 2013.

Alessandro Ronga

Foto © Morguefile 2013

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Alessandro Ronga
Giornalista e blogger, si occupa di Russia e dei Paesi dell'ex Urss. Scrive per il quotidiano "L'Opinione" e per la rivista online di geopolitica "Affari Internazionali". Ha collaborato per il settimanale "Il Punto". Nel 2007 ha pubblicato un saggio storico sull’Unione Sovietica del dopo-Stalin.

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