Migranti: Save the children, allarme bimbi in Grecia, rischio di sfruttamento e abusi

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Solo un centro di prima accoglienza funzionante come tale, secondo l’organizzazione dedicata ai minori, mentre gli altri più simili a luoghi di detenzione

Bambini rifugiati e migranti in Grecia sono ad alto rischio di sfruttamento, abuso e malattie, anche mortali, a causa del collasso del sistema ufficiale di accoglienza, dovuto alla crisi economica. A lanciare l’allarme Save the Children, l’Organizzazione non governativa che dal 1919 difende i diritti dei minori.

Circa mille persone sbarcano ogni giorno sulle isole del Dodecaneso, per la maggior parte siriani, afgani e iracheni che cercano rifugio in Europa, denuncia Save the Children nel Rapporto di valutazione dei bisogni dei rifugiati e migranti in Grecia, osservando che, nel solo mese di giugno, sono giunti sulle isole 4.270 bambini, 86 dei quali non accompagnati, e che di qui alla fine dell’anno i migranti che giungeranno in Grecia potranno arrivare a 200.000. immagine 13Lesbo, in particolare, è la principale meta dei migranti: 25.000 circa giunti dall’inizio dell’anno, di cui un quinto presenti al momento sull’isola. Qui, a Chios, Kos e Atene bambini raccontano di non aver mangiato per giorni e di aver paura a dormire fuori o andare in bagno durante la notte per il rischio di abusi.

Il sistema di accoglienza ufficiale è sopraffatto, spiega l’Ong: la fornitura di cibo, acqua, medicine e di un posto sicuro dove dormire è molto al di sotto delle necessità dei migranti. Sono nove i “Centri di prima accoglienza”, ma per la mancanza di finanziamenti solo uno funziona come tale mentre gli altri assomigliano più a luoghi di detenzione, dal momento che bambini e adulti non possono uscire e, inoltre, sono privi di servizi basici. immagine 6I bambini più vulnerabili, in particolare quelli che dormono fuori da soli o che si ritrovano bloccati in grandi gruppi di adulti nei sovraffollati centri di detenzione, sono a rischio di tratta, sfruttamento sessuale e abusi. Mentre i neonati e i bambini più piccoli sono particolarmente a rischio di malattie, scottature, colpi di calore e disidratazione.

Il Governo greco, spiega ancora l’organizzazione, ha la responsabilità di assicurare un efficiente e sicuro sistema di accoglienza per i rifugiati e i migranti che arrivano sulle sue coste, ma l’onere non può ricadere solo sulla Grecia. «Chiediamo all’Ue di aumentare il numero di migranti che possono essere trasferiti dall’Italia e dalla Grecia in altri Paesi dell’Unione e di porre in essere un sistema permanente per affrontare le emergenze future» ha dichiarato Valerio Neri, direttore generale Save the Children Italia.

 

Doroteia Martines Robinho

Foto © Save the Children

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