Lanciate nel 1985, le GeP sono organizzate a partire dal 1999 come iniziativa congiunta della Commissione e del Consiglio d’Europa. In Italia eventi 19 e 20 settembre
Canali, miniere, fabbriche di birra, ceramiche, fucine, ferrovie, cotonifici, tutto per dirci circa la nostra eredità come celebri siti archeologici, cattedrali e castelli. Quest’anno l’Europa si è riunita per esaminare il nostro comune passato attraverso la lente del nostro patrimonio industriale, con più di 30 Paesi a partecipare a questo tema comune.
Nel mese di settembre cittadini di tutto il continente visiteranno migliaia di siti gratuitamente, la maggior parte aperti al pubblico durante le Giornate europee del Patrimonio. Con oltre 20 milioni di persone che partecipano a più di 50.000 eventi storici, le Giornate europee del Patrimonio sono un’occasione unica per far luce sui legami economici e storici che gli europei condividono attraverso la vasta ricchezza di siti del patrimonio industriale.
«Le Giornate europee del Patrimonio esemplificano molto di ciò che è centrale per la Convenzione quadro sul valore del patrimonio culturale per la società – soprattutto il senso di appartenenza culturale e il collegamento al patrimonio a livello locale – che è anche compresa come parte della storia europea a livello più ampio. Il focus di quest’anno sul patrimonio industriale offre una tempestiva opportunità di considerare i legami economici della storia d’Europa come sperimentato dalle singole comunità. Da esplorare il cantiere storico del Titanic Quarter di Belfast per partecipare a uno scavo archeologico al Castello delle Spade di Dublino; di salire i fari della Normandia per poi scendere in una miniera minerale di ferro nella regione portoghese di Torre de Moncorvo; d’inviare un telegramma in Slovenia per visitare un forno ferriero in Finlandia. E’ il momento perfetto per saperne di più su questo aspetto affascinante, ma spesso trascurato, del nostro passato», ha commentato Snežana Samardžić-Marković, direttrice generale per la democrazia del Consiglio d’Europa.
Visitare siti del patrimonio è la richiesta numero uno delle attività culturali di cui usufruiscono i cittadini europei in vacanza, secondo l’ultima indagine Eurobarometro sull’accesso culturale e partecipazione: il 52% degli intervistati ha visitato un sito del patrimonio nel corso dell’anno precedente, seguito da un 37% che ha visitato un museo.
«Il vasto patrimonio industriale europeo ha un potenziale non sfruttato per contribuire al nostro sviluppo economico, oltre a essere una grande risorsa per l’educazione, il divertimento e l’inclusione sociale. Le Giornate europee del Patrimonio combinano questi elementi, incoraggiando milioni di persone di tutta Europa a visitare e conoscere il nostro passato industriale. Sono lieto di vedere che così tanti Paesi hanno aderito al tema comune del patrimonio industriale per le Giornate europee del Patrimonio di quest’anno, come il passato industriale anche il presente è un forte elemento unificante in Europa. L’evento, il più grande d’Europa in campo culturale, è un ottimo modo di contribuire a garantire che il nostro patrimonio comune è capito, apprezzato e protetto per le generazioni future, mentre allo stesso tempo portando benefici economici alle comunità locali attraverso il turismo», ha dichiarato Tibor Navracsics, commissario europeo per l’istruzione, la cultura, la gioventù e lo sport.
Lanciate nel 1985, le Giornate europee del Patrimonio sono state organizzate a partire dal 1999 come iniziativa congiunta della Commissione europea e del Consiglio d’Europa. I 50 Stati firmatari della Convenzione culturale europea hanno inserito nuovi beni culturali a vista e si aprono gli edifici storici normalmente chiusi al pubblico. Le manifestazioni culturali evidenziano competenze locali e tradizioni, architettura e opere d’arte con lo scopo di promuovere la comprensione reciproca tra i cittadini europei.
Il patrimonio culturale è una priorità di “Europa creativa“, il programma dell’Ue per i settori culturali e creativi. Le Giornate europee del Patrimonio ricevono 200.000 euro a sostegno di Europa creativa e altrettanti 200.000 euro dal Consiglio d’Europa; la maggior parte degli eventi sono finanziati con il sostegno nazionale o regionale.
In Italia le Giornate europee del Patrimonio saranno sabato 19 e domenica 20 settembre: quasi mille eventi e aperture straordinarie per raccontare “L’alimentazione e la storia dell’Europa” e affrontare un viaggio inedito tra le identità culturali e alimentari del Belpaese. Per ulteriori informazioni e per la pubblicazione degli appuntamenti, aggiornata in tempo reale, a cura degli Istituti periferici del MiBACT (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo): http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Eventi/visualizza_asset.html_1226722559.html#appuntamenti
Giovanni De Negri
Foto © European Heritage Days