Il Codice di condotta della Fao per una pesca responsabile

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L’Organizzazione delle Nazioni Unite celebra il 20° anniversario al primo forum internazionale del settore in Spagna in una conferenza per un futuro sostenibile

A vent’anni dalla sua nascita, il Codice di condotta per una pesca responsabile della Fao è stato sotto i riflettori al primo Forum internazionale sulla pesca, che ha visto la partecipazione di ministri, ricercatori e leader del settore, nei giorni scorsi a Vigo, in Spagna. Sin dal 1995, quando è stato redatto da 170 Paesi, il Codice di Condotta ha fissato standard universali per guidare governi e settore privato nella conservazione e gestione degli oceani, dei fiumi e dei laghi.

41644b8220Allo stesso tempo, riconosce la necessità dei Paesi di svilupparsi e il ruolo importante che un settore pesca attivo e in crescita può svolgere nel promuovere la prosperità attraverso iniziative di crescita blu. «Tutte le parti interessate, compresa la comunità accademica, la società civile e il settore privato hanno riconosciuto all’unanimità il Codice di Condotta», ha ricordato il direttore generale della Fao, José Graziano da Silva, che ne ha rilevato il ruolo come base per le strategie di crescita blu che utilizzano in modo sostenibile le risorse acquatiche per migliorare le condizioni di vita dei più vulnerabili.

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Orate e spigole in mostra, con etichetta della zona Fao di provenienza

Da pratiche di pesca responsabile, alla gestione, all’etichettatura e al commercio, il codice copre praticamente tutti gli aspetti del settore della pesca e ha guidato le politiche governative in tutti i continenti. Come risultato, oggi, la maggior parte dei Paesi ha politiche e legislazioni compatibili con il Codice. Le nuove linee guida dell’Unione europea, che richiedono ai mercati di indicare le zone di pesca dei loro prodotti sono state ricavate da i molti esempi di politiche che fanno parte del patrimonio del codice e che consentono ai consumatori di fare scelte consapevoli riguardo al cibo che mangiano. Più recentemente, sono state aggiunte nuove disposizioni e piani d’azione per affrontare nuove sfide, tra cui la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata, e la necessità di mantenere la sostenibilità del settore dell’acquacoltura in rapida crescita.

fish-red«Il Codice di Condotta è stato un enorme successo perché ha saputo incorporare sia gli elementi essenziali per preservare della natura, sia la necessità dei Paesi in via di sviluppo di crescere e prosperare» ha affermato Arni Mathiesen, direttore generale aggiunto per la Pesca e l’Acquacoltura all’apertura dei lavori. «Molti stock ittici che hanno raggiunto livelli di sfruttamento non sostenibili, lo hanno fatto prima dell’adozione del Codice» ha sottolineato Mathiesen «e mentre l’intervento della Comunità internazionale ha impedito il peggioramento della situazione, sono convinto che possiamo fare di più per ricostruire le nostre riserve ittiche. Nei prossimi 20 anni del Codice dovremo lavorare assieme su questi obiettivi».

89195a319dTra i prodotti alimentari, quelli ittici sono i più ampiamente commercializzati a livello mondiale, per un totale di circa 145 miliardi di dollari l’anno. Il pesce è la principale fonte di proteine ​​animali per miliardi di persone e il sostentamento di oltre il 10% della popolazione mondiale dipende dalla pesca di cattura e dall’acquacoltura. La pressione sulle risorse marine è destinata ad aumentare, quando il mondo dovrà nutrire nove miliardi di persone entro il 2050, rendendo la gestione sostenibile della pesca ancora più importante.

 

Elena Boschi

Foto © FAO/Giulio Napolitano

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Elena Boschi
Aretina, classe '81. Laureata in giurisprudenza e storia, si avvicina all'attività multimediale dopo un master e anni di pratica pubblicistica, occupandosi principalmente di politica e cronaca nazionale. Ultimamente la sua attenzione e passione si cimenta con l'attualità europea, grazie anche alla collaborazione con una importante associazione internazionale.

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